romance
〈romàntħe〉 s. m., spagn. [der. di romano «romano1»]. – Romanza, componimento poetico spagnolo di carattere epico-lirico, in doppî ottonarî assonanzati, di cui è attestata l’esistenza già a metà [...] del sec. 15°: sorto in Castiglia con carattere popolare, si estese poi dal sec. 15° a tutta la Spagna e anche al Portogallo in forme letterarie e con tematiche più varie ed elaborate ...
Leggi Tutto
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] saffici, ecc., e v. acataletto, catalettico, ipercatalettico, ecc.; nella poesia accentuativa: v. endecasillabi, decasillabi, novenarî, ottonarî, settenarî, quinarî; v. martelliani, ecc.; v. rimati; v. sciolti, non legati dalla rima (v. endecasillabi ...
Leggi Tutto
malaguena
malagueña ‹malagħén’a› s. f., spagn. [propr. agg. femm., «di Malaga»]. – Danza popolare spagnola (forse originaria di Malaga), di ritmo ternario e in modo minore, costituita generalmente dall’intonazione [...] vocale, con accompagnamento strumentale, di una poesia strofica composta da quattro versi ottonarî; molto diffusa nella Spagna merid., spec. in Andalusia, viene eseguita da uno o due ballerini senza uno schema coreutico fisso, in un libero ...
Leggi Tutto
maltusiano
maltuṡiano (meno com. malthuṡiano) agg. – 1. a. Che si riferisce al pensiero e all’opera del pastore anglicano e studioso di problemi economici ingl. Th. R. Malthus (1766-1834); le teorie [...] allusione al coitus interruptus [v. coito], scherz. inteso come pratica maltusiana), quelli che, a conclusione di una quartina di ottonarî, terminano con una parola arbitrariamente troncata per gioco; per es.: «È la pipa quella cosa Che la fumi con ...
Leggi Tutto
barzelletta
barżellétta s. f. [etimo incerto]. – 1. Componimento poetico per musica, d’origine popolare (sec. 15°), affine alla ballata italiana antica, composto di solito di settenarî o ottonarî, caratteristico [...] per la scioltezza del metro e la leggerezza del tono; fu detto anche frottola. 2. Storiella comica, spiritosa: raccontare barzellette; una b. spinta, grassa, piccante; pigliare, prendere una persona (o ...
Leggi Tutto
Stabat Mater
(lat. «stava la Madre»). – 1. Titolo (dalle parole iniziali) di una sequenza liturgica in onore della Madonna, attribuita a Iacopone da Todi, la cui recita è facoltativa secondo il Nuovo [...] Messale Romano: consta di sei strofe esastiche, di due membri paralleli, ciascuno di due ottonarî piani e un senario sdrucciolo. 2. s. m. La melodia che accompagna tale sequenza: lo S. M. di Palestrina, di Pergolesi, di Boccherini, ecc. ...
Leggi Tutto
battorina
s. f. [der. del sardo bàttoro, che è il lat. quattuor «quattro»]. – Strofa tetrastica della poesia popolare del nord della Sardegna, composta di settenarî o ottonarî rimati senza regola fissa, [...] in cui tra i due primi versi e gli altri due non esiste legame di senso ...
Leggi Tutto
corrido
‹korrìdħo› s. m., spagn. [propr., part. pass. di correr «correre»]. – Ballata popolare messicana, su testo narrativo formato di 4, 6 o 8 versi ottonarî, che viene cantata con accompagnamento [...] di chitarra, arpa, o di un particolare complesso strumentale detto mariachi ...
Leggi Tutto
redondilla
〈redħondìl’a〉 s. f., spagn. [der. di redondo «rotondo», che è il lat. rŏtŭndus «rotondo»]. – Strofe di quattro versi ottonarî con rima a b b a, tipica della poesia spagnola, molto usata nelle [...] opere drammatiche, in serie estesissime, con rime generalmente piane ...
Leggi Tutto
tetrastico1
tetràstico1 agg. [dal lat. tetrastĭchus, gr. τετράστιχος, propr. «in quattro file», comp. di τετρα- «tetra-» e στίχος «fila»] (pl. m. -ci). – 1. Nella metrica classica, strofa t. (o, come [...] di quattro versi; talora è anche esteso a indicare la quartina della poesia romanza: i t. settenari del «Brindisi» e ottonari delle «Nozze» (Carducci, con riferimento al Parini). 2. non com. a. Portico t., a quattro ordini di colonne. b. Polittico ...
Leggi Tutto
Fo voto a Dio
. Incipit di due ottonari di un canto popolare lucchese (" Fo voto a dio, ke in grassarra / eie lo comuno de Lucca "), che D. cita in VE I XIII 2 come esempio di brutto dialetto toscano; v. LUCCA.
Personaggio di storie a vignette, con didascalie in ottonarî a rima baciata, apparse sul Corriere dei piccoli tra il 1928 e il 1942. Fu creato da Bruno Angoletta (Belluno 1889 - Milano 1954). Per alcuni anni studiò giurisprudenza a Padova; successivamente...