oscuro
agg. [dal lat. obscurus]. – 1. a. Privo o scarso di luce, non illuminato (è in genere il contrario di chiaro): un cielo o. e nuvoloso; vicoli o.; in un o. corridoio; una stanza molto o. (più com. [...] un discorso o.; accennare con parole o., con o. allusioni o., di o. condizione, di o. nascita, di origine o., di famiglia o., di o. genitori. Per famosa. d. Triste, fosco, accigliato, detto soprattutto dell’espressione del viso: la sua faccia si fece o ...
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quechua
〈kéčua〉 agg. e s. m. e f. [dallo spagn. quechua, dalla voce indigena amerindia delle Ande kkechuwa, propr. «predone»], invar. – Appartenente o relativo ai Quechua, popolazione discendente dagli [...] lingua di comunicazione tra europei e indigeni), varî dialetti di alcune zone del Perù, dell’Ecuador, della Bolivia e dell’Argentina andina: parlate, dialetti q.; un’espressione q. (origine quechua hanno, per es., le parole alpaca, lama4, vigogna). ...
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gentile1
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora [...] (Vico). b. Nobile di nascita, d’origine (sign. che si conserva nei comp. gentiluomo l’idioma g., la lingua italiana (dal verso dell’Alfieri Idioma gentil sonante e puro). Anche s. m invito, accoglienza g.; rivolgere g. parole; è stato un pensiero g.; ...
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frode
fròde (ant. fròda) s. f. [lat. fraus fraudis]. – 1. Atto o comportamento diretto a ledere con l’inganno un diritto altrui: carpire, ottenere, sottrarre con la f.; commettere f. in danno di qualcuno [...] di altri, più grave della mala fede. In diritto penale cosa per un’altra, o che abbia comunque origine, provenienza, qualità o quantità diversa da quella (distinto dal dolo, che è inganno mediante parole): f. scusabile o difensiva, se fa ricorso ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] della Trinità: Dio p. onnipotente; il P. eterno, anche in una sola parola, il Padreterno; P. nostro che sei nei cieli, parole fisica nucleare, nucleo atomico o atomo dal cui decadimento si origina un altro diverso, detto figlio. 5. a. Titolo ...
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bastardo
agg. [dal fr. ant. bastard (mod. bâtard), voce di origine incerta]. – 1. Termine generico per indicare un ibrido fra due razze, spec. di animali o di piante; frequente anche come s. m. (f. -a). [...] come ingiuria. b. Per estens., spurio, non schietto: parole, locuzioni b.; o degenere, corrotto: tempi b.; discendenti media tra fitta e rada; caratteri b., in tipografia, che non sono delle serie classiche; arma b. (anche bastarda s. f.), a canna ...
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temperare
(o temprare) v. tr. [dal lat. temperare (con i varî sign. del n. 1), der. di tempus -pŏris «tempo»] (io tèmpero o tèmpro, ecc.). – 1. a. ant. In senso proprio e originario, mescolare nelle [...] l’asprezza del rimprovero con una parola affettuosa; temprando col dolce l’acerbo passioni; t. il rigore della disciplina, delle pene; molto fu malagevole a modo da rendere atto alla scrittura, riferito in origine alla penna d’oca e oggi (solo nella ...
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superbo
supèrbo agg. [dal lat. superbus, der. di super «sopra»]. – 1. a. Che ha in sé e dimostra superbia (è il più com. e pop. degli agg. sinonimi o di sign. affine, come altero e altezzoso, orgoglioso, [...] superbia o anche solo fierezza: una risposta s.; le sue s. parole; s’avanzava diritto, con passo s. (Manzoni); con fronte s., tutti; risponde sempre superbamente; si vantava superbamente della sua nobile origine; erano i Cerchi e i capi di parte ...
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rispetto
rispètto (ant. respètto) s. m. [lat. respĕctus -us «il guardare all’indietro; stima, rispetto»]. – 1. a. Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, [...] , timoroso riguardo e considerazione eccessiva delle altrui opinioni, spec. morali, che può pregiudicare la libertà e la sincerità di parola e di comportamento: c’è ancora chi, per r. umano, tace la propria origine contadina; deporre ogni r. umano ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] grand’inverno, grand’estate, il colmo dell’una o dell’altra stagione: spighe, Le quai soglion l’esempio dei grandi; riferire le parole di un grande; i grandi sdegnano forme organiche maggiore, massimo, di origine latina. ◆ Dim. grandétto, grandino ...
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. Voce della lingua colta, indicante "l'origine di una parola, o la derivazione di una parola da un'altra", significa inoltre la scienza che ricerca quest'origine, e significò pure quella parte della grammatica che studia le parole nella loro...
PAROLE INCROCIATE (fr. mots croises; sp. palabras cruzadas ted. Kreuzworträtsel; ingl. crosswords)
Giuoco di pazienza, che consiste nella ricerca di una serie di parole disposte orizzontalmente e verticalmente, aventi un certo numero di lettere...