diciemidi
dicïèmidi s. m. pl. [lat. scient. Dicyemidae, dal nome del genere Dicyema, comp. di di-2 e gr. κύημα «germoglio»]. – In zoologia, famiglia di mesozoi, forse affini ai platelminti, profondamente [...] modificati per adattamento alla vita parassitaria: sono tutti parassiti del rene dei cefalopodi, e rappresentati da individui agami, oltre che da maschi e da femmine. ...
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solfocalcico
solfocàlcico agg. [comp. di solfo- e calcio3] (pl. m. -ci). – Poltiglia s.: miscela anticrittogamica preparata con calce viva e zolfo (in proporzioni variabili) e diluita con acqua, usata [...] contro funghi parassiti, ma attualmente sostituita per lo più da altri preparati inorganici (per es. a base di solfuri e di polisolfuri) o organici. ...
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icneumonidi
icneumònidi s. m. pl. [lat. scient. Ichneumonidae, dal nome del genere Ichneumon, e questo dal gr. ἰχνεύμων: v. icneumone]. – Grande famiglia di insetti imenotteri, distribuiti in tutto il [...] , di piccole o medie dimensioni, con antenne lunghe e filiformi, addome stretto e peduncolato, provvisto nelle femmine di una terebra più o meno lunga; sono parassiti, allo stato larvale, di insetti di varî ordini, spec. di bruchi di lepidotteri. ...
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scafare
v. tr. [der. del roman. scafa «baccello»], region. – 1. a. Propriam., togliere dal baccello: s. le fave. b. In senso fig., fam., rendere meno rozzo e impacciato, conferire spigliatezza e sicurezza [...] , con riferimento a uccelli, spec. gallinacei, fare il bagno di sabbia, cioè starnazzare nella sabbia asciutta per liberarsi dei parassiti. ◆ Part. pass. scafato, anche come agg., smaliziato, esperto e scaltro al tempo stesso: ragazze scafate. ...
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mangiaufo
(o 'màngia a ufo') s. m. e f., invar. – Chi vive alle spalle di altri o sfruttando gli altri: i parassiti, i mangiaufo, gli scansafatiche (Silone). ...
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raillietina
〈raie-〉 s. f. [lat. scient. Raillietina, dal nome del biologo fr. A. Railliet (sec. 19°)]. – In zoologia, genere di vermi cestodi ciclofillidei, con numerose specie, parassiti da adulti dell’intestino [...] di mammiferi e uccelli, molto frequenti nel pollame, mentre le loro larve sono parassite di varî insetti. ...
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succisione
succiṡióne s. f. [dal lat. tardo succisio -onis]. – L’azione, l’operazione del succidere, spec. come termine tecnico della selvicoltura, dove indica una pratica utilizzata per favorire la [...] ricostituzione di boschi cedui degradati o sofferenti a causa di incendî o parassiti: consiste nel taglio del fusto di una pianta sofferente per favorirne l’emissione di polloni. ...
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cagnotto
cagnòtto s. m. [der. di cane1, attrav. il femm. cagna]. – 1. Servo o uomo stipendiato che un tempo i signori tenevano al loro servizio per propria difesa o per commettere soprusi e prepotenze: [...] (Varchi). 2. estens. a. Chi tien mano per interesse alle soverchierie di qualcuno. b. Sbirro, spec. se al servizio di una polizia segreta. c. Cortigiano vile e senza dignità, favorito: attorniato da parassiti e da c. di vilissima sorta (D’Annunzio). ...
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pidocchiaia
pidocchiàia agg. e s. f. [der. di pidocchio, per l’azione che l’erba esercita su questo e altri parassiti]. – In botanica, erba. p. (o assol. pidocchiaia) o erba per i pidocchi, pianta delle [...] licopodiacee (Huperzia selago, sinon. Lycopodium selago), subcosmopolita, che cresce in boschi e pascoli montani e alpini; è estremamente tossica per l’uomo e per alcuni animali, ed è usata, nella medicina ...
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Biologia
Animale o vegetale il cui metabolismo dipende, per tutto o parte del ciclo vitale, da un altro organismo vivente, detto ospite, con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha effetti dannosi.
Caratteri generali
Nel...