ornamentazione
ornamentazióne s. f. [dal fr. ornementation, der. di ornementer «ornamentare»]. – L’operazione di ornare, di abbellire con ornamenti: o. di un palazzo, di un salone. Più spesso in senso [...] concr., l’insieme degli ornamenti, con riguardo alla disposizione e al gusto con cui sono disposti: un’o. ricca, fastosa, severa. In musica, l’utilizzazione, sia nella composizione, sia nell’esecuzione, ...
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ornato1
ornato1 agg. [part. pass. di ornare]. – Che ha ornamenti, che è ricco di ornamenti: palazzo o. di marmi; un libro o. di fregi; animo o. di virtù; una gentil donna di bellezze ornata e di costumi [...] (Boccaccio); e con uso assol.: saloni riccamente o.; discorsi o., ricercati, decorati con belle frasi: Ivi con segni e con parole ornate Isifile ingannò (Dante); anche riferito a persona che parla o scrive ...
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splendidezza
splendidézza s. f. [der. di splendido]. – 1. ant. Splendore, lucentezza. 2. fig. a. Il fatto di essere splendido, generoso e largo nello spendere e nel dare: è un vero signore, di una s. [...] senza confronti; non mi aspettavo, in lui, tanta s.; la carestia è bandita e confinata in perpetuo da questo palazzo, dove siede e regna la s. (Manzoni). b. non com. Con riferimento a oggetti, il fatto di essere molto bello; magnificenza: guarda che ...
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splendido
splèndido agg. [dal lat. splendĭdus, der. di splendēre «splendere»]. – 1. Che risplende vivamente, che ha una luminosità molto intensa: luce s.; sole, cielo s.; Come rimane s. e sereno L’emisperio [...] nei riguardanti (è una s. ragazza; uno s. dipinto, uno s. gruppo marmoreo), ora per la grandiosità dell’aspetto (uno s. palazzo; di quassù si gode uno s. panorama), per la magnificenza (una s. cerimonia; uno spettacolo davvero s.), per la ricchezza e ...
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splendore
splendóre s. m. [dal lat. splendor -oris, der. di splendēre «splendere»]. – 1. L’essere splendente; luce, luminosità viva e intensa: lo s. scintillante delle stelle; il sole, oggi, è di uno [...] lo s. degli addobbi; in senso concr., come predicato, persona o cosa molto bella: quella ragazza è uno s.; abita in un palazzo con un salone che è uno splendore. Letter., il manifestarsi dell’eccellenza di una qualità o entità astratta: lo s. della ...
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umbertino
agg. – Del periodo in cui regnò in Italia Umberto I e cioè dal 1878 al 1900, e, in senso ampio, degli ultimi decennî del secolo 19°, fino ai primi anni del 20°, con riferimento ai costumi, [...] d’Italia nell’ambito dell’eclettismo, che recupera soprattutto lo stile neo-rinascimentale; tra le opere più significative realizzate a Roma: il quartiere Prati, via Nazionale, piazza Esedra (oggi piazza della Repubblica) e il palazzo di Giustizia. ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane [...] tempo, o è da molto tempo accaduto o comparso: una v. casa; la città v., la parte più antica della città; i v. quartieri; Palazzo V., Mercato V., Ponte V., a Firenze; il v. mondo, l’Europa, l’Asia e l’Africa (in opposizione al nuovo mondo, cioè l ...
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volto2
vòlto2 s. m. [uso sostantivato del part. pass. di volgere]. – Forma ant. o region. per volta2 nel sign. di copertura a volta di un ambiente, e anche di arco o archivolto: Di serpentin, di porfido [...] le dure Pietre fan de la porta il ricco v. (Ariosto); Volto del Cavallo, passaggio coperto nel Palazzo comunale di Ferrara; Volti di Chiozza, portici a Trieste. ...
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seggiola
sèggiola s. f. [der. di seggio]. – Lo stesso che sedia; è voce com. soprattutto in Toscana, nel sign. proprio di «mobile su cui sedersi» (e solo limitatamente nelle diverse locuz. che ne specificano [...] rappresenta la Madonna, col bambino in braccio, seduta su una seggiola riccamente decorata), conservato nella galleria di Palazzo Pitti a Firenze. ◆ Dim. seggiolétta, seggiolina, seggiolino m. (v.); spreg. seggiolùccia; accr. seggiolóna, e con sign ...
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alterare
v. tr. e intr. pron. [dal lat. tardo alterare, der. di alter «altro, diverso»] (io àltero, ecc.). – 1. a. Rendere diverso, cambiare la sostanza, l’aspetto di qualcosa, snaturare: a. i colori; [...] a. la facciata di un palazzo. Come intr. pron., alterarsi, mutare aspetto, trasformarsi: tinte che si alterano facilmente; il latino s’è andato alterando attraverso i secoli; di prodotti varî, guastarsi, avariarsi: una crema che si altera velocemente ...
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Edificio di grandi dimensioni, connotato architettonicamente e contraddistinto dal ruolo delle varie funzioni a cui è destinato: dimora di sovrani, di personalità o di famiglie di rilievo; sede di governo, di uffici pubblici, di istituzioni...
Vedi PALAZZO dell'anno: 1963 - 1996
PALAZZO
A. Giuliano
A. Bisi
A. Bisi
A. Bisi
A. Giuliano
A. Giuliano
A. Tamburello
L. Lanciotti
Il nome Palatium indicava a Roma uno dei sette colli sui quali sorgeva la città, precisamente quello...