paleo-
pàleo- [dal gr. παλαιός «antico», in composizione παλαιο-; lat. scient. palaeo-]. – Primo elemento di parole composte formate modernamente, in genere termini dotti o scientifici, in cui ha il [...] sign. di «antico» (paleografia, paleocristiano, ecc.) o fa riferimento a una fase antica, originaria, relativamente a ciò che è indicato dal secondo componente, in diretta contrapp. a termini composti con neo- e perciò spesso in formazioni ...
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librario
libràrio agg. e s. m. [dal lat. librarius, agg. e s. m.]. – 1. agg. a. Di libri, che riguarda i libri: commercio l.; arte l.; un’agenzia l.; segnalazione delle novità librarie. b. In paleografia, [...] scrittura l., la scrittura usata nei codici (in opposizione a quella usata nei documenti, detta documentaria), caratterizzata dall’andamento posato e regolare e dalla precisione del tracciato calligrafico. ...
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ornamentazione
ornamentazióne s. f. [dal fr. ornementation, der. di ornementer «ornamentare»]. – L’operazione di ornare, di abbellire con ornamenti: o. di un palazzo, di un salone. Più spesso in senso [...] fastosa, severa. In musica, l’utilizzazione, sia nella composizione, sia nell’esecuzione, di fioriture o arricchimenti melodici. In paleografia, o. dei manoscritti, il complesso dei fregi e segni tratteggiati a inchiostro o a colore e non costituenti ...
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antiqua
antìqua s. f. [dal lat. uman. (littera) antiqua, propr. «(carattere) antico»]. – 1. In paleografia, nome (più spesso al plur., litterae antiquae) dato dagli umanisti del sec. 15° alla minuscola [...] carolina, da essi ritenuta l’antica scrittura dei Romani, e alla scrittura libraria sorta dalla sua imitazione, in contrapp. alla gotica (litterae modernae). 2. In tipografia, carattere (altrimenti detto ...
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chrismon
‹krì∫mon› s. neutro lat. mediev., usato in ital. al masch. – In paleografia, il monogramma che nel medioevo rappresentava, all’inizio dei documenti, il nome di Cristo e vi assumeva funzione [...] di invocazione simbolica; era costituito o dal monogramma costantiniano (☧) o da una J e una C variamente intrecciate, oppure, spec. fra il 10° e l’11° sec., da una grande C ornata in modi diversi ...
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omissione
omissióne s. f. [dal lat. tardo omissio -onis, der. di omittĕre «omettere», part. pass. omissus]. – Il fatto di omettere, di non fare cioè, intenzionalmente o no, quello che si potrebbe o dovrebbe [...] peccato consistente nel non fare ciò che comanda la legge di Dio (per es., non adempiere il precetto festivo). In paleografia, segni di omissione, i segni critici usati nei manoscritti per segnalare eventuali mancanze nel testo, e cioè, nei papiri e ...
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pontificio
pontifìcio agg. [dal lat. pontificius «del pontefice» (nel sign. classico della parola)] (pl. f. -cie). – Del sommo pontefice, del papa: autorità, dignità p.; sede p. (o Santa Sede); bolla [...] Romagna e altri possedimenti; il governo p.; le truppe p.; l’esercito p.; lo stemma pontificio. In paleografia e diplomatica, scrittura p., denominazione generica della scrittura usata negli atti pontifici redatti dalla cancelleria papale prima del ...
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nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza [...] responsabilità penali. Raro in senso concr., per indicare un elemento materiale di connessione o di collegamento. 2. a. In epigrafia e paleografia, gruppo di due lettere, o tre, legate tra di loro per mezzo di un elemento comune nel segno: per es. MB ...
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rustico
rùstico agg. e s. m. [dal lat. rustĭcus, der. di rus «campagna»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di campagna, campagnolo: le r. zampogne (T. Tasso); casa r., fondo r.; chiesetta r.; lingua r., non com., [...] , effettuata per lo più nella tipografia stessa in cui il libro è stato stampato. c. Scrittura r., in paleografia e in epigrafia latina, forma di scrittura a tratteggiamento meno calligrafico e monumentale rispetto alla «elegante», senza essere però ...
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pieno1
pièno1 agg. [lat. plēnus (della stessa radice di implere, complere, che è anche nel gr. πλέως «pieno», πίμπλημι «riempire», ecc.)]. – 1. a. Che contiene tutto quello che può contenere: un sacco [...] al funzionamento di un Monte, di una compagnia di traffico, e sim.; o, anche, la copertura di una spesa. f. In paleografia e in calligrafia si chiamano pieni le parti della lettera segnate con inchiostro in contrapp. ai vuoti; p. nascente, breve ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le data e le localizza mediante lo studio delle...
In calligrafia e in paleografia, scrittura eseguita con i singoli tratti ben distinti tra loro e quasi disegnati più che scritti, con prevalente orientamento diritto, con speciale riguardo alla bellezza e perfezione della forma.