aprire
v. tr. [lat. apĕrīre] (pass. rem. aprìi o apèrsi, apristi, ecc.; part. pass. apèrto). – 1. Verbo di largo uso e di sign. ampio e generico, contr. di chiudere e serrare. a. Disgiungere le parti [...] bocca e gli dà fiato, che parla a sproposito, senza pensare alle conseguenze di ciò che dice; a. gli occhi, sollevando le palpebre, anche nel sign. di svegliarsi; poet., a. gli occhi alla luce, nascere; fig., a. gli occhi, star bene attento, stare in ...
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peluzzo
s. m. [vezz. di pelo]. – 1. Pelo corto e sottile, per lo più morbido, presente sulla superficie del corpo umano o di un animale, oppure di un tessuto (sia che appartenga a questo sia che vi si [...] posato casualmente): un neo dintorno al quale erano alquanti p. biondi come oro (Boccaccio); qualche lagrimetta fra i p. delle palpebre (G. Gozzi); una gatta ... tutta nera, senza un solo p. bianco (Landolfi); levarsi i p. dalla giacca. 2. ant. Tipo ...
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maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti [...] paragonabile a quella della maschera tragica dei Greci; m. leonina, presente nella lebbra, caratterizzata da ingrossamento del naso, delle palpebre e delle orecchie, con cute tesa e gonfia e con solchi marcati; m. pellagrosa, il rossore cupo con cui ...
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serpente
serpènte s. m. [lat. serpens -entis, propr. part. pres. di serpĕre «strisciare»]. – 1. a. Nome comune di tutte le specie di rettili squamati appartenenti al sottordine ofidî, tutti caratterizzati [...] un sacco aereo utilizzato come riserva d’aria quando l’animale deve inghiottire la preda; gli occhi sono mobili, con palpebre saldate e trasparenti, che vengono eliminate con la muta periodica. Sono ovipari o ovovivipari, a fecondazione interna e i ...
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microblefaria
microblefarìa s. f. [comp. di micro- e gr. βλέϕαρος «palpebra»]. – Nel linguaggio medico, anomalia congenita delle palpebre, che sono così rudimentali da sembrare mancanti. ...
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luccicone
luccicóne s. m. [der. di luccicare]. – Grossa lacrima che tremola tra le palpebre all’inizio di un pianto: le spuntarono due l.; adesso ch’era stremo di forza, gli venivano i l. agli occhi [...] (Verga) ...
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gonfiezza
gonfiézza s. f. [der. di gonfio]. – L’essere gonfio, lo stato di ciò che è gonfio: la g. delle palpebre, delle caviglie. Fig., ampollosità, turgidezza: le g. dello stile; vanitosa presunzione, [...] superbia: in lui non c’è che g. e vanità ...
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gonfio
gónfio agg. e s. m. [der. di gonfiare]. – 1. agg. a. Gonfiato, cioè dilatato e disteso, o aumentato di volume, per cause naturali o ad arte: guarda se le gomme sono g.; il pallone non è ancora [...] ben g.; avere le mani g., i piedi g., per il caldo, la cattiva circolazione e sim.; avere gli occhi g., le palpebre g., per stanchezza, sonno o pianto (anche riferito alla persona, esser g. di sonno, di stanchezza); avere, sentirsi lo stomaco g., ...
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lucertola
lucèrtola (ant., poet. e dial. lucèrta) s. f. [lat. lacĕrta]. – 1. a. Genere di rettili lacertilî (lat. scient. Lacerta), con oltre 200 specie (di cui una decina in Italia), che vivono di preferenza [...] arti ben sviluppati a cinque dita, coda lunga e fragilissima, una lingua allungata e bifida, e occhi muniti di palpebre mobili, con pupille rotonde. Una sottospecie rara è la l. azzurra (lat. scient. Lacerta sicula coerulea), che vive esclusivamente ...
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abbacinatore
abbacinatóre s. m. (f. -trice) [der. di abbacinare], letter. – Chi abbacina: sforzate mi furono le palpebre ... Perché ponesse l’abbacinatore Di contro all’orbe nudo e vivo il rame Rosso [...] (D’Annunzio). Come agg., fig., che illude, che stordisce: l’amor proprio a. delle menti più acute (Tommaseo) ...
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