palatale
agg. [der. di palato2, sull’esempio del fr. palatal]. – Del palato, relativo al palato. In fonetica, vocali p., dette anche anteriori quelle pronunciate nella parte anteriore della cavità orale [...] (in italiano è, é, i); consonanti p. (o assol., come s. f., una p., le palatali), quelle che vengono articolate, secondo i casi, con un accostamento o un momentaneo contatto tra il dorso della lingua e un punto del palato; si distinguono, in base al ...
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alveolo-palatale
alvèolo-palatale agg. – In fonetica, che è in rapporto con gli alveoli dentarî e con il palato; il termine definisce il luogo di articolazione delle fricative š e ˇ∫ (e delle corrispondenti [...] palatoalveolare; ma quando sia necessario distinguere due tipi di questa impostazione articolatoria, uno più avanzato (tipo č, ǧ) e uno più arretrato ovvero palatizzato (tipo č’, ǧ’), il primo si chiama palatoalveolare e il secondo alveolo-palatale. ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] zoppi (è l’n di nonno e di senza), una nasale palatoalveolare in siam certi come in son certi e in incerto, una nasale palatale in siam gli ultimi come in son gli ultimi (è lo gn di segno), una nasale velare in siam costretti come in son costretti e ...
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palatalizzare
palataliżżare (meno com. palatiżżare) v. tr. [der. di palatale]. – In fonetica, sottoporre a processo di palatalizzazione: le vocali «e» e «i» palatalizzano la velare che le precede; come [...] intr. pron., diventare palatale, assumere un’articolazione palatale: il suono velare del lat. «centum» ‹kèntum› si palatalizza nell’italiano «cento». ◆ Part. pass. palataliżżato, anche come agg., che ha subìto la palatalizzazione: consonanti ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] li̯én’in› e in Molotov ‹mòlëtëf›). Un fonema a parte è costituito in italiano, come in altre lingue, dalla palatale laterale, rappresentata nella scrittura da speciali combinazioni: gl(i) in italiano, ll in spagnolo, lh in portoghese e provenzale, lj ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare [...] g, come pure della c. Il latino classico possedeva soltanto l’occlusiva velare ‹ġ›, la cosiddetta g dura; ma davanti alle vocali palatali (e e i) l’originaria pronuncia occlusiva (es. gener ‹ġèner›) passò a poco a poco, in età tarda, a una pronuncia ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] (e e i) l’originaria pronuncia occlusiva velare (es. Cicero ‹kìkeroo›) passò a poco a poco, in età tarda, a una pronuncia affricata palatale, che tra il 4° e il 6° sec. d. C. si stabilizzò in un fonema, il nostro c dolce ‹č›, ormai sentito come ...
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assibilazione
assibilazióne s. f. [der. di assibilare]. – In fonologia, mutamento di una consonante (dentale, alveolare o palatale) occlusiva in sibilante; per es., le antiche palatali indoeuropee sono [...] diventate sibilanti nelle lingue del gruppo satem: al lat. classico decem ‹dèkem›, gr. δέκα il sanscrito risponde con dasa, il paleoslavo con deşeti. Talvolta il mutamento è condizionato da vocale palatale seguente. ...
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affricato
agg. [dal lat. affricatus, part. pass. di affricare «sfregare»]. – Consonante a. (o affricata s. f.): consonante che risulta da un’articolazione che nella fase iniziale è di tipo occlusivo [...] (o, più esattamente, palatoalveolare) sorda, il cosiddetto c dolce ‹č = tš›, che appare in celare, mancia; una affricata palatale sonora, il cosiddetto g dolce ‹g = d∫›, che appare in gelo, mangia; una affricata dentale, che ha due varianti libere ...
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labiopalatale
agg. [comp. di labio- e palatale]. – In fonetica, di articolazione palatale ottenuta mediante il congiunto arrotondamento delle labbra, come, per es., nel caso della semiconsonante francese [...] ‹ü̯› di lui ‹lü̯ì› «lui» e nuit ‹nü̯ì› «notte» ...
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In linguistica si dice di suono articolato in un punto del palato duro. Si hanno vocali p., dette anche anteriori ‹ä, è, é, i› e consonanti p., la cui articolazione richiede, secondo i casi, un accostamento o un momentaneo contatto tra il dorso...
In fonologia, mutamento di una consonante (dentale, alveolare o palatale) occlusiva in sibilante, spesso condizionato da vocale palatale seguente: per es. la desinenza greca -σι (presente atemat. III sg.) da un precedente *-ti (sanscr. -ti,...