ombrina
s. f. [der. del lat. umbra, nome di pesce (v. ombra2); cfr. il nome gr. σκιαδεύς, der. di σκιά, «ombra1» come σκίαινα (v. ombra2 e scienidi)]. – Pesce scienide dell’ordine perciformi (Umbrina [...] sui fondi fangosi e arenosi specialmente in prossimità dello sbocco dei fiumi: è lungo dai 30 ai 70 cm, ha corpo allungato di color cinereo argento, più scuro sul dorso, con strisce oblique dorate di bruno, e muso ottuso, con barbiglio mandibolare. ...
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rintuzzare
v. tr. [prob. der. (come il napol. tuzzare «cozzare») del lat. tundĕre «battere, pestare»]. – 1. non com. Ribattere la punta, il taglio, rendendoli ottusi: r. un chiodo che sporge, il filo [...] rintuzzato, anche come agg., spuntato; in araldica, attributo del capriolo con il vertice mozzo e del ferro di lancia smussato, con la punta ottusa; in senso fig., ant. o raro, ottuso, privo di acume: tardi ingegni, rintuzzati e sciocchi (Petrarca). ...
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addormentare
v. tr. [lat. *addormentare, der. di dormire; cfr. dormentare] (io addorménto, ecc.). – 1. Far prendere sonno, far dormire: a. il bambino; estens., indurre sonnolenza: libro che addormenta [...] ; La bella addormentata nel bosco, titolo ital. di una famosa fiaba popolare, diffusa soprattutto nella rielaborazione di Ch. Perrault; fig., privo di vivacità, fiacco, indolente, ottuso (detto di persona); di parte del corpo, intorpidito. ...
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taglio
tàglio s. m. [der. di tagliare]. – 1. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato: t. dei capelli (t. normale, corto, scalato, a caschetto, con la sfumatura alta o bassa, [...] armi da taglio, la parte, l’orlo, della lama che ha la funzione di tagliare: coltello con t. affilato, sottile, aguzzo, vivo, ottuso, smussato; lama a un t., lametta a due t.; guastare, rovinare, far perdere il t. (a un coltello, a uno scalpello, ecc ...
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ambli-
[dal gr. ἀμβλύς «ottuso, fiacco»; lat. scient. ambly-]. – Primo elemento di alcuni nomi scientifici, derivati dal greco o formati modernamente (come ambliopia, amblipodi, ecc.), in cui indica [...] ottusità o debolezza. ...
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ambliopia
ambliopìa s. f. [dal lat. tardo amblyopia, gr. ἀμβλυωπία, comp. di ἀμβλύς «ottuso, debole» e ὤψ ὠπός «vista» (v. -opia)]. – In medicina, diminuzione dell’acutezza visiva non dovuta ad alterazioni [...] oculari obiettivabili clinicamente, e spesso causa di strabismo ...
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yantra
s. m., sanscr. [propr. «sostegno, supporto», der. di yan- «afferrare, sostenere, stringere», col suff. -tra- che ha valore strumentale], invar. – 1. Diagramma geometrico costituito per lo più [...] associato a un mantra (v.). 2. non com. Nella tecnica chirurgica dell’antica India, termine usato per indicare (nel sign. di «ottuso, smussato», contrapp. a śastra «aguzzo») ogni strumento atto ad afferrare o a stringere, come pinzette, morse e sim. ...
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sguincio
sguìncio s. m. [prob. der. del fr. ant. guenchir «andare di traverso, per sghembo», che a sua volta è dal francone wenkjan]. – 1. tosc. Obliquità; soltanto nelle locuz. a sguincio, di sguincio, [...] In architettura, conformazione di un vano, o di una struttura muraria, caratterizzata da due superfici piane verticali formanti angolo ottuso: strutture a s.; s. di una finestra, il vano a pareti divergenti verso l’interno (detto anche strombatura o ...
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dormire
v. intr. [lat. dŏrmire] (io dòrmo, ecc.; aus. avere). – 1. Riposarsi col sonno, essere in stato di sonno: d. su un buon letto, sul divano, sulla poltrona; d. disteso, sul fianco, supino, bocconi; [...] le cannonate; d. in piedi, d. a occhi aperti, cascare dal sonno (e in senso fig., essere addormentato, cioè ottuso, distratto e sim.); d. con gli occhi aperti, d. con un occhio solo, vigilare anche nel sonno; dormirsela, dormire tranquillamente ...
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ienidi
iènidi s. m. pl. [lat. scient. Hyaenidae, dal nome del genere Hyaena: v. iena]. – In zoologia, famiglia di carnivori, caratterizzati da tronco breve, collo lungo e grosso, testa pesante con muso [...] ottuso, arti anteriori più alti dei posteriori e muniti di 4 dita con unghie non retrattili. ...
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ottuso
Luigi Blasucci
Aggettivo adoperato due volte nella Commedia. Nel primo caso si tratta del termine geometrico che qualifica un angolo maggiore del retto: Pd XVII 15 veggion le terrene menti / non capere in trïangol due ottusi, dove...
ottuso
ottuso [agg. Der. del part. pass. obtusus del lat. obtundere "ottundere"] [ALG] Angolo o.: un angolo maggiore di un angolo retto (90°) e minore di un angolo piatto (180°).