vapoforno
vapofórno s. m. [comp. arbitrario di vapo(re) e forno]. – Forno a vapore per la cottura del pane. Il nome si trova (ma sempre più raram.) usato soltanto come insegna di negozio. ...
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masticare
v. tr. [lat. tardo masticare, dal gr. μαστιχάω] (io màstico, tu màstichi, ecc.). – 1. a. Schiacciare, triturare il cibo tra i denti prima di inghiottirlo (v. masticazione): m. un pezzo di carne; [...] cibo, o altro, sottoposto a masticazione: qualche lacrima gli cola per le guance e lui la inghiotte assieme al pane masticato (I. Calvino); risputare il tabacco masticato; in senso fig., meditato, sottoposto a matura riflessione, o assimilato: parole ...
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mucido
mùcido agg. e s. m. [dal lat. mucĭdus «ammuffito», der. di mucus «muco»], non com. – Di cosa che, per essere stata in luogo umido, ha odore o sapore di muffa; ammuffito, stantìo: pane m.; carne [...] m.; prosciutto m.; m. tanfo di chiostri monastici (Carducci). Con valore di s. m.: prendere il m.; sapere di m.; non c’era altr’aria Che quell’odor di mucido (Pascoli); il m. usciva da una vasca a fior ...
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risecchire
v. intr. [der. di secco, col pref. ri-] (io risecchisco, tu risecchisci, ecc.; aus. essere). – Diventare molto secco, per lo più di tessuti e organi di animali e di vegetali: gli è risecchita [...] ’ attento a non far r. quell’arrosto. Anche come intr. pron.: questa pianta si è tutta risecchita. V. anche la variante, ormai più com., rinsecchire. ◆ Part. pass. risecchito, anche come agg.: viso, cuoio, pane risecchito; una mela tutta risecchita. ...
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sdigiunarsi
v. intr. pron. [der. di digiuno2, col pref. s- (nel sign. 1); cfr. digiunare], non com. – Rompere il digiuno; mangiare qualcosa a digiuno, per la prima volta nella giornata, e per estens. [...] gambe davanti e l’ha gettato a quella povera bestia, perché potesse sdigiunarsi (Collodi); spesso, nella settimana, si sdigiunava con due soldi di pane secco, bagnato nell’acqua dei maccheroni, che le regalava una vicina meno povera di lei (Serao). ...
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scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel [...] ultima perfezione de la nostra anima (Dante); l’amore per la sc.; il lume, i lumi della sc.; spezzare il pane della sc., fig. insegnare; uomo di scienza, scienziato, o più genericam. studioso, persona colta, erudita: sapeva leggere ... e passava, in ...
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mucoracee
mucoràcee s. f. pl. [lat. scient. Mucoraceae, dal nome del genere Mucor, che è dal lat. class. mucor «muffa»]. – Famiglia di funghi zigomiceti a cui appartengono numerose specie di muffe, con [...] sviluppo molto veloce, che deteriorano notevoli quantità di materiali varî (pane, frutta, carta, fieno e sim.) sui quali vivono come saprofiti o, più raram., come parassiti: sono caratterizzati da un micelio unicellulare plurinucleato dal quale si ...
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abbondanza
(ant. abondanza) s. f. [lat. abundantia, der. di abundare «abbondare»]. – 1. Grande quantità (e spesso anche disponibilità) di determinate cose: a. di mezzi; quest’anno c’è stata grande a. [...] o signori dell’a., o assol. abbondanza) che sovrintendeva al magazzino e aveva l’incarico di fissare il prezzo del pane, e tutti gli altri ufficiali che erano incaricati di disciplinare il mercato dei cereali, di reprimere le operazioni d’incetta ...
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fame
s. f. [lat. fames]. – 1. a. Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo, avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella definita di fame, caratterizzata [...] crepare, di f.; morto di f. (anche fig., poverissimo, miserabile: è un morto di f.); morrebbe di f. in una madia di pane, e sim., di chi non sa aiutarsi in nulla. Con o senza diretto riferimento alla personificazione allegorica della fame – che nella ...
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Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale e lievito (gli ultimi due ingredienti in alcuni tipi possono mancare). Con riferimento ai diversi modi di lavorazione...
pane
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
L'uso proprio del termine è limitato a qualche esempio della Commedia e del Fiore, dove il p. è visto per lo più come il " cibo " per eccellenza, quello che prima e più di ogni altro si chiede a. soddisfare...