giusdicente
giusdicènte s. m. [comp. del lat. ius «diritto» e dicens -entis, part. pres. di dicĕre «dire»; cfr. giuridico, giurisdizione, di composizione analoga], letter. – Chi amministra la giustizia, [...] sinon. dotto di giudice (o anche, con funzione aggettivale, di giudicante): il duca stette fermo così in recusar di concedere al papa giusdicenti in Mantova (Sarpi); l’organo amministrativo giusdicente, che pronuncia un giudizio. ...
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litania
litanìa (ant. o pop. letanìa, ant. letana) s. f. [dal lat. tardo, eccles., litanīa, gr. λιτανεία, der. di λιτανεύω «invocare con preghiere», da λιτή «preghiera, supplica»]. – 1. Nella liturgia [...] solita litania! 3. ant. Processione (cfr. letana). In partic., l. maggiore, la solenne processione che si svolgeva a Roma, dai tempi di papa Liberio (sec. 4°), il 25 aprile di ogni anno; andava da S. Lorenzo in Lucina a S. Pietro, e rappresentava la ...
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bollario
bollàrio s. m. [dal lat. mediev. bullarium, der. di bulla «sigillo»]. – Raccolta in ordine cronologico delle bolle pontificie; può essere particolare, cioè di atti di un solo papa o relativi [...] a una regione o a un determinato ente ecclesiastico (spec. un ordine religioso), o generale, rispondente cioè a un tentativo di raccogliere atti pontifici dai più antichi tempi ...
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apocrisiario
apocriṡiàrio (o apocriṡàrio) s. m. [dal lat. tardo apocrisiarius, gr. ἀποκρισιάριος, der. di ἀπόκρισις «risposta»]. – Nell’età bizantina, funzionario imperiale incaricato di recare nelle [...] nella vita ecclesiastica, ambasciatore, rappresentante dei vescovi presso i metropoliti e i patriarchi. In Francia, durante la dinastia carolingia, guardasigilli imperiale, e più tardi quello dei missi dominici per Roma che veniva nominato dal papa. ...
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meaculpista
agg. Che ammette pubblicamente una propria colpa. ◆ Se il 12 marzo, a Roma, andò in crisi d’identità il progressismo cattolico, che vide svanire anche l’ultima possibilità di compattarsi, [...] contrastando Karol Wojtyla come papa reazionario e anticonciliare, questo 13 maggio mette in difficoltà il fronte opposto. E non solo lefevriani e affini, ma anche molti cattolici, pur «papisti», ma allarmati e avviliti dalla svolta meaculpista, ...
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mediatizzato
p. pass. e agg. In cui si avverte la presenza dei mezzi d’informazione; pubblicizzato dai mezzi d’informazione. ◆ anche in società meno mediatizzate della nostra la purezza razionale del [...] , Stampa, 11 dicembre 2001, p. 30, Società e Cultura) • Uno degli aspetti più impressionanti della via Crucis di papa Wojtyla è stata proprio questa partecipazione passo passo, stazione dopo stazione nella sua salita al Calvario personale. […] Mai ...
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mediatizzazione
s. f. Diffusione e amplificazione attraverso i mezzi d’informazione. ◆ A perderci sono soprattutto i corsi che dalla riforma del loro labirintico e paralizzante sistema amministrativo [...] che il pastore Giuseppe Platone definisce «la mediatizzazione della sua agonia. Noi – prosegue Platone – siamo una chiesa senza Papa. Esprimiamo il nostro dispiacere per la sofferenza dei cattolici che perdono il loro capo». (R. T., Repubblica, 2 ...
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infantilizzare
v. tr. Far regredire qualcuno allo stato infantile, considerarlo sprovvisto di capacità critica. ◆ Con un articolo che ha suscitato reazioni aspre e le ha creato molti nemici, [Susan Sontag] [...] a dormire da solo». I rischi? Per i pupi: «Infantilizzare i propri figli li rende fragili». Per mamma e papà: «Alla lunga la coppia scoppia». (Alessandra Mangiarotti, Corriere della sera, 1° maggio 2008, p. 26).
Derivato dall’agg. infantile ...
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donazione
donazióne s. f. [dal lat. donatio -onis, der. di donare «fare dono»]. – Atto, o più esattamente, sotto l’aspetto giuridico, contratto mediante il quale una persona (donante) dispone a favore [...] tradizione, sarebbe stata fatta dall’imperatore Costantino nell’anno 313 mediante un documento, detto Costituto di Costantino, diretto a papa Silvestro, la cui autenticità è stata peraltro negata, trattandosi di una compilazione certamente più tarda. ...
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basileese
baṡileése (letter. baṡileènse o baṡiliènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. mediev. Basileensis o Basiliensis]. – Della città e del cantone di Basel o Basilea (lat. Basilia o Basilea), nella Svizzera [...] Francia e la Germania: il concilio basiliense (Sarpi), comunem. noto come «il concilio di Basilea», convocato nel 1431 dal papa Eugenio IV e protrattosi, tra lotte, sospensioni e alterne vicende, fino al 1443. Come sost., abitante o nativo di Basilea ...
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Titolo con il quale viene designato il vescovo di Roma, capo della Chiesa cattolica. L’uso di cambiare nome all’atto di salire al trono pontificio sembra risalga a Giovanni II. Il nome del p. è seguito negli atti ufficiali dall’abbreviazione...
La grande dea della Terra nella mitologia dei Maori, nella quale è tra i protagonisti del racconto cosmogonico che fa derivare l’ordine attuale del mondo dalla separazione violenta, operata dai figli, tra P. e Rangi, il Cielo divino, al quale...