muffa
s. f. [dal germ. muff]. – 1. a. Nome generico dato al micelio che certi funghi formano sulla superficie di organi vegetali o animali e delle più svariate sostanze organiche in decomposizione, su [...] ; che muffa!; quanta muffa! e sim., che arie, quanta superbia! 2. a. Per somiglianza d’aspetto: m. bianca del pane, prodotta da un fungo zigomicete (Mucor mucedo) della famiglia mucoracee; m. nobile (lat. scient. Botrytis cinerea), che determina la ...
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confarreazione
confarreazióne s. f. [dal lat. confarreatio -onis, der. di farreum «focaccia di farro», col pref. con-]. – Nell’antica Roma, solenne cerimonia religiosa con cui si compiva, in occasione [...] della famiglia del marito: in mezzo a complessi riti gli sposi si facevano reciprocamente solenni interrogazioni e dichiarazioni dinanzi a dieci testimoni, al flamine diale e al pontefice massimo, che eseguivano un sacrificio con un pane di farro. ...
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salcigno
agg. [der. di salcio]. – 1. Di salice, simile al salice. Per estens., di legname di qualità scadente, difficile a lavorarsi e levigarsi perché pieno di nodi; anche, di carne tigliosa, stopposa, [...] o di pane mal cotto, molle, pastoso. 2. fig., tosc. Riferito a persona, alto e magro, asciutto, segaligno: un vecchio alto e s. siede In terra (Pascoli); o anche, di carattere duro, difficile, intrattabile. ...
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canova
cànova (ven. anche càneva) s. f. [lat. tardo canăba (forse dal gr. κάνναβος «scheletro ligneo»), che designava le baracche, unite in villaggi, sorte presso i campi militari romani come abitazioni [...] di vivandieri, mercanti, donne], region. – 1. Bottega dove si vende vino al minuto, talora anche pane e altri commestibili: era una canova, poteva vendere vino soltanto a fiaschi (Pratolini). 2. ant. In Toscana, il magazzino delle biade o grani per l ...
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stimmate
stìmmate (o stìgmate; anche stìmate e ant. stìmite o stigme) s. f. pl. [dal lat. stigmăta, plur. di stigma -ătis, dal gr. στίγμα -ατος: v. stigma1]. – 1. In greco il termine indicava il marchio [...] da cause meccaniche caratteristiche di determinate lavorazioni (per es., le callosità del margine esterno del mignolo negli impastatori di pane e pasticceria, le callosità ad anello da uso di forbici, nei sarti, nei tagliatori di lamiere, ecc.). b ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] al palato, e quindi all’animo (l’espressione è soprattutto nota per il passo dantesco Tu proverai sì come sa di sale Lo pane altrui, e come è duro calle Lo scendere e ’l salir per l’altrui scale). Con riferimento alla sua incorruttibilità, il sale fu ...
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tiella
tièlla s. f. [lat. *tegella, dim. di tegŭla: v. teglia]. – Forma ant. e region. (centro-merid.) per teglia. Per estens., nome di una specialità gastronomica diffusa in molte località dell’Italia [...] affettati e disposti a strati alterni in una teglia (oppure come ripieno di una pizza fatta con pasta di pane), vengono cotti nel forno; tali ingredienti possono essere costituiti da verdure (per es., peperoni, melanzane, patate, pomodori), oppure ...
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muffire
v. intr. [der. di muffa] (io muffisco, tu muffisci, ecc.; aus. essere). – Ammuffire; è usato soprattutto in senso fig.: stare in casa a muffire. ◆ Part. pass. muffito, anche come agg.: pane muffito. ...
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abbrustiare
v. tr. [affine a brustolare] (io abbrùstio, ecc.), non com. – Abbruciacchiare, tostare; si dice soprattutto del pane, fave, orzo e, in genere, di semi commestibili. ...
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immistione
immistióne s. f. [dal lat. tardo immixtio -onis, der. di immixtus: v. immisto1], letter. – 1. Mescolamento, e più spesso fig., l’ingerirsi in qualche cosa (soprattutto se arbitrariamente o [...] in cose che non siano di propria competenza). 2. Nella liturgia cattolica, l’atto con cui il celebrante, all’Agnus Dei, mette, dopo la frazione del pane, una particella dell’ostia nel calice. ...
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Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale e lievito (gli ultimi due ingredienti in alcuni tipi possono mancare). Con riferimento ai diversi modi di lavorazione...
pane
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
L'uso proprio del termine è limitato a qualche esempio della Commedia e del Fiore, dove il p. è visto per lo più come il " cibo " per eccellenza, quello che prima e più di ogni altro si chiede a. soddisfare...