piastra2
piastra2 s. f. [dalla voce prec., passata, dal sign. di lastra di metallo, a indicare le monete d’oro e d’argento di dimensioni notevoli]. – 1. A Bologna, nel sec. 16°, moneta del valore di [...] un testone romano equivalente alla lira bolognese; in seguito il termine rimase solo a designare gli scudi romani, bolognesi e fiorentini. Nel Regno delle Due Sicilie, moneta d’argento da 120 grana (v. ...
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screziare
v. tr. [der. di screzio] (io scrèzio, ecc.). – Cospargere, coprire di colori fra loro diversi: s. uno sfondo con pennellate sottili; sprazzi d’oro Screziano l’ombra di velluto (Valeri); anche [...] nella forma intr. pron., per lo più in usi estens.: al fianco della barca, dove la vernice sbiadita si screziava di crepe (I. Calvino). ◆ Part. pass. screziato, anche come agg. (v. la voce) ...
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gettone
gettóne s. m. [dal fr. jeton, der. di jeter «gettare»]. – 1. a. Pezzo di metallo (generalm. rame o argento, più raram. oro o piombo), a forma di moneta, usato dapprima per eseguire conti, poi [...] come contrassegno da scambiarsi in denaro o derrate, come strenna, per commemorare avvenimenti, a ricordo di matrimonî, ecc. b. Pezzo di metallo, d’avorio, di osso, di bachelite e sim., a forma discoidale, ...
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sminuire
sminüire v. tr. e intr. [der. di diminuire, per sostituzione del pref. s- (nel sign. 5) a di-] (io sminüisco, tu sminüisci, ecc.). – 1. tr. Rendere minore; ridurre, limitare: nei delitti più [...] accettassi la sua offerta; si sminuisce a fare questo mestiere. 2. intr. (aus. essere), raro e letter. Divenire minore, diventare sempre più piccolo: E sminuiva, e già di lui [san Francesco] non c’era, Sui monti, che cinque stelline d’oro (Pascoli). ...
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scrigno
s. m. [lat. scrīnium]. – 1. a. Cofanetto, piccolo forziere di legno o altro materiale, spesso pregiato, destinato a custodire gioielli, denaro e oggetti preziosi: uno s. pieno di monete d’oro; [...] un antico s. di noce intarsiato d’argento; uno s. del Rinascimento di cuoio inciso, sbalzato e dorato. b. In senso fig. nella locuz. essere uno s. di virtù, di bontà, di saggezza, e sim., possedere queste ...
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palandra2
palandra2 (o pelandra) s. f. [alteraz. di pelanda1], ant. – In origine, altro nome della pelanda o pellanda (v. pelanda1), rimasto poi nel sec. 17° a indicare una veste lunga e larga, ricamata [...] e foderata di pelliccia: io impegnerò la mia palandra e con quelli denari faremo onore a quelli forestieri (Sercambi); una pelandra d’oro cremisino fodrata d’armellini (D’Annunzio). ...
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devalutazione
devalutazióne s. f. [comp. di de- e valutazione, sul modello del fr. dévalutation]. – In passato, nel linguaggio finanziario, riconoscimento legale dell’avvenuta svalutazione della moneta, [...] effettuato dallo stato mediante l’abolizione del corso forzoso e il ripristino della convertibilità dei biglietti in base a un nuovo rapporto della carta con l’oro. Oggi, sinon. raro di svalutazione. ...
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tabulare1
tabulare1 agg. [dal lat. tabularis, der. di tabŭla «tavola»]. – Che ha forma piatta, simile a quella di una tavola. È usato soprattutto in alcune locuz. scient. e tecn. specifiche: 1. In mineralogia, [...] t. (dall’ingl. tabular standard), sistema tendente a evitare gli effetti delle fluttuazioni del potere d’acquisto dell’oro sui debiti e crediti a lunga scadenza, consistente nell’adottare il principio di revisione delle obbligazioni a futura scadenza ...
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tripode
trìpode s. m. [dal lat. tripus -pŏdis, gr. τρίπους (o τρίπος) -ποδος, comp. di τρι- «tre» e πούς «piede»]. – 1. Sostegno a tre piedi, generalm. di bronzo, ma talvolta anche d’oro, di rame, di [...] marmo o terracotta, usato fin dall’antichità per sostenere recipienti, bracieri, candelabri, e sim. Anche (con riferimento al mondo antico), sgabello a tre piedi, spec. quello sul quale sedeva la Pizia ...
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smorto
smòrto agg. [part. pass. di smorire]. – 1. Che ha perduto il normale colorito del viso, acquistando per malattia, malessere, meraviglia o paura un pallore di morte: farsi, diventare smorto; avere [...] velato (Deledda); un sole s., debole, che illumina e riscalda poco; ant., di metalli, non lucido, lavorato a superficie opaca: oro, argento smorto. b. fig. Privo di espressività, di vivacità; scolorito, scialbo: figure s., in un quadro o in un’opera ...
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Metallo nobile, lucente, di caratteristico colore giallo, che per la sua duttilità e malleabilità, oltre che per la sua rarità, è considerato tra i metalli più preziosi.
Chimica
Elemento chimico di simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico...
Grammatico greco (sec. 5º d. C.), di Alessandria di Egitto (o di Mileto). Avversò l'atticismo del lessicografo Frinico. L'opera maggiore fu l'Ortografia, in cui polemizzava con l'opera omonima di Erodiano. Scrisse sui nomi dei popoli (con spiegazioni...