nero2
néro2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. Il colore nero: vestire di n.; tingere in n. o di n.; avviso listato di n., in segno di lutto. Spesso in opposizione con bianco: non distinguere il [...] nei tipi migliori, ottenuto in passato per carbonificazione dei residui della lavorazione dell’avorio. N. di platino, di palladio, di sodio, uno strato dei suddetti metalli in fine suddivisione (e perciò con marcate proprietà catalitiche), ottenuto ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] di Padova, iniziato nel 1219, e quello di Vicenza, rifatto nel 1549, mantenendo la preesistente sala gotica, su progetto di Andrea Palladio). L’antico sign. si conserva nelle locuz. far r. a qualcuno, rendergli giustizia, e, più com., farsi r. da sé ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; [...] tre (triadi), si collocano tra la prima e la seconda metà di ogni grande periodo: ferro, cobalto e nichel; rutenio, rodio e palladio; osmio, iridio e platino. 6. In litologia, rocce di t., rocce che per la loro composizione chimica e mineralogica non ...
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porpezite
porpeżite s. f. [dal nome della località di Porpez, in Brasile, dove si rinviene]. – Minerale, varietà di oro nativo contenente palladio in percentuale variabile dal 5 al 10%. ...
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basilica2
baṡìlica2 s. f. [dal lat. basilĭca, gr. βασιλική agg. f., «regia» (per ellissi da βασιλικὴ στοά il «portico dell’arconte re» in Atene)]. – 1. In Roma antica, edificio pubblico che si apriva [...] e le altre dotate di particolari privilegi. 3. Con il sign. originario, è il nome con cui è anche indicato il Palazzo della Ragione in Vicenza, così chiamato dal suo architetto, il Palladio, per le caratteristiche classiche del suo rivestimento. TAV. ...
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fusione
fuṡióne s. f. [dal lat. fusio -onis, der. di fusus, part. pass. di fundĕre «fondere»]. – 1. a. Passaggio di un corpo dallo stato solido allo stato liquido: punto, o temperatura, di fusione, la [...] anche la possibilità di ottenere una f. fredda, cioè a temperatura ambiente, ricorrendo a processi di confinamento per via chimica di atomi di idrogeno in determinate sostanze (per es., palladio) oppure ricorrendo a processi di catalisi. TAV. ...
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decoro2
decòro2 s. m. [dal lat. decorum, uso sostantivato dell’agg. decorus: v. la voce prec.]. – 1. a. Dignità che nell’aspetto, nei modi, nell’agire, è conveniente alla condizione sociale di una persona [...] si debbe osservare il d., cioè che li movimenti sieno annunziatori dei moto de l’animo (Leonardo); gli antichi nell’edificare i tempi si ingegnarono di servare il d., nel quale consiste una bellissima parte dell’architettura (Palladio volgarizzato). ...
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serliana
s. f. [dal cognome dell’architetto S. Serlio (1475-1554)]. – Particolare tipo di trifora con le aperture laterali trabeate e quella centrale ad arco, risalente a tarda età romana (propilei di [...] Baalbek in Siria, palazzo di Diocleziano a Spalato), e diffusa poi nel Cinquecento da S. Serlio; ebbe grande rigoglio nell’architettura di J. Sansovino e di A. Palladio. ...
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triade
trìade s. f. [dal lat. tardo trias -ădis, gr. τριάς -άδος, der. del tema di τρεῖς «tre»]. – Complesso, gruppo unitario e organico di tre persone o divinità, di tre enti o elementi: la t. dei grandi [...] proprietà analoghe; così, nel sistema periodico degli elementi, i gruppi ferro, cobalto e nichel; rutenio, rodio e palladio; osmio, iridio e platino, formano delle triadi e occupano tre caselle vicine poiché hanno comportamento chimico simile. b ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i [...] di oro, argento e rame, di colore variabile dal giallo al rosso al bianco; o. bianco, nome di diverse leghe contenenti oro, palladio, argento, nichel, zinco, ecc.; o. grigio, o. azzurro, leghe di oro e ferro, rispettivam. col 15-20%, e con il 25% e ...
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Elemento chimico di numero atomico 46, peso atomico 106,7, simbolo Pd, di cui sono noti diversi isotopi (di peso atomico 102, 104, 105, 106, 108, 110); fu isolato da W.H. Wollaston nel 1803 da residui dell’estrazione del platino. È un metallo...
Scrittore ecclesiastico (n. in Galazia 363-364 - m. prima del 431), monaco in Palestina, poi in Egitto, dove subì l'influsso di Evagrio Pontico, divenne vescovo di Elenopoli in Bitinia verso il 400; coinvolto nella polemica origenista, fu esiliato...