c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] (e e i) l’originaria pronuncia occlusiva velare (es. Cicero ‹kìkeroo›) passò a poco a poco, in età tarda, a una pronuncia affricata palatale, che tra il 4° e il 6° sec. d. C. si stabilizzò in un fonema, il nostro c dolce ‹č›, ormai sentito come ...
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assibilazione
assibilazióne s. f. [der. di assibilare]. – In fonologia, mutamento di una consonante (dentale, alveolare o palatale) occlusiva in sibilante; per es., le antiche palatali indoeuropee sono [...] diventate sibilanti nelle lingue del gruppo satem: al lat. classico decem ‹dèkem›, gr. δέκα il sanscrito risponde con dasa, il paleoslavo con deşeti. Talvolta il mutamento è condizionato da vocale palatale seguente. ...
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dolce1
dólce1 agg. [lat dŭlcis]. – 1. Di sapore (di cui è prototipo quello dello zucchero) che costituisce, con l’amaro, il salato e l’acido, una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che [...] va eseguito piano e con delicatezza. In fonetica e grammatica, z, s dolci, sonore (per es. in żelo, roṡa); c, g dolci, palatali o più propr. prepalatali (č, ǧ, per es. in cima, gelo); spirito d., segno che nella scrittura greca si pone sopra vocali ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] g, come pure della c. Il latino classico possedeva soltanto l’occlusiva velare ‹ġ›, la cosiddetta g dura; ma davanti alle vocali palatali (e e i) l’originaria pronuncia occlusiva (es. gener ‹ġèner›) passò a poco a poco, in età tarda, a una pronuncia ...
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posteriore
posterióre agg. [dal lat. posterior -oris, compar. di postĕrus (v. postero)]. – 1. Che sta dietro, che segue o viene dopo nello spazio: la parte p. della nave; la tasca p. dei pantaloni; la [...] In linguistica, articolazione p., quella effettuata nella parte posteriore della cavità orale, per es., l’articolazione delle velari rispetto alle palatali; in partic., vocali p., le vocali 〈å, ò, ó, u〉. 2. Che viene dopo nel tempo: gli avvenimenti p ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] di emissione che si vale della risonanza ottenuta ponendo in vibrazione la cavità retro-faringea superiore, ma anche le cavità palatali e sinusali; registro di testa, la parte acuta dell’estensione delle varie voci, che varia a seconda delle voci ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ consonanti). La struttura del canale fonatorio...
Le lingue indoeuropee che continuano con velari le palatali dell’indoeuropeo comune; quindi lat. centum, greco ἑκατόν, gotico hund da *km̥tóm, di contro all’avestico satƏm, allo slavo sŭto ecc. Le lingue c. distinguono inoltre le continuazioni...