dileggiare
v. tr. [forse tratto dall’ant. dilegione] (io diléggio, ecc.), letter. – Deridere, schernire, prendersi gioco di qualcuno o qualcosa: Mentre ch’Orlando va per la cittade, E’ fanciulli a diletto [...] il dileggiavano (Pulci); d. la religione, le istituzioni ...
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rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza [...] contrappone alla prosa, soprattutto in alcune locuz., come mettere in rima, cioè in versi, in poesia, o dire in rima: Dirò d’Orlando in un medesmo tratto Cosa non detta in prosa mai né in rima (Ariosto); anticam., dire in rima, poetare in volgare (in ...
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nicchio
nìcchio s. m. [lat. mītŭlus o mȳtŭlus o mȳtĭlus (v. mitilo), con passaggio non bene spiegato di m- a n- (per cui v. nespola)]. – 1. a. La conchiglia dei molluschi (in genere, con riferimento [...] qui un n. stabile ed onorato, ho deciso andare a vivere in Grecia (Mamiani). Locuz. ant. farsi un n., rannicchiarsi, accoccolarsi: Orlando ... pel duol si fece un n. (Pulci). b. L’organo genitale femminile esterno. 3. tosc. a. Lucerna a olio, di ...
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mariolo
marïòlo (letter. marïuòlo) s. m. (f. -a) [etimo incerto]. – Furfante, imbroglione, truffatore, ingannatore: il capo di tutta una banda di scrocchi, e mariuoli, che infesta da molti anni Londra [...] a tua sorella, mariolo!; ah, mariuolo! Pretenderesti forse di burlarti di me? (Collodi). Non com. al femm.: Ah, disse il conte Orlando, mariuola, I0 lo saperò pure a tuo dispetto (Berni). In usi estens. anche come agg.: E mi viene una stizza mariola ...
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tratto2
tratto2 s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre «trarre», part. pass. tractus]. – 1. a. ant. L’azione e l’atto di trarre o tirare, il fatto di venire tratto o tirato, in alcune delle accezioni [...] piuttosto a «tempo, momento», come nelle espressioni: nello stesso t., in un medesimo t., contemporaneamente, nello stesso momento: Dirò d’Orlando in un medesmo tratto Cosa non detta in prosa mai né in rima (Ariosto); e nelle locuz. avv. a un t., in ...
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neotemporale
agg. Che ripropone il modello del potere temporale esercitato dalla Chiesa cattolica. ◆ ogni discorso sul futuro della religione non può partire che da una realtà interamente secolarizzata. [...] ) alle strumentali politiche teocon d’oltreatlantico e alle posizioni neotemporali della Chiesa: in Italia, in Spagna, in Olanda. (Federico Orlando, Europa, 29 gennaio 2005, p. 10, Cultura).
Composto dal confisso neo- aggiunto all’agg. temporale. ...
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illustrare
v. tr. [dal lat. illustrare, der. di illustris: v. illustre]. – 1. ant. o letter. Illuminare, rendere chiaro, splendente: un non so che di luminoso appare, Che con raggi d’argento e lampi [...] poco com.): si illustrò con grandi imprese. 3. Chiarire, spiegare, commentare: i. con esempî una teoria; i. un canto dell’Orlando Furioso, i monumenti di una città, ecc. 4. Corredare di figure un testo per agevolarne e ampliarne la comprensione o per ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] III o 3°; ma nel discorso diffuso è più spesso preposto: c’è da fare il riassunto del t. canto dell’Orlando Furioso; salgo su al t. piano. In composizione con altri numerali ordinali, forma gli ordinali superiori: decimoterzo (v. anche terzodecimo ...
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indurre
(ant. indùcere) v. tr. [lat. inducĕre, comp. di in-1 e ducĕre «condurre»] (coniug. come addurre; part. pass. indótto, ant. indutto]. – 1. Propr., far penetrare, quindi destare, suscitare in altri [...] a dubitare, a sospettare; usato assol. e con prop. oggettiva, formarsi una convinzione: ne l’animo avea indutto ... Ch’altri ch’ Orlando non faria tal pruova (Ariosto). 2. ant. o letter. a. Recare, portare in un luogo o stendere sopra: i. acqua in ...
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orca
òrca s. f. [dal lat. orca]. – 1. Nome dato dai Latini a un animale marino ritenuto di enormi dimensioni e voracissimo, al quale poi nella tradizione popolare vennero attribuite caratteristiche favolose, [...] come quella di esigere vittime umane (e a questo mito si riallaccia l’Ariosto nei canti VIII e X-XI dell’Orlando Furioso, nei quali Angelica, legata nuda a un masso, dovrebbe essere offerta in sacrificio al mostro, e viene poi liberata da Ruggero). 2 ...
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Romanzo (1928; trad. it. 1933) della scrittrice inglese V. Woolf (1882-1941).
La narrazione ruota intorno alla figura principale di Orlando, la cui anima si rincarna in diverse forme lungo vari secoli, da quello di Elisabetta I al Novecento.
Dal...
(fr. Roland) Eroe della poesia cavalleresca, espressione dell'ideale eroico religioso del Medioevo francese. Una notizia della Vita Karoli di Eginardo, secondo cui nella rotta di Roncisvalle (778) sarebbe morto, con altri, "Hruodlandus, Britannici...