edificare
v. tr. [dal lat. aedificare, comp. di aedes «edificio» e tema di facĕre «fare»] (io edìfico, tu edìfichi, ecc.). – 1. a. Fabbricare, costruire; si dice per lo più di opere in muratura: e. una [...] casa, un palazzo, una villa, una chiesa, una città, ecc.; e. un capannone su terreno demaniale. Con altro compl., soprattutto in urbanistica, e. un terreno, o sim., costruirvi sopra (spec. nel part. pass. con valore passivo: v. oltre). b. estens. ...
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confrontare
v. tr. [dal lat. mediev. confrontare, der. del lat. frons -ontis «fronte»] (io confrónto, ecc.). – 1. a. Mettere di fronte persone o cose, per conoscerne la somiglianza, le affinità, le differenze: [...] entrare in gara per misurarsi con l’avversario e conquistare la vittoria: i due pugili si confronteranno sabato sera al Palazzo dello Sport. 2. estens. Vedere, esaminare una cosa (sottintendendo in genere il confronto con un altro termine più o meno ...
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edificazione
edificazióne s. f. [dal lat. aedificatio -onis]. – 1. a. L’opera e il risultato dell’edificare; costruzione: l’e. del palazzo, di una città; faremo menzione ordinatamente della e. delle [...] dette mura (G. Villani). In senso concr., non com., la cosa stessa edificata, l’edificio: e. stabili, antiche, moderne, recenti, sontuose, ecc. b. Usi fig.: con ciò sia cosa che ’l dimostrare sia e. di ...
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Tps
s. m. inv. Sigla di Tommaso Padoa-Schioppa, già ministro dell’Economia. ◆ Ben venga allora il forbito ministro Padoa-Schioppa, TPS nel gergo della finanza. Numeri per rilanciare la crescita, senza [...] Petroni. […] Una cocente bocciatura per Tps, che assume contorni preoccupanti in vista del giudizio di merito che sempre Palazzo Spada dovrà emettere. (Ludovico Serio, Tempo, 5 dicembre 2007, p. 5, Politica).
Già attestato nella Repubblica del 3 ...
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tradimentocrazia
s. f. Il potere del tradimento, del ricatto o dell’opportunismo politico. ◆ E [Silvio] Berlusconi inventò un altro neologismo: tradimentocrazia. Ieri sera infatti, durante la trasmissione [...] le parole. […] L’anno dopo è uscita fuori la «tradimentocrazia», a proposito del ribaltone che portò [Massimo] D’Alema a Palazzo Chigi grazie al voto di alcuni parlamentari eletti dall’altra parte, ossia da lui. (Riccardo Barenghi, Stampa, 20 giugno ...
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civico
cìvico agg. [dal lat. civǐcus, der. di civis «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. Che è proprio dei cittadini, in quanto appartengono a uno stato (cfr. civile): l’ordine c.; passione c.; virtù civiche; [...] che distingue gli edifici nelle strade e nelle piazze (anche s. m. il civico); in alcune altre, come scuola c., palazzo c., ospedale c., consiglio c., è in genere sostituita da comunale o municipale. In Italia, durante il Risorgimento, guardia c ...
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abitare
v. tr. e intr. [dal lat. habitare, propr. «tenere», frequent. di habere «avere»] (io àbito, ecc.). – 1. tr. Avere come propria dimora: a. una bella casa; allora abitavo una camera al terzo piano. [...] . 3. s. m., ant. Abitazione: i rotti avanzi di nobili abitari (Giordani). ◆ Part. pres. abitante, con valore verbale: le famiglie abitanti nel palazzo; per l’uso come sost., v. la voce. ◆ Part. pass. abitato, frequente come agg. e s. m. (v. la voce). ...
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bagdadino
s. m. Chi è nato o vive a Bagdad, capitale dell’Iraq. ◆ Qualcuno infatti paragona queste elezioni a quelle che venivano organizzate sotto il regime baathista e nelle quali non spiccavano nomi [...] di bagdadini, ma «quadri dirigenti» che spesso erano stati paracadutati dal partito nella capitale. (Saad Kiwan, Europa, 29 gennaio 2005, p. 6, Il palazzo).
Derivato dal toponimo Bagdad con l’aggiunta del suffisso -ino2. ...
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abitato
agg. e s. m. [part. pass. di abitare]. – 1. agg. Popolato; in cui vi sono abitazioni e popolazione: luoghi a.; nella terra a.; un piccolo centro a.; con funzione più esplicitamente participiale: [...] a casa, appartamento e sim., in cui vi sia gente che abiti: veduta dal di fuori, la casa pareva ancora a.; il palazzo non è più a. da parecchi anni. 2. s. m. Luogo, spazio occupato da un complesso di costruzioni destinate prevalentemente a uso ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] una grande città, una grande superficie, dei gran possedimenti; Vidi genti a la riva d’un gran fiume (Dante); un grandissimo palazzo, un gran salone, due grandi casse; un grande abisso, profondo (più spesso fig., alludendo a differenze di valore o d ...
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Edificio di grandi dimensioni, connotato architettonicamente e contraddistinto dal ruolo delle varie funzioni a cui è destinato: dimora di sovrani, di personalità o di famiglie di rilievo; sede di governo, di uffici pubblici, di istituzioni...
Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO
A. Giuliano
A. Bisi
A. Bisi
A. Bisi
A. Giuliano
A. Giuliano
A. Tamburello
L. Lanciotti
Il nome Palatium indicava a Roma uno dei sette colli sui quali sorgeva la città, precisamente quello...