territorio
territòrio s. m. [dal lat. territorium, der. di terra]. – 1. a. Regione o zona geografica, porzione di terra o di terreno d’una certa estensione: un grande t.; una striscia di t.; i t. montani, [...] presuntivi, regioni dell’embrione che, nello sviluppo normale, danno origine a particolari organi: t. presuntivo della corda dorsale, della contro l’intrusione di altri individui della stessa specie, i cui confini vengono perciò marcati per mezzo ...
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gabbano
s. m. [dall’arabo qabā’, di origine persiana come, prob., il lat. tardo cappa: v. cappa1]. – Specie di largo cappotto con maniche e talora con cappuccio, spesso foderato di pelliccia o di altra [...] stoffa, usato nel medioevo dagli uomini di ogni classe per difendersi dalla pioggia o dal freddo o per cavalcare; in età moderna, ha indicato una veste da lavoro usata da contadini, operai, ecc. ◆ Dim. ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con [...] che portano a una dissipazione di energia, quali quelle che hanno origine dalle mutue azioni tra gli organi solidi della macchina (r. R. batterica (naturale, acquisita, ecc.), la capacità di specie o ceppi di batterî di non risentire l’azione di ...
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cavia
càvia s. f. [dal lat. scient. Cavia, che è dal port. brasil. çaviá, saviá «topo», voce di origine tupi]. – In zoologia, genere di roditori della famiglia cavidi, che comprende, oltre a specie selvatiche, [...] la c. domestica popolarmente nota come porcellino d’India (lat. scient. Cavia cobaya), col mantello bianco uniforme, oppure pezzato di nero, di bruno, ecc.; alcune razze pregiate hanno pelame lungo (c. ...
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corona
coróna s. f. [lat. corōna, dal gr. κορώνη]. – 1. Ornamento del capo a forma circolare, di metallo prezioso per lo più con gemme incastonate, oppure, spec. in origine, di fiori, di fronde (lauro, [...] . In letteratura, serie di componimenti poetici dello stesso metro, spec. sonetti, legati tra loro dall’argomento comune; tra le e mestieri, e in varie tecnologie: a. C. della campana, specie di anello con cui questa si fissa nel mozzo. b. Parte ...
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micco
s. m. [dallo spagn. mico, di origine caribica] (pl. -chi). – 1. Nome dato anticam. ad alcune specie di scimmie dei generi cebo e apale. 2. In senso fig., region., sciocco, stupido: guarda che non [...] sono m., io!; anche, bellimbusto, zerbinotto: Uno dei soliti Micchi eleganti (Giusti); o, meno com., uomo lascivo ...
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bottino1
bottino1 s. m. [dal fr. medio butin, di origine germ.]. – 1. Preda di guerra in genere, e spec. il frutto di un saccheggio, di una razzia: far b.; dividersi il b.; mettere a b., saccheggiare, [...] sim., la quantità delle reti realizzate da una squadra: scarso, magro b., o ricco, sostanzioso bottino. 2. Nel linguaggio milit., specie di sacco per conservarvi il corredo e il telo da tenda; anche, il bagaglio stesso. 3. Nel medioevo, in Toscana, l ...
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cavolo
càvolo s. m. [voce di origine merid.: lat. tardo caulus, dal gr. καυλός «fusto, stelo, cavolo», da cui pure il lat. caulis: v. caule]. – 1. Pianta erbacea delle crocifere (Brassica oleracea), [...] di cui esistono specie selvatiche, e altre coltivate con numerose varietà. Tra queste le più note sono il cavolfiore, il c. cappuccio, la verza o c. verzotto, il broccolo, il c. di Bruxelles, il c. rapa (che deve il nome all’ingrossamento globoso ...
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martora
màrtora s. f. [dal fr. martre, voce di origine germ.; cfr. ted. Marder]. – 1. Carnivoro mustelide del genere Martes (lat. scient. Martes martes), distribuito nei boschi montani dell’Europa, Italia [...] animale da pelliccia, il suo numero si è ridotto in misura preoccupante, tanto da indurre molti governi a porre questa specie sotto un vincolo di protezione. 2. Per estens., la pelliccia conciata della martora, molto pregiata: una giacca, un mantello ...
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menola
mènola s. f. [voce di origine veneta, dim. del lat. maena o mēna, sorta di pesci di poco pregio]. – Nome di alcune specie di pesci della famiglia menidi. ...
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araldica
Disciplina che studia origine, specie e composizione di armi o stemmi. L’uso degli stemmi non risale oltre il 12° secolo. Gli stemmi furono dapprima personali, poi ereditari, in rapporto con i possessi territoriali dei sovrani, dei...
(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, dove si diffuse, fiorendo specialmente...