nostro /'nɔstro/ [lat. noster -stra -strum, der. di nos "noi"]. - ■ agg. poss. 1. [che appartiene a noi: il n. patrimonio; difendiamo le n. idee] ↔ altrui. 2. [con funz. di plur. di maestà o di modestia: [...] a n. avviso] ≈ mio. ■ pron. poss. 1. [al plur., le persone legate a noi da uno stretto vincolo di parentela, spec. nostropadre e nostra madre: i n. non sono d'accordo] ≈ congiunti, famiglia, familiari, genitori, parenti. 2. [la persona di cui si sta ...
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padrenostro /padre'nɔstro/ (o Padrenostro) s. m. [grafia unita di Padrenostro] (pl. paternostri; raro padrenostri). - (teol.) [preghiera cristiana rivolta a Dio, che ha inizio con le parole: Padrenostro [...] che sei nei cieli] ≈ pater, paternoster, paternostro ...
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morire [lat. ✻mŏrĭre per il lat. class. mŏri] (pres. io muòio, tu muòri, egli muòre, noi moriamo, voi morite, essi muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. [...] non esserci più (o non essere più tra noi e sim.): il nostro amico non è più tra noi. Assai com., spec. nell’uso giorn in quell’ora, il vecchio gli aveva suscitato il pensiero del padre, la memoria del caro estinto, il rimpianto del grande amico ...
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Fabio Rossi
morire. Finestra di approfondimento
Tabù linguistici - Al pari di altri termini riguardanti malattie, sesso, funzioni fisiologiche, ecc., m. e morte sono considerate parole tabù nella nostra [...] non esserci più (o non essere più tra noi e sim.): il nostro amico non è più tra noi. Assai com., spec. nell’uso giorn in quell’ora, il vecchio gli aveva suscitato il pensiero del padre, la memoria del caro estinto, il rimpianto del grande amico ...
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eterno /e'tɛrno/ (ant. etterno) [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum "evo"]. - ■ agg. 1. a. [che non ha principio né fine, riferito a Dio, a cose divine e sim.: la giustizia e.] ≈ infinito, [...] uso più formale), infinito e interminabile: l’animo nostro resiste più alla violenza ed agli estremi ma passeggieri dolori anche numerosi usi metaforici e iperb.: restai solo a sostenere mio padre per una decina di minuti che mi parvero un’eternità (I ...
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Fabio Rossi
eterno. Finestra di approfondimento
Infinito nel tempo e nello spazio - Ciò che non finisce (o che è reputato non finire o, per iperb., che sembra non finire mai) è detto eterno. Il sign. originario [...] uso più formale), infinito e interminabile: l’animo nostro resiste più alla violenza ed agli estremi ma passeggieri dolori anche numerosi usi metaforici e iperb.: restai solo a sostenere mio padre per una decina di minuti che mi parvero un’eternità (I ...
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uguale (meno com. eguale) [lat. aequalis, der. di aequus "uguale, piano, equo"]. - ■ agg. 1. a. [che, nella natura o nell'aspetto, non differisce da un altro oggetto, elemento, individuo, anche con la [...] , (fam.) sputato (è suo padre s.), tale e quale, tutto (ø: il bambino è t. suo padre), [per lo più assol.] ( con la prep. a: in tutti questi anni sei rimasto sempre u.; il nostro amore è u. a quando ci siamo conosciuti] ≈ immutato (da), invariato ...
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Fabio Rossi
obbligare. Finestra di approfondimento
Fare forza sulle persone - Vi sono vari modi e gradi di esercitare forza sulle persone perché facciano qualcosa. O. e costringere sono i termini più [...] . di comandare,ordinare o dei più formali ingiungere o intimare: suo padre le impose di tacere (A. Fogazzaro).
Fare forza sulle cose - più spesso usato nel senso attenuato di funzione: i nostri scrittori non adempiono come dovrebbero l’ufficio loro (P ...
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obbligare [dal lat. obligare, der. di ligare "legare", col pref. ob-] (io òbbligo, tu òbblighi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [stringere con obbligo, con la prep. a del secondo arg.: il giuramento obbliga un teste [...] . di comandare,ordinare o dei più formali ingiungere o intimare: suo padre le impose di tacere (A. Fogazzaro).
Fare forza sulle cose - più spesso usato nel senso attenuato di funzione: i nostri scrittori non adempiono come dovrebbero l’ufficio loro (P ...
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uccidere /u'tʃ:idere/ [lat. occīdĕre] (pass. rem. uccisi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciso). - ■ v. tr. 1. a. [privare della vita in modo violento: u. qualcuno con una fucilata] ≈ (fam.) accoppare, [...] cospicua presenza della morte e della violenza nel nostro lessico e quindi nella nostra cultura: si osservi, di contro, l’esiguo assassinii particolari, per coloro che hanno ucciso il padre (patricida, patricidio), la madre (matricida, matricidio), ...
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Titolo che si dà in Etiopia al metropolita inviato dal patriarca copto per dirigerne la chiesa. In amarico, se al titolo non segue il nome proprio, si dice abún. Nell'uso tigrino, e in etiopico, il titolo di abuna è dato, in segno d'onore, anche...
padre (patre)
Fernando Salsano
Con il significato più comune di " genitore " e riferito a una determinata persona facilmente identificabile, è attestato in If IV 59 Israèl con lo padre (Giacobbe con il p. Isacco); XVII 111 gridando il padre...