termale
agg. [der. di terme]. – 1. a. Delle terme, in quanto sorgenti di acqua calda, con riferimento anche alle installazioni che possono sorgervi intorno per la loro utilizzazione a scopo terapeutico: [...] di acqua calda (fino a 100 °C), di origine profonda, generalmente in rapporto con fenomeni postvulcanici (la che crescono nelle acque termali; flora t., rappresentata da varie specie di batterî e di diatomee e particolarm. di alghe azzurre ...
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kiwi
〈kìvi〉 (o kivi) s. m. [voce di origine maori, assunta in ingl. per indicare dapprima gli uccelli, estesa poi a significare genericam. «neozelandese», da cui il nome del frutto (kiwi fruit o semplicem. [...] kiwi), perché di solito importato attraverso la Nuova Zelanda]. – 1. Nome indigeno di due specie di uccelli della Nuova Zelanda, appartenenti al genere Apteryx (v. apterige), ormai in via di estinzione: il k. striato (Apteryx australis) e il k. ...
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calla2
calla2 s. f. [lat. scient. Calla, dal lat. calla, nome di una pianta, prob. errore di lettura per calsa, in Plinio]. – 1. In botanica, genere di piante della famiglia aracee, rappresentata da [...] un’unica specie (Calla palustris), che vive nelle regioni temperate e fredde dell’emisfero boreale: ha spata simile a quella spata avvolta a imbuto, bianca; un grosso tubero che dà origine a tuberi più piccoli che servono per la propagazione (v. fig ...
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jangada
‹ˇ∫ãṅġàdħḁ› s. f., port. [voce di origine malayalam]. – Tipo di imbarcazione costituita da due o più travi o tronchi connessi fra loro a formare una specie di zattera. ...
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ontogenesi
ontogèneṡi s. f. [comp. di onto- e -genesi]. – In biologia, l’intero processo di sviluppo di un organismo, cioè la serie successiva di stadî e di progressivi cambiamenti che l’uovo (o l’ovocellula, [...] nelle piante) e poi l’embrione attraversano in una sequenza ordinata nel tempo, per dare origine all’individuo di quella determinata specie. ...
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jangar
‹ǧḁ′ṅġaa› (o jungar) s. ingl. [voce di origine tamil, affine alla voce malayalam da cui il port. jangada (v.)], usato in ital. al masch. – Nome indigeno di una zattera usata nelle Indie Orientali [...] per trasporto di persone e di cose, costituita da due o più barche comuni, affiancate e collegate fra loro con una specie di ponte in legno. ...
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kris
(o kriss) s. m. [dal malese kirīs o krīs o kres (di origine giavanese), attraverso l’ingl. creese, poi kris]. – Pugnale a due tagli, con lama ondulata o più raramente diritta, forgiata spesso in [...] due specie di ferro o intarsiata di metalli preziosi, con manico per lo più leggermente ricurvo e riccamente ornato; la guaina è larga, di legno. È arma antichissima, diffusa in tutta l’Indonesia. ...
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livrea
livrèa s. f. [dal fr. livrée, propr. part. pass. femm. di livrer nel senso di «fornire, consegnare» (sottint. robe «abito»), in quanto era regalata dal signore]. – 1. a. In origine, veste con [...] l.; l. gallonata, semplice, di gala; indossare la l. di un signore, essere al suo servizio. b. In espressioni fig., spec. in passato, per indicare servilismo, dipendenza da altri: portare la l. di qualcuno, essergli soggetto, servilmente devoto; e in ...
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loa
lòa s. f. [lat. scient. Loa, voce di origine congolese]. – Genere di vermi nematodi della famiglia filaridi, con cuticola provvista di numerose sporgenze emisferiche e grandi papille caudali. Una [...] specie africana (Loa loa), parassita del tessuto cellulare sottocutaneo, produce edemi cutanei e si localizza talvolta anche sotto le palpebre e la congiuntiva; le sue forme larvali (microfilarie), trasmesse da insetti tabanidi, compaiono nel sangue ...
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catino
s. m. [lat. catīnus e catīnum]. – 1. a. Recipiente di forma approssimativamente emisferica o troncoconica, di terracotta, metallo, ecc., usato in origine per contenere vivande, poi per lavarsi [...] o per lavarvi le stoviglie. b. La quantità di liquido che può essere contenuta in un catino. c. Specie di vassoio nel quale i contadini usavano, in passato, mangiare tutti insieme; e da un uso di dipingere sul fondo la figura del diavolo, la locuz. ...
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araldica
Disciplina che studia origine, specie e composizione di armi o stemmi. L’uso degli stemmi non risale oltre il 12° secolo. Gli stemmi furono dapprima personali, poi ereditari, in rapporto con i possessi territoriali dei sovrani, dei...
(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, dove si diffuse, fiorendo specialmente...