sprovveduto
(ant. sproveduto) agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di sprovvedere, ma nella maggior parte delle accezioni è da ritenere derivato autonomo di provveduto col pref. (nel sign. 1), spec. nel [...] dotato, di quanto sarebbe necessario o che dovrebbe comunque possedere: sprovveduto, per accidente, di pane, ... trovò l’espediente di far in modo che il poco pane bastasse (Goldoni); guai all’uomo così sprovveduto di senso morale, da non saper come ...
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panizzare
paniżżare v. tr. e intr. [der. di pane1] (come intr., aus. avere), region. ant. – Fare il pane o trasformare in pane; panificare. ◆ Erano usati anche l’agg. paniżżàbile, panificabile (grano, [...] farina panizzabile), e i sost. paniżżatóre (f. -trice), panificatore, panettiere, e paniżżazióne, panificazione ...
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boccone2
boccóne2 s. m. [der. di bocca]. – 1. a. Quantità di cibo che si può mettere in bocca in una volta: un b. di pane, di formaggio; fare i b. grossi, piccini; non si parla col b. in bocca!; ingoiare [...] annientarlo con la propria superiorità di forze o di merito. b. estens. Piccola quantità di cibo: non c’è più neanche un b. di pane in casa; ho fatto appena in tempo a mangiare un b.; e più genericam., ciò che si mangia, cibo, pietanza e sim.: non è ...
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transustanziarsi
(o transubstanziarsi; ant. e raro transostanziarsi) v. intr. pron. [dal lat. mediev. transubstantiare, comp. di trans- «trans-» e substantia «sostanza»] (io mi transustànzio, ecc.). [...] – Nella teologia cattolica, mutare di sostanza, con riferimento al pane e al vino che cambiano la loro sostanza in quella del corpo e del sangue di Cristo, nella consacrazione. Raro con uso attivo: ... sebbene Cristo assuma e transustanzii nelle sue ...
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intingere
intìngere (ant. intìgnere) v. tr. [dal lat. intingĕre, comp. di in-1 e tingĕre «bagnare, tingere»] (coniug. come tingere). – 1. a. Bagnare leggermente, tuffando in un liquido: i. un biscotto [...] ; a questo piatto non c’intingi, non è cosa per te, non sperare di goderne. ◆ Part. pass. intinto, anche come agg.: pane intinto; fig., letter.: uno scrittore intinto di sensualità. Nell’uso pop. tosc., bagnato, zuppo d’acqua, riferito a persona: ho ...
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filone1
filóne1 s. m. [der. di filo1, inteso come «strato sottile, vena»]. – 1. In geologia, tipo di giacitura di roccia eruttiva, risultante da iniezioni di magmi in spaccature della crosta terrestre, [...] acqua). 4. Una delle forme più comuni di confezione del pane, di forma allungata, a fuso, che può variare da macellati, che costituiscono una delle frattaglie più delicate. ◆ Dim. filoncèllo, nel sign. geologico, e filoncino, di pane (v. la voce). ...
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pagnotta
pagnòtta s. f. [dal provenz. panhota, der. di un lat. volg. *panio, der. di panis «pane»]. – Pane di forma rotonda e di varia grandezza: una p. fatta in casa. Fig., pop., il salario o il guadagno [...] necessario per il mantenimento proprio e della famiglia, spec. nelle frasi lavorare per la p., si fa tutto per la pagnotta e simili. ◆ Dim. pagnottina, e più com. pagnottèlla (a Roma, sinon. di panino: ...
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compagno2
compagno2 s. m. (f. -a) [lat. mediev. companio -onis, comp. di cum «insieme con» e panis «pane», propr. «colui che mangia il pane con un altro», calco di una voce germanica]. – 1. a. Chi si [...] trova insieme con altri in particolari circostanze o per un lungo periodo della vita, o esercita la medesima attività, o vive nello stesso ambiente: c. di viaggio; c. di gioco; c. di scuola, di studî; ...
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appannaggio
appannàggio s. m. [dal fr. apanage, der. del lat. panis «pane»; propr. «assegnazione di pane»]. – 1. Dotazione o assegnazione beneficiaria di terre che nel medioevo veniva effettuata a favore [...] dei cadetti (istituto che ebbe origine in Francia con Ugo Capeto); in seguito il termine indicò in partic. le assegnazioni fatte a favore dei principi delle famiglie regnanti (come stabiliva, ad es., per ...
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zoccolo1
zòccolo1 s. m. [lat. sŏccŭlus, dim. di soccus: v. socco]. – 1. a. Calzatura chiusa nella parte anteriore, costituita da un unico pezzo scavato nel legno, usata tradizionalmente in alcune regioni [...] gli scarponi, o tra le punte dei ramponi da ghiaccio; z. di una pianta, il pane di terra che resta attaccato alle radici di una pianta cavata dal terreno; z. di pane fritto o arrostito (più comunem. crostone), z. di riso, di polenta, di semolino, di ...
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Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale e lievito (gli ultimi due ingredienti in alcuni tipi possono mancare). Con riferimento ai diversi modi di lavorazione...
pane
Antonietta Bufano
Attilio Mellone
L'uso proprio del termine è limitato a qualche esempio della Commedia e del Fiore, dove il p. è visto per lo più come il " cibo " per eccellenza, quello che prima e più di ogni altro si chiede a. soddisfare...