equivoco
equìvoco agg. e s. m. [dal lat. aequivŏcus, agg., comp. di aequus «uguale» e tema di vocare «chiamare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di voce, locuzione, discorso, ecc., che si prestano a essere [...] un e.; a scanso d’equivoci; rivelano a noi, senza tema di equivoco, la presenza di assidue e attive ricamatrici (Palazzeschi). Anche di parole, locuzioni, frasi con doppio senso: si diletta di e. osceni. b. Situazione ambigua, poco chiara, che dà ...
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abbuiare
v. tr. [der. di buio] (io abbùio, ecc.). – 1. Far buio, oscurare: Venne la sera ed abbuiò le strade (Pascoli). Fig., smorzare, attenuare: la memoria del povero Germano s’intrometteva sovente [...] , un fatto, ecc.: cercare di a. uno scandalo; dopo di che, abbuiato il fatto, Niobe venne mandata a servizio a Firenze (Palazzeschi). 2. intr. pron. Divenir buio: il cielo s’abbuia; con uso impers., farsi notte: Procacciam di salir pria che s’abbui ...
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lustrino2
lustrino2 s. m. [der. di lustrare1]. – 1. Nome dato a quei piccolissimi dischetti di metallo o di plastica lucidi e variamente colorati, forati nel mezzo, che vengono cuciti come guarnizione [...] teso, lucente. 4. ant. Arnese da calzolaio, detto comunem. bisegolo o lisciapiante. 5. Lustrascarpe: in cinquant’anni gli accadeva per la prima volta di farsi lucidare le scarpe da un l. pubblico (Palazzeschi). 6. Nome napoletano del pesce pagello. ...
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covare
v. tr. e intr. [lat. cŭbare «star coricato, giacere»] (io cóvo, ecc.). – 1. Tenere sotto di sé le uova per comunicar loro il calore necessario allo sviluppo dell’embrione e alla nascita dei piccoli, [...] odio, rancore, risentimento, c. un’insana passione; per l’odio covato sotto sotto dalle zitellone verso la ragazza felice (Palazzeschi). 3. intr. (aus. avere), fig. Svilupparsi o essere attivo di nascosto, copertamente: da tempo la malattia covava in ...
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agonia
agonìa s. f. [dal gr. ἀγωνία «lotta» (der. di ἀγών: v. agone 1), da cui anche il lat. eccles. agonia «angoscia; l’angoscia che precede la morte»]. – 1. Il periodo che precede la morte, caratterizzato [...] il suo venir meno: la lenta a. di un amore, della luce del giorno; il lampione all’angolo languiva nella sua a. (Palazzeschi). b. Più com., angoscia, stato di ansiosa o dubbiosa attesa: liberatemi da questa a.; star qui ad aspettare è una vera agonia ...
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ristagnare1
ristagnare1 v. intr. [dal lat. restagnare, comp. di re- e stagnare «impaludarsi»] (per la coniug. v. stagnare1; aus. avere). – 1. In genere ha lo stesso sign. di stagnare1, detto di acque [...] e spec. del sangue, cessare di scorrere, di defluire o fuoriuscire: la ferita era assai profonda, e il sangue penava a r. (Palazzeschi); raro con la particella pron.: E si ristagna il sangue; e già i dolori Fuggono da la gamba (T. Tasso). 2. Più ...
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salmodiare
v. intr. e tr. [der. di salmodia] (io salmòdio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Cantare in coro salmi, inni religiosi; eseguire una salmodia: i canonici salmodiavano nel coro; in Piazza San [...] e poco numerosa si stringeva come per freddo verso il sagrato della Basilica dove i prelati del Capitolo salmodiavano (Palazzeschi). Con uso fig., non com., cantare, parlare lentamente, con tono monotono: il conferenziere ha salmodiato per quasi un ...
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congelare
v. tr. [dal lat. congelare, der. di gelu «ghiaccio, gelo»] (io congèlo, ecc.). – 1. a. Far passare un liquido allo stato solido per raffreddamento: c. l’acqua. b. Sottoporre sostanze alimentari [...] . 2. fig. a. Irrigidire: lo stupore aveva tanto mai allungato e congelato quelle faccie da togliere loro ogni umana sensibilità (Palazzeschi). b. Fare in modo che qualcosa non abbia attuazione, quindi mettere da parte, accantonare: la riforma è stata ...
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stomachevole
stomachévole agg. [der. di stomacare]. – Che stomaca, che produce nausea, schifo, ribrezzo: un odore, un sapore s.; farina ... la quale ha un puzzo così orrendo e s. che si cambierebbe talvolta [...] dai più fetidi escrementi (Magalotti); anche in senso fig.: s. adulazioni, uno s. servilismo; tutto è diventato di una s. volgarità (Palazzeschi). ◆ Avv., non com., stomachevolménte, in modo stomachevole. ...
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torcolo2
tòrcolo2 s. m. [der. di torcere], region. – 1. Dolce natalizio, usato in varie località dell’Umbria e del Lazio, costituito da una ciambella a tortiglione, di pasta dolce lievitata e condita [...] con pinoli, canditi e uva secca. 2. Cercine: sulla testa bianca, con tre t. neri applicati a guisa di crocchia che pareva si fossero dimenticati d’imbiancare, un’acconciatura nera simile a un puliscipenne (Palazzeschi). ...
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Pseudonimo dello scrittore Aldo Giurlani (Firenze 1885 - Roma 1974). P. ha manifestato il suo estro funambolesco fin dall'esordio come poeta crepuscolare e nell'effimera adesione al futurismo. Ha attraversato l'esperienza dell'avanguardia di...
‘Stampe dell’Ottocento’. Oppure, lasciando il nostro Palazzeschi, potremmo constatare con Alberto Savinio come «il secolo decimonono, eccellentemente umanitario, fu chiamato con le parole stesse di Léon Daudet lo “stupido secolo decimono”» (Nuova...