vitacee
vitàcee s. f. pl. [lat. scient. Vitaceae, dal nome del genere Vitis «vite1»]. – Famiglia di piante ramnali con circa 700 specie, diffuse soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali, generalmente [...] lianose, con viticci più o meno ramosi, foglie palmate, fiori piccoli, pentametri o tetrameri, di norma in cime bipare o in pannocchie di cime; il gineceo, supero e bicarpellare, dà origine di solito a una bacca. ...
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chermes
chèrmes (o kèrmes) s. m. [dallo spagn. quermes, che ha la stessa origine di chermisi e cremisi]. – 1. Nome con cui sono indicati i corpi essiccati delle femmine di alcune specie di cocciniglia, [...] dai quali si ricava un colorante rosso vivo, assai usato nell’antichità per la tintura di stoffe, oggi quasi in disuso, perché sostituito da coloranti sintetici, e adoperato solo per la colorazione del ...
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moa
mòa s. m. [dall’ingl. moa, voce di origine maori], invar. – Nome di alcune specie, estinte, di uccelli neozelandesi della famiglia dinornitidi, tra cui il m. gigante (lat. scient. Dinornis maximus), [...] che raggiunse il massimo sviluppo nell’era glaciale: poteva raggiungere i tre metri di altezza, aveva ali molto ridotte o assenti, sterno privo di carena e arti posteriori massicci; incapace di volare, ...
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guipure
‹ġipü′ür› s. f., fr. [der. del v. guiper «frangiare», di origine germ.]. – Specie di grossa trina ad ago, in rilievo, a disegno piuttosto compatto, usata per rifiniture di biancheria da casa [...] o personale e talvolta anche per camicette e abiti eleganti ...
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vitigno
s. m. [lat. *vitignus, ritenuto indipendente dai due agg. vitigĕnus e tardo vitineus «relativo alla vite»]. – Varietà coltivata di vite, dalle cui uve il vino acquisisce le sue principali caratteristiche, [...] la denominazione: dolcetto, cortese, lambrusco, ecc.; più che di specie ben definite si tratta di una vasta famiglia di cloni, sicché, che, nei loro diversi cloni, e in varî uvaggi, danno origine a vini quali l’Orvieto, il Frascati, e altri ancora ...
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caribu
caribù s. m. [dal fr. caribou, voce di origine algonchina]. – Specie di cervide (lat. scient. Rangifer tarandus), detto anche renna dei boschi, che vive nell’America del Nord; ha forme più robuste [...] e corna più brevi ma più pesanti della renna delle tundre asiatico-europee ...
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negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] » o «dotta ignoranza». La teologia negativa, di origine neoplatonica, si afferma pienamente nella riflessione cristiana con lo in locuz. specifiche: a. In batteriologia, di specie batterica, detta gram-negativa, che non trattiene la colorazione ...
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ovario
ovàrio s. m. [lat. scient. ovarium, der. del lat. class. ovum «uovo»]. – 1. In anatomia comparata, la gonade femminile, deputata alla produzione delle uova o gameti femminili. Nella specie umana [...] o più ovuli e si forma per concrescimento dei margini di uno o più carpelli. Si distinguono: o. uniloculari, se prendono origine da una sola foglia carpellare o anche da più carpelli ma con i margini concresciuti tra loro, in modo da formare sempre ...
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scrofulariacee
scrofulariàcee s. f. pl. [lat. scient. Scrophulariaceae, dal nome del genere Scrophularia (v. scrofularia)]. – Famiglia di piante scrofulariali, incluse nel passato nell’ordine tubiflore; [...] costituito da 4-2 stami e il gineceo bicarpellare dà in genere origine a una capsula setticida con semi più o meno numerosi in ogni . Le scrofulariacee, che comprendono alcune migliaia di specie (tra cui scrofularia, antirrino, veronica, verbasco ...
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tacchino
s. m. (f. -a) [voce di origine onomatopeica, dal verso dell’animale, con suffisso dim.]. – 1. Uccello galliforme, di grande statura, della famiglia meleagridi (detto anche, regionalmente, dindio [...] o dindo, gallinaccio), di cui si conoscono due specie selvatiche, il t. comune (Meleagris gallopavo), distribuito in tutta l’America Settentr., e il t. ocellato (Agriocharis ocellata), relativamente raro, con piume splendenti, distribuito in Messico, ...
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araldica
Disciplina che studia origine, specie e composizione di armi o stemmi. L’uso degli stemmi non risale oltre il 12° secolo. Gli stemmi furono dapprima personali, poi ereditari, in rapporto con i possessi territoriali dei sovrani, dei...
(gr. Πρίαπος) Antica divinità dei Greci, simbolo dell’istinto sessuale e della forza generativa maschile, e quindi anche della fecondità della natura. Centro principale del culto di P. fu Lampsaco nell’Ellesponto, dove si diffuse, fiorendo specialmente...