scandalo
scàndalo (pop. scàndolo) s. m. [dal lat. tardo scandălum, gr. σκάνδαλον «ostacolo, inciampo, insidia»]. – 1. a. Turbamento della coscienza e della serenità altrui, provocato da azione, contegno, [...] di scandalo, essere di cattivo esempio agli altri; la frase, di origine biblica, si trova in Isaia, 8, 14, nella lett. di Paolo ai Romani, 9, 33 e nella I lett. di Pietro, 2, 8, in tutti e tre i casi nella forma stereotipa lapis offensionis et petra ...
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gente2
gènte2 s. f. [lat. gens gĕntis, affine a gignĕre «generare», genus, genĭtus, ecc.]. – 1. Nella Grecia e in Roma antica, gruppo di famiglie che riconosceva un ceppo comune e prendeva spesso il [...] in senso più stretto, quando nei rapporti fra Romani e stranieri si applicarono istituti più semplici e (v. gentile2); rimane nella locuz. apostolo delle g., attributo di san Paolo. 3. Con sign. affine all’originario, i componenti di una stessa ...
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cinepanettone
(cine-panettone), s. m. (scherz. iron.) Il film di Natale, lo spettacolo cinematografico popolare per antonomasia. ◆ [tit.] [Massimo] Boldi & [Christian] De Sica, il cine-panettone [...] fatica per Mediaset la crisi all’ombra del Biscione appare ineludibile. Paolo Bonolis non sembra mai trovare pace. E una volta perché la Rai espansivo dei due maghi dell’intrattenimento impeccabile. (Cinzia Romani, Giornale, 29 marzo 2008, p. 31, ...
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coattese
s. m. (iron.) Il gergo tipico dei coatti; con particolare riferimento a quelli romani. ◆ Che ci si rivolga a un uomo o a una donna, non cambia. A Roma, da qualche anno, basta la stessa parola. [...] «Bella». Gergo? Dialetto vero e proprio? Coattese puro? Un modo di dire che arriva dalle borgate di [Pier Paolo] Pasolini o da altre, più recenti? La discussione è aperta, e non è l’unica. (Fabrizio Caccia e Alessandro Capponi, Corriere della sera, ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere [...] con anima, mente, spirito è particolarmente accentuata nei testi della rivelazione, e spec. in san Paolo: non abita in me, cioè nella mia c., il bene (Ep. ai Romani 7, 18); con la mente servo la legge di Dio, con la c. quella del peccato ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] aerea), così detta dal nome dell’ideatore (il meccanico Paolo Porta), è propriam. una scala retrattile, costituita da varî in metri espressa in cifre arabe, se in piedi espressa in lettere romane) posta su ambo le estremità della nave (sia a prua sia ...
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popolano
agg. e s. m. [der. di popolo1]. – 1. agg. a. Del popolo, che appartiene al popolo: un uomo p.; donne p.; gente popolana. b. Che è proprio, tipico del popolo, della gente del popolo: il buon [...] appartenenza a una determinata classe sociale): i p. romani rappresentati da Bartolomeo Pinelli nelle sue incisioni; una . il sign. 1 c di popolo1): furono nella chiesa di San Paolo sepelliti, della quale per avventura erano p. (Boccaccio). b. Nei ...
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promessa
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, [...] le promesse a lui fatte da Yahweh circa la sua discendenza; ripresa poi e reinterpretata da s. Paolo in varî passi delle sue lettere (ai Galati, 4, 28, ai Romani, 9, 6-9 e 9, 8, ecc.), riferita ai cristiani destinati alla salvezza secondo le promesse ...
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si Deus pro nobis, quis contra nos?
(lat. «se Dio [è] per noi, chi [sarà] contro di noi?»). – Frase, presente in san Paolo (Lettera ai Romani, 8, 31), che si ripete, in senso proprio, per esprimere o [...] infondere fiducia nell’aiuto divino e, in senso estens., talvolta sostituendo alla parola Deus altra parola, per sottolineare l’effetto incoraggiante di una protezione autorevole ...
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galata
gàlata agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Relativo o appartenente ai Galati (gr. Γαλάται, lat. Galătae), denominazione con cui venivano designati dai Greci i Galli, e dai Romani i Celti migrati [...] C.), ove si stanziarono nella regione che dal loro nome fu chiamata Galazia. Lettera ai Galati, una delle quattro «epistole maggiori» di san Paolo, in cui egli rivendica la propria qualità di apostolo e il diritto di predicare il Vangelo ai gentili. ...
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Uomo politico italiano (n. Milano 1947). Giornalista pubblicista, è stato editore di televisioni locali e anche corrispondente di guerra in Iraq e Iran e in Romania. Deputato dal 1994 al 2013 eletto nelle fila di Forza Italia e del Popolo delle...
È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui già Orosio e i più antichi manoscritti dànno...