mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] ). Da tale regola sono derivate altre, analoghe, relative a prodotti vettoriali, a campi magnetici, a correnti indotte. 10. In paleografia e in filologia, la parola (in passato nella forma lat. manus) è usata per indicare la scrittura di un singolo ...
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manoscritto
(ant. manuscritto) agg. e s. m. [dal lat. manu scriptus, manu scriptum «scritto a mano»]. – 1. agg. Scritto a mano: si contrappone di solito a stampato, talvolta anche a dattiloscritto o [...] ancora dialogata, ma già suddivisa sommariamente in un susseguirsi cronologico di inquadrature e di azioni fondamentali. c. In paleografia, bibliologia, filologia (spesso abbreviato in ms. al sing., mss. al plur.), ogni documento scritto a mano, con ...
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semicorsivo
agg. [comp. di semi- e corsivo]. – Scrittura s., scrittura con forme alfabetiche intermedie tra le diritte e le corsive, di solito a uso librario e perciò eseguita con una certa intenzione [...] calligrafica. In paleografia latina, sono state così chiamate alcune varietà di minuscole corsive in uso tra il 6° e il 7° sec. che, muovendo dalle corsive o dalle librarie già esistenti, non hanno raggiunto il grado di sviluppo e di equilibrio delle ...
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copia2
còpia2 s. f. [dalla voce prec., intesa come «facoltà (di riprodurre)»]. – 1. a. Trascrizione fedele di una scrittura originale: c. di un documento, di un contratto, di una sentenza, di un testamento; [...] di uno scritto, contrapposta alla brutta c., cioè la prima stesura, provvisoria, sulla quale si eseguono correzioni e cancellature. In paleografia e in filologia si dice che un codice manoscritto è copia di un altro, quando è esemplato su di esso; c ...
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semigotico
semigòtico agg. [comp. di semi- e gotico] (pl. m. -ci). – 1. In paleografia, scrittura s., in uso in Italia dalla metà del sec. 14° alla fine del sec. 15°; inventata da F. Petrarca (in polemica [...] con la gotica, divenuta troppo artificiosa e di faticosa lettura), presenta caratteristiche grafiche vicine alla gotica italiana, ma con elementi derivati dalla carolina; fu utilizzata sia in ambito librario ...
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semionciale
(meno com. semiunciale) agg. e s. f. [comp. di semi- e onciale, o rispettivam. unciale]. – In paleografia latina è così indicata in modo convenzionale (in quanto il tipo scrittorio designato [...] non ha alcun rapporto diretto con l’onciale) una tipizzazione della minuscola libraria in uso in tutta l’Europa dalla fine del sec. 5° al 7° sec.; fu poi ripresa, con fenomeno imitativo, tra i sec. 8° ...
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trascrizione
trascrizióne s. f. [dal lat. transcriptio -onis, der. di transcribĕre «trascrivere», part. pass. transcriptus]. – 1. L’azione e l’operazione di trascrivere, il fatto di venire trascritto, [...] ottenuto: t. di un testo, di un documento, di un codice antico, di un manoscritto; in filologia e paleografia, t. diplomatica, che riproduce fedelmente l’originale, senza modificarne la grafia e sciogliere le abbreviazioni (che possono anche essere ...
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compendio
compèndio s. m. [dal lat. compendium, der. di pendĕre «pesare», propr. «risparmio» di denaro, e quindi anche di tempo in un lavoro]. – 1. a. Riassunto, esposizione sommaria, sintesi; come titolo [...] spesso un c. di virtù e di debolezze; la vita è un c. di gioie e di dolori. 2. In epigrafia e paleografia, sinon. di abbreviazione. 3. Nel linguaggio giur., il complesso dei diritti e degli obblighi, considerati come una universalità di diritto, che ...
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periodo
perìodo s. m. [dal lat. periŏdus (nel senso temporale e grammaticale), gr. περίοδος, propr. «circuito, giro», comp. di περι- «peri-» e ὁδός «via»]. – 1. a. In generale, nel linguaggio scient., [...] il numero di frasi che contiene. c. Nella metrica antica, il tratto di strofa o «sistema» compreso tra due pause. 5. Nella paleografia latina, segno di interpunzione formato nell’età antica da un punto in alto, nel medioevo da un punto seguito da una ...
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ravennate
agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo a Ravenna, città e provincia della Romagna: la storia, l’arte r., e i mosaici r.; come sost., un R., una R., abitante, oriundo di Ravenna; il territorio [...] r. o, come s. m. e con iniziale maiuscola, il Ravennate. In partic., scrittura r., in paleografia, la minuscola corsiva adoperata nei papiri di Ravenna dal sec. 6°-7°; Anonimo Ravennate, autore di una cosmografia del sec. 7°, compilazione fatta su ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le data e le localizza mediante lo studio delle...
In calligrafia e in paleografia, scrittura eseguita con i singoli tratti ben distinti tra loro e quasi disegnati più che scritti, con prevalente orientamento diritto, con speciale riguardo alla bellezza e perfezione della forma.