bigiu
bigiù s. m. – Adattamento del fr. bijou («gioiello»), usato spec. come vezzeggiativo fam. col sign. di «un amore», «una delizia», riferito a persone o cose che destino ammirazione per la loro grazia, [...] fattura, ecc.: ha un villino che è un b. (anche, che vale un b.); la casina sarebbe proprio carina, un torlo d’uovo, un b., tranquilla, ariosa, comoda (Palazzeschi); una statuina di porcellana delicatissima, un b.!; quella ragazza è un vero bigiù. ...
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aleggiare
v. intr. [der. di ala] (io aléggio, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Agitare le ali, volando con leggerezza; estens.: un aleggiar leggiero Di remi (Chiabrera); fig., poet.: benché a le dame [...] acque, Là ’ve zefiro aleggia (Leopardi); e con uso estens: un «ah!» di sollievo aleggiò ancora sulle tribune (Palazzeschi); o fig.: aleggiava intorno uno spirito di ribellione. Eccezionalmente anche trans., ventilare leggermente: il venticello Che l ...
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bigotto
bigòtto agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. bigot, in origine epiteto spreg. dato ai Normanni, forse per un loro intercalare, in ingl. ant., bī God «per Dio»]. – Di persona che mostra zelo esagerato [...] religione, osservando con ostentazione e pignoleria tutte le regole del culto: mia madre era religiosissima, bigotta fino all’inverosimile (Palazzeschi); avere una mentalità b.; come sost.: è un b.; non è altro che una b. ottusa. ◆ bigottaménte, in ...
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accollatura
s. f. [der. di accollare]. – 1. Aderenza dei vestiti al collo; più com., la parte superiore della veste accollata: non mi piace l’a. di questo vestito; un soprabito difettoso nell’a.; portava [...] una camicetta di seta nera, finita all’a. sotto il mento ed ai polsi da un rigo bianco (Palazzeschi). 2. In veterinaria, lesione da compressione causata dal giogo nella nuca o nel garrese dei bovini. 3. In viticoltura, ripiegatura del fusto di ...
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odio
òdio s. m. [dal lat. odium, der. di odisse «odiare»]. – 1. Sentimento di forte e persistente avversione, per cui si desidera il male o la rovina altrui; o, più genericam., sentimento di profonda [...] , ch’odio in cielo acquista, Ingiuria è ’l fine (Dante). 3. Con sign. concr., persona, cosa o elemento che è oggetto di profonda avversione, di totale rifiuto e sim.: avevo due anni ... e già un o.: la minestra, tutte le minestre (Palazzeschi). ...
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quisquilia
quisquìlia (pop. quisquìglia) s. f. [dal lat. quisquiliae -arum, propr. «immondezza, feccia»]. – 1. ant. Imperfezione, impurità: de li occhi miei ogne quisquilia Fugò Beatrice col raggio d’i [...] , discutere di quisquilie; litigare per quisquilie; perdersi in quisquilie; q. letterarie, grammaticali; ma sono quisquilie!; non si tratta di quisquilie, di cose rimediabili facilmente: un assegno a vuoto di cinquecentomila lire (Palazzeschi). ...
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togato
agg. [dal lat. togatus, der. di toga «toga»]. – Vestito della toga (romana o moderna): personaggi t.; gente t., gli antichi Romani, e più comunem. i magistrati e avvocati; giudici t., funzionarî [...] t., o assol. i togati, i magistrati: uno dietro l’altro i grandi t. entrarono a passo di cadenza (Palazzeschi); in senso fig., stile t., oratorio e ampolloso. Con riferimento all’antichità romana, Gallia t., la Gallia Cisalpina, nella quale i ...
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toilette
〈tualèt〉 s. f., fr. [der. di toile «tela», propr. «piccola tela»; in origine, guarnizione di tela con merletti applicata al mobile su cui erano disposti vasi, spazzole, ecc., necessarî all’igiene [...] da t.; davanti al finestrino della camera, al quale era uso appendere lo specchietto da toilette, si rase ... (Palazzeschi). b. Abito e acconciatura femminile molto elegante: nei palchi le signore sfoggiavano splendide toilettes; una t. da sera ...
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acconciatura
s. f. [der. di acconciare]. – 1. L’operazione e il modo di acconciare, soprattutto i capelli, e anche l’insieme della pettinatura e degli ornamenti decorativi o pratici portati nei capelli: [...] un po’ all’indietro la testa, piano piano le si allentava l’a., finché non incominciava a svolgersi da sé (Palazzeschi). 2. Ornamento per il capo: a. da sposa, costituita per lo più da un elemento decorativo (cerchietto, fermaglio, diadema) da ...
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revolver
revòlver s. m. [adattam. alla pronuncia ital. della voce ingl. revolver 〈rivòlvë〉, propr. der. di (to) revolve «ruotare, girare»: l’inventore Colt, 1835, si riferiva al tamburo girevole]. – [...] tirato fuori un r. e gli ha sparato; venni svegliato da due colpi di r. sparati al piano superiore (Palazzeschi). 2. a. Nel microscopio composto, in macchine da presa cinematografiche, in telecamere e in altri apparecchi simili, dispositivo rotante ...
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Pseudonimo dello scrittore Aldo Giurlani (Firenze 1885 - Roma 1974). P. ha manifestato il suo estro funambolesco fin dall'esordio come poeta crepuscolare e nell'effimera adesione al futurismo. Ha attraversato l'esperienza dell'avanguardia di...
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon Daudet lo “stupido secolo decimono”» (Nuova...