sabotaggio
sabotàggio s. m. [dal fr. sabotage, der. di saboter «sabotare»]. – 1. a. Danneggiamento degli edifici o degli impianti di un’azienda agricola o industriale, compiuto allo scopo di impedire [...] a ostruzionismo): s. parlamentare, espressione usata talvolta per indicare l’ostruzionismo esercitato dai rappresentanti della minoranza in parlamento per impedire l’approvazione di una legge o di una qualsiasi deliberazione. b. Azione intesa a ...
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vespizzazione
s. f. (iron.) L’adeguamento al modello delle trasmissioni televisive condotte da Bruno Vespa. ◆ per Viale Mazzini ormai Vespa è solo un modello da imitare, un format capace di affrontare [...] , 20 settembre 2004, p. 51, Programmi Tv) • Se «Porta a porta» è da tempo vissuto come una sorta di terzo ramo del Parlamento, da alcune settimane si offre anche come secondo ramo del Conclave. Si vede che la «vespizzazione» del reale opera anche all ...
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presidium
〈pr’i∫’ìd’ium〉 s. m., russo [variante di traslitt. di prezidium, che a sua volta è dal ted. Präsidium, dal lat. praesidium «presidio»] (in ital. per lo più pronunciato 〈presìdium〉). – Presidenza, [...] partito comunista che svolgeva il lavoro politico del Comitato Centrale nel periodo compreso fra le sedute plenarie di questo. Nella Repubblica Federale Tedesca, era l’organo direttivo del parlamento, dotato anche di speciali funzioni giudiziarie. ...
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centro di mediazione familiare
loc. s.le m. Centro di consulenza nel quale operano esperti delle dinamiche di coppia e dei problemi della famiglia. ◆ «Certo sarebbe auspicabile che in ogni città sorgessero [...] » viene dalla Commissione Bilancio che ha espresso parere favorevole all’approvazione della legge, la cui discussione in parlamento è calendarizzata per il prossimo mese di marzo. Va segnalata la posizione del sottosegretario Manlio Contento che nell ...
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arresto2
arrèsto2 s. m. [dal fr. ant. arrest, mod. arrêt, der. di arrester, arrêter, che ha gli stessi sign. e lo stesso etimo dell’ital. arrestare2], ant. – Decreto, sentenza di sovrano, o d’organo [...] legislativo o giudiziario: un a. del parlamento di Parigi. ...
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verifica
verìfica s. f. [der. di verificare]. – L’azione e l’operazione di verificare, il fatto di venire verificato (è forma ormai più com. e di uso più largo di verificazione, spec. nel linguaggio [...] della regolarità delle operazioni elettorali che hanno portato all’elezione e quindi alla nomina di un membro del parlamento (o dei consigli regionali, provinciali e comunali), o della sussistenza dei requisiti richiesti per l’elezione e la ...
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verificare
v. tr. [dal lat. mediev. verificare, comp. di verus «vero» e tema di facĕre «fare», con influenza, nel sign. 1, del fr. vérifier] (io verìfico, tu verìfichi, ecc.). – 1. Accertare mediante [...] , ecc., controllare l’esattezza. b. In diritto costituzionale, internazionale e amministrativo, v. i poteri, di eletti al parlamento, a organi regionali e locali, o di delegati e rappresentanti, accertarne la regolarità; in assemblee e riunioni, v ...
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rendiconto
rendicónto s. m. [comp. di rendere e conto2]. – 1. L’atto, il fatto di rendere conto di un’attività o di un’operazione. Raro nell’uso com. (come sinon. generico di resoconto, relazione o rapporto: [...] per cui vengono presentati i risultati; r. generale dello stato (distinto in r. finanziario, che deve essere approvato dal parlamento, e r. patrimoniale), compilato al termine di ogni anno finanziario da ciascun ministero e unificato in un unico ...
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votificio
s. m. (iron.) Fabbrica di voti, luogo in cui si vota freneticamente. ◆ Racconta [Roberto] Antonione: «Ci accusano di aver trasformato deputati e senatori in un “votificio”: perciò i Dipartimenti [...] , che potrebbe ancora salvaguardare la nazione dalla caduta nell’anarchia. (Armando Plebe, Libero, 20 agosto 2002, p. 7, Italia) • Il Parlamento è solo marginalmente un luogo di dibattito e di confronto di idee, molto più spesso è un «votificio»: l ...
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quinto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè [...] e della situazione critica, una trasformazione politico-costituzionale in repubblica presidenziale, con conseguente svalutazione del parlamento e del potere esecutivo; q. sponda, denominazione data in ambienti irredentistici alla Dalmazia, ossia alla ...
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Per Parlamento si intende l’organo rappresentativo per eccellenza (Rappresentanza politica), titolare del potere legislativo (Separazione dei poteri). Storicamente, i primi Parlamenti nascono nella seconda metà del medioevo (XII-XIV secolo)...
parlamento
Luigi Vanossi
Ricorre una volta nelle Rime, una nella Commedia; è comune nel Fiore (6 esempi). In If XXVIII 88 l'espressione farà venirli a parlamento seco vale " li farà venire a parlamentare con lui ". A Rime LXXXIII 50, dove...