azzurro
ażżurro agg. e s. m. [da una pronuncia pop. lāzūrd dell’arabo lāzuward «lapislazzuli», che è dal persiano lāz̆ward o lāǵward, adattam. del sanscr. rājāvarta; cfr. lat. mediev. lazur o lazulum]. [...] anche come s. m.: partecipare a una convention degli azzurri. d. Telefono azzurro, servizio telefonico che raccoglie segnalazioni di maltrattamenti e abusi a danno dei bambini. 4. s. m., ant. Lapislazzuli: Oro ed azzurro e ricche gioie (Guinizzelli). ...
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fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile [...] f.) degli amici fedeli. Nell’allegorismo cristiano medievale, fu simbolo di Cristo e della resurrezione. 2. In numismatica, l’oncia d’oro e l’oncia d’argento fatte coniare nella zecca di Palermo nel 1732 e 1733, che hanno sul rovescio la fenice sul ...
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fortyniner
‹fòotinàinë› s. ingl. (propr. «uno del ’49; partecipante alla ricerca dell’oro nel 1849»; pl. fortyniners ‹footinàirë∫›), usato in ital. al masch. – Nella nautica da diporto, imbarcazione [...] a vela che costituisce nuova classe olimpica nelle regate veliche in sostituzione della star; di origine australiana, monotipo, è caratterizzato da uno scafo basso, leggero, lungo quasi 5 metri che, munito ...
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quotare
v. tr. [der. di quota; in alcuni sign., per influenza del fr. coter, der. di cote «quota»] (io quòto, ecc.). – 1. ant. Stabilire in quale ordine debba essere collocato un oggetto appartenente [...] prezzo, il corso o il cambio corrente di merci, valori mobiliari e divise estere: q. un titolo azionario, un’obbligazione, l’oro, il dollaro (un titolo assicurativo che soltanto da poco è quotato in borsa; il dollaro, in chiusura, è stato quotato a ...
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quotazione
quotazióne s. f. [der. di quotare]. – 1. L’operazione di quotare (nel senso di valutare, determinare il valore), il fatto di venire quotato, e la valutazione stessa che viene data: proporre [...] corso o il cambio corrente di merci, valori mobiliari e divise estere: la q. di un titolo azionario; la q. di mercato dell’oro, dell’argento; la q. del dollaro sta scendendo; l’euro è salito a q. mai prima raggiunte; il listino delle q. di chiusura ...
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tombacco
s. m. [voce di origine orient., attraverso il fr. tombac e il ted. Tombak] (pl. -chi). – Lega di rame e zinco, contenente spesso anche stagno e talora piombo, di colore dal giallo chiaro al [...] e duttile, usata per parti di turbine e pompe, per strumenti musicali, ecc.; per trafilatura se ne ottengono anche fili per ricamo, e per laminatura fogli sottilissimi che, scossi, danno suono metallico (oro canterino), usati per false dorature. ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] il non avere ... al v. sogno del marito voluto dar fede (Boccaccio). f. Schietto, genuino, non falsificato o adulterato, né artificiale: oro v., perle v.; v. seta, v. lana; è v. Chianti. g. Con riguardo a sentimenti, esprime non solo la sincerità ma ...
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controscalata
s. f. Nel linguaggio borsistico, iniziativa finanziaria che risponde al tentativo di acquisire sul mercato il maggior quantitativo possibile di azioni di un determinato titolo al fine di [...] assicurarsi il controllo societario. ◆ [tit.] Controscalata Telecom / Le idee del capo Omnitel [Silvio Scaglia] valgono oro per [Roberto] Colaninno (Foglio, 26 marzo 1999, p. 1, Prima pagina) • Presidente, queste scalate e controscalate di Borsa la ...
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elettroscopio
elettroscòpio s. m. [comp. di elettro- e -scopio]. – Denominazione generica di dispositivi (pendolini elettrici, striscioline di carta e sim.) che, accostati a un corpo, rivelano, col muoversi [...] graduato (talora anche, meno propriam., sinon. di elettrometro); tipico l’e. a foglie, costituito da due laminette sottilissime d’oro o d’alluminio che divergono più o meno ampiamente in virtù delle azioni repulsive dovute alla carica, dello stesso ...
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alfonsino
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Alfonso: Accademia A., fondata da Alfonso V d’Aragona in Napoli (poi detta Antoniana o del Panormita da Antonio Beccadelli, e quindi [...] dalla profondità delle ferite; così chiamato perché proposto nel sec. 16° da tale Alfonso de’ Ferri, napoletano. 3. s. m. Moneta d’oro del valore di un ducato e mezzo fatta coniare da Alfonso il Magnanimo a Gaeta nel 1437 e poi a Napoli dal 1442, con ...
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Metallo nobile, lucente, di caratteristico colore giallo, che per la sua duttilità e malleabilità, oltre che per la sua rarità, è considerato tra i metalli più preziosi.
Chimica
Elemento chimico di simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico...
Grammatico greco (sec. 5º d. C.), di Alessandria di Egitto (o di Mileto). Avversò l'atticismo del lessicografo Frinico. L'opera maggiore fu l'Ortografia, in cui polemizzava con l'opera omonima di Erodiano. Scrisse sui nomi dei popoli (con spiegazioni...