ossimoroossimòro (alla greca ossìmoro) s. m. [dal gr. ὀξύμωρον, comp. di ὀξύς «acuto» e μωρός «stupido», con allusione al contrasto logico]. – Figura retorica consistente nell’accostare nella medesima [...] locuzione parole che esprimono concetti contrarî: lat. concordia discors, festina lente, strenua inertia; ital. una lucida pazzia, un silenzio eloquente, tacito tumulto, ghiaccio bollente ...
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unicorno s. m. Azienda, di solito di recente costituzione, fortemente innovativa per l’uso di tecnologie avanzate, che rapidamente determina una trasformazione radicale del settore nel quale opera, realizzando [...] in un unicorno è quello dei servizi e software per Internet”, Sole24Ore del 27/1/2019) – una sorta di ossimoro finanziario! (Francesca Rosati, Treccani.it, 20 marzo 2019, Lingua italiana) • Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più spesso ...
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antilogia
antilogìa s. f. [dal gr. ἀντιλογία «contraddizione», comp. di ἀντί «contro» e λόγος «discorso»]. – 1. Contraddizione, oppure antitesi, opposizione, di idee e di termini. In partic., presso [...] Kant in poi, la parola è stata sostituita nell’uso da antinomia. In stilistica, è talora usato come sinon. di ossimoro. 2. In psicologia, a. della volontà, condizione di turbamento, in cui il soggetto compie inconsciamente azioni illogiche che sono ...
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montanellismo
s. m. Il modo di fare e di concepire il giornalismo, lo stile giornalistico di Indro Montanelli (1909-2001). ◆ Vado all’esame e – miseria, da non crederci – porto a casa un trenta e lode. [...] » a partire dagli anni Trenta: l’analisi di un arci-italiano anti-italiano (forse la figura più tipica di questo ossimoro storico-mentale) custodito nella collezione del «Corriere della Sera» come uno dei suoi gioielli più preziosi, persino dopo le ...
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neocentralismo
s. m. Rinnovata tendenza all’accentramento del potere politico e amministrativo. ◆ Molti cartelli contro la guerra. [...] c’è persino Walter Pruner, figlio del leader autonomista Enrico: [...] i controlli e i vincoli sulle competenze e sui bilanci locali. La devoluzione in tempi di neocentralismo. Quasi un ossimoro. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 23 ottobre 2005, p. 1, Prima pagina) • oggi abbiamo gli effetti perversi del localismo e di ...
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neurofilosofia
s. f. Approccio filosofico basato sui più recenti progressi delle neuroscienze, che mettono in risalto la stretta connessione esistente tra mente e cervello. ◆ All’interno delle neuroscienze [...] cosiddetta neurofilosofia di matrice angloamericana. L’originario intento polemico si è rapidamente smarrito e questa sorta di ossimoro si è serenamente aggiunto al lungo elenco di neologismi che giustappongono al prefisso neuro le discipline più ...
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televisionaro
s. m. (iron. spreg.) Chi fa televisione. ◆ la scorciatoia [per diventare simboli] […] è stata servita su un piatto d’argento da televisionari, palinsestisti, esteti dell’audience sgomitante, [...] 18, Politica interna) • È il pubblico che oggi impedisce di farla, la televisione. Così giurano i televisionari più autorevoli (scusate l’ossimoro). (Als Ob, Sole 24 Ore, 30 gennaio 2005, p. 43, In scena) • Chi fa tv è sinceramente convinto di dover ...
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federalismo unitario
loc. s.le m. Struttura federale di uno Stato che mantiene un solido equilibrio negli interessi e nei sentimenti unitari. ◆ La «cornice di sistema», dicono all’unisono [Francesco] [...] di tutelare l’interesse nazionale in un nuovo Stato «federalista paritario e unitario», come declama Nania coniando un ossimoro. Il «federalismo unitario», spiega il rappresentante di An, «si contrapporrà al federalismo eversivo, secessionista e a ...
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governo di tutti
loc. s.le m. Governo in grado di rappresentare tutte le componenti di una comunità (nazionale, politica, sociale, religiosa, ecc.). ◆ Dice al Dulemi: «Vorrei che qualcuno mi spiegasse [...] p. 9, Politica estera) • L’esecutivo Monti, che ieri ha ricevuto un’ampia fiducia in Senato, è il governo dell’ossimoro. Nasce forte della debolezza propria e del Paese. Tanto alternativo quanto dipendente dai partiti. Così necessario da poter essere ...
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Figura retorica che consiste nell’unione sintattica di due termini contraddittori, in modo tale che si riferiscano a una medesima entità. L’effetto che si ottiene è quello di un paradosso apparente; per es.: lucida follia; tacito tumulto (G....
L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato in quanto indicano propriamente una...