dirimpetto
dirimpètto (o 'di rimpètto') avv. – 1. Di fronte, di faccia: abita d. al palazzo comunale; a tavola stava proprio d. a me; il negozio si trova qui d.; anche in funzione di agg. invar.: la [...] casa dirimpetto. 2. non com. In confronto, in paragone: mi pareva gente sofistica e dappoco d. alla solenne e parlante grandezza di quella chiesa (F. De Sanctis) ...
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fabbrica
fàbbrica (letter. fàbrica) s. f. [dal lat. fabrĭca «mestiere; lavorazione; officina», der. di faber (v. fabbro)]. – 1. a. L’attività, l’opera di fabbricare; costruzione di un edificio: mettere [...] mano alla f.; cominciare, dirigere la f. d’un palazzo, d’un teatro, d’una chiesa; in senso fig. (nel quale confluisce anche il sign. 3), la f. di S. Pietro, un lavoro che dura all’infinito, come la costruzione e manutenzione della basilica di S. ...
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austero
austèro agg. [dal lat. austerus, gr. αὐστηρός «aspro, rude» (detto inizialmente soprattutto di sapori e di odori)]. – 1. Rigido, inflessibile, intransigente: uomo a.; carattere, costume a.; disciplina [...] ; tempi a., di austerità. 2. a. Di aspetto severo, solenne: l’a. decorazione dell’ambiente; architettura a., un a. palazzo. b. non com. Di clima, stagione e sim., rigido, non mite. 3. Aspro, brusco, lievemente amaro e astringente, detto anticam ...
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fabbricare
(letter. fabricare) v. tr. [dal lat. fabricare, der. di fabrĭca (v. fabbrica)] (io fàbbrico, tu fàbbrichi, ecc.). – 1. Costruire, edificare, detto in genere di opere murarie o sim.: f. case, [...] , ville, chiese (ma, al sing., più com. costruire una casa, un palazzo, una villa; edificare o, con linguaggio più ricercato, innalzare, erigere una chiesa). In usi assol., costruire edifici, o anche farli costruire a proprie spese: cominciare a ...
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signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. [...] di una canzone del Petrarca; Piazza dei Signori, in alcune città del Veneto, nome della piazza su cui si affacciava il palazzo del governo o del comune; Gran S., antica denominazione del sultano. b. Padrone: Come ’l segnor ch’ascolta quel che i ...
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antiglobale
(anti-globale), agg. Contrario alla globalizzazione. ◆ «In Francia, a spiegare la peculiare difficoltà di governo si invocò la gran varietà di formaggi, tesi confermata oggi dal ruolo del [...] delle nazioni, ma che sia uno stato criminale così come gli ebrei sono una nazione criminale. Questa fantasia nata nel palazzo dei sogni dell’estremismo arabo, si è innestata sulla crisi della globalizzazione europea: la fantasia sulla fame di potere ...
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antiglobalista
(anti-globalista), s. m. e f. e agg. Chi è contrario alla globalizzazione, chi appartiene al movimento che si oppone alla globalizzazione, o simpatizza per esso; relativo a tale movimento. [...] dei tagliatori di teste. (Massimo Introvigne, Giornale, 28 agosto 2004, p. 1, Prima pagina) • In cinquemila ingombravano il palazzo dello sport a far da coro rumoroso e plaudente al pioniere dello schiaffo alla Costituzione, Philippe de Villiers ...
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ufficio
uffìcio (meno com. uffìzio; raro offìcio, offìzio; ant. ufìzio, ufìcio, ofìcio, ofìzio) s. m. [dal lat. officium «dovere, cortesia, servigio; carica, funzione» (comp. di opus -ĕris «lavoro, opera» [...] direttore, del segretario, del presidente, dell’amministratore delegato, del ragioniere capo, ecc.; andare in u., uscire dall’u.; palazzo, appartamenti per uffici; in partic., u. pubblici, quelli nei quali il pubblico è ammesso, in ore stabilite, nei ...
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signorile
agg. [der. di signore]. – 1. a. letter. Proprio di un signore feudale o rinascimentale: diritti s.; superbia, albagia s.; un antico palazzo s., già sede di signori. Nell’uso degli storici, [...] anche con più preciso riferimento all’istituto della signoria dell’ultimo medioevo e del Rinascimento, e ai signori che detenevano allora il potere sovrano: l’autorità s.; la diplomazia comunale e signorile. ...
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uffizio
uffìzio s. m. – Variante di ufficio, com. soprattutto nel sign. eccles. e liturgico (l’u. divino, l’u. dei defunti, recitare l’u., ecc.), oltre che in denominazioni tradizionali (Galleria degli [...] U., nel Palazzo degli U., a Firenze, così denominato perché originariamente era stato la sede di uffici pubblici). Per la Suprema Sacra Congregazione del Sant’Uffizio, v. offizio. ◆ Dim. uffiziòlo, il mattutino e le altre preghiere in onore della ...
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Edificio di grandi dimensioni, connotato architettonicamente e contraddistinto dal ruolo delle varie funzioni a cui è destinato: dimora di sovrani, di personalità o di famiglie di rilievo; sede di governo, di uffici pubblici, di istituzioni...
Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO
A. Giuliano
A. Bisi
A. Bisi
A. Bisi
A. Giuliano
A. Giuliano
A. Tamburello
L. Lanciotti
Il nome Palatium indicava a Roma uno dei sette colli sui quali sorgeva la città, precisamente quello...