smucinare
v. intr. e tr. (region.) Frugare, armeggiare, rovistare; in senso estensivo, mettere le mani addosso. ♦ Tommasino allora fece bonaccione: "Che, te n'eri scordato, te n'eri?" "Zì," fece l'altro [...] il collo per vederla da vicino. (Pier Paolo Pasolini, Una vita violenta, Garzanti, 1959, p. 329) • Un sito come Cinema, cinema! intervistato da Emilia Costantini, Corriere della sera, 13 ottobre 2017, p. 29, Tempi liberi) • "Ma quella borsa piena di ...
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pidocchietto
pidocchiétto s. m. [dim. di pidocchio, in senso fig.]. – 1. fam. Persona avara, spilorcia, riferito spec. a chi nel gioco punta somme molto piccole. 2. region. Sala cinematografica poco [...] : da bambini andavamo a vedere i film d’avventure in un p. del quartiere; i giovincelli passavano a cricche, uscendo dal Reale, dall’Esperia ... o da qualche p. dei preti (Pasolini). Meno com. con riferimento ad altri locali pubblici (bar, caffè ...
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pipinara
s. f. (meno com. pipinaro s. m.) [di etimo incerto, prob. di origine onomatopeica; forse der. del roman. pipino «pidocchio» che suggerisce l’idea di un brulichio minuto, o del fr. pépiniere [...] con cui viene scherz. indicata una frotta di bambini o ragazzini vivace e chiassosa: nel cortile c’era la solita p. di tutti i giorni; Tommaso, però, tutta quella p. nemmeno la vedeva (Pasolini); anche, il chiasso stesso: cos’è questa pipinara? ...
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pivello
pivèllo s. m. [der. dell’ant. pivo «ragazzo», affine a piva, nome dialettale dei genitali]. – Termine settentr., usato in origine per indicare un ragazzo pretenzioso e ricercato nel vestire, [...] che esercita, o, genericam., un ragazzo inesperto: non accetto critiche da un p. come lui; il Riccetto se la faceva più con loro due che coi p. dell’età sua (Pasolini). Nel gergo dell’Accademia navale di Livorno, l’allievo del primo anno. ◆ Dim ...
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tardopasolinismo
s. m. La riproposizione di temi e di stili espressivi propri di Pier Paolo Pasolini in un’epoca e in un contesto sociale profondamente mutati. ◆ il tardopasolinismo di Claudio Camarca [...] – di cui sono intrisi i due romanzi all’insegna della maniera più banale. (Enzo Golino, Repubblica, 31 luglio 2007, p. 42, Cultura).
Composto dal confisso tardo- aggiunto al s. m. pasolinismo.
Già attestato nel Corriere della sera del 10 agosto 1998 ...
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pasolinianopaṡoliniano agg. – Relativo allo scrittore e regista cinematografico Pier Paolo Pasolini (1922-1975), alle sue opere, alle tematiche affrontate, agli ambienti descritti: i personaggi p.; [...] la saggistica p.; il linguaggio cinematografico pasoliniano. ...
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pastarella
pastarèlla s. f. [der. di pasta]. – Nome region., spec. roman., delle paste dolci (v. pasta nel sign. 3): abbiamo terminato il pranzo con un grande vassoio di p.; dentro il bar Mancinelli, [...] mezzo vuoto, si vedevano banchi pieni di pastarelle (Pasolini). Meno com. la forma (tosc.) pasterèlla: un certo involtino misterioso di pasterelle con la crema (Pirandello). ...
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poetizzazione
poetiżżazióne s. f. [der. di poetizzare], letter. – L’atto, il fatto di poetizzare, ossia di rendere poetico, di elevare al livello di poesia: una p. cosciente e una sublimazione astratta [...] (Pasolini). ...
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disperato
agg. [part. pass. di disperare]. – 1. Di cosa: a. Che non dà luogo a speranza, irrimediabile: è un caso davvero d.; impresa d.; un tentativo d., fatto quasi per disperazione, con minime probabilità [...] , colle labbra socchiuse e gli occhi rilucenti, i d. della fame (P. Levi). Spesso ha senso attenuato, di persona che riconosce inutili tutti i , d. e magari ottusamente, alla prima e rozza idea di libertà che ci spinge da giovani ad agire? (Pasolini). ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] colpa della m. Che viene avanti, al tramonto della gioventù (Pasolini); annuncio di m., sui giornali o con lettera privata; certificato l’espressione (nota soprattutto per l’omonimo dramma di P. Giacometti, 1861) rimane tuttavia nell’uso per indicare ...
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PASOLINI, Pier Desiderio
Guido PASOLINI
Figlio di Giuseppe (v.), nato in Ravenna il 21 settembre 1844, morto in Roma il 21 gennaio 1920. Eletto nel collegio di Ravenna dal partito monarchico costituzionale, fu deputato al Parlamento dal gennaio...
Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî a Bologna, dove si laureò nel 1945 con...