padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] preferiscono, a seconda delle regioni, papà o babbo. Locuz. più frequenti: p. di famiglia, uomo che ha la In fisica nucleare, nucleo atomico o atomo dal cui decadimento si origina un altro diverso, detto figlio. 5. a. Titolo reverenziale che ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] al toro (v. toro1). Nell’ippica, s’intende per testa la lunghezza della testa del cavallo: il cavallo vince per una t., o per mezza nel 981); con altro uso fig., t. di legno, prestanome, «uomo di paglia»; t. di cavolo, t. di rapa, e sim., epiteti ...
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povero
pòvero agg. [lat. pop. pauper -a -um per il lat. class. pauper -ĕris, comp. di paucus «poco» e parĕre «procacciare, produrre»: propr. «che produce poco» (detto prob., in origine, della terra)]. [...] o riferendosi a chi si atteggia a martire o a vittima degli altri o delle circostanze. c. Sempre ispirata a compatimento, ma con varie connotazioni, l’espressione pover’uomo (o pover uomo; anche poveruomo): e ora, chi glielo dice a quel pover ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] v. il malumore. b. V. al mondo, o semplicem. venire, dell’uomo (e raram. di animali), nascere: quando poi vengono i figli, cominciano queste piante vengono su stentate. c. Derivare, avere origine: viene da ottima famiglia; e con riguardo agli studî ...
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robot
robòt (o ròbot) s. m. [nel sign. 1, der., attrav. il fr. robot, dal cèco Robot 〈ròbot〉, nome proprio, der. a sua volta di robota «lavoro», con cui lo scrittore cèco Karel Čapek denominava gli automi [...] impiegato nell’industria, in sostituzione dell’uomo, per eseguire automaticamente e autonomamente automa. 2. Come termine storiografico, l’obbligo di lavoro di origine servile, analogo alla corvée, imposto dal governo asburgico nei territorî ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] latino, ŏ del latino classico (per es. uòmo, lat. hŏmo; còrpo, lat. cŏrpus); 3) la ò italiana è pure l’esito dell’au latino (per es. òro, lat. aurum); 4) la o tonica delle voci dotte, qualunque ne sia l’origine, e fatta solo eccezione per casi d ...
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rogazione
rogazióne s. f. [dal lat. rogatio -onis «richiesta, preghiera», «proposta di legge», der. di rogare: v. rogare]. – 1. Nel culto cattolico, per lo più al plur., le pubbliche processioni supplicatorie, [...] maggiori (o litania maior), di origine romana, che cadevano il 25 aprile, nel giorno stesso delle pagane Robigalia (v. robigalie); e degli uomini, soprattutto per i frutti della terra e il lavoro dell’uomo», e di ringraziamento al Signore per ...
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organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce [...] le esigenze dell’uomo, e dallo sforzo di considerare unitariamente, nella progettazione, il luogo della costruzione, la e sim. 5. agg. Con sign. più recente (di origine gramsciana), spec. nel linguaggio giornalistico, detto di persona il cui ...
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membro
mèmbro s. m. [lat. mĕmbrum]. – 1. a. Ciascuna delle parti in cui si articola il corpo dell’uomo e degli animali superiori, con riferimento soprattutto agli arti; in questa accezione, si adopera [...] . membro, l’organo copulatore dell’uomo, il pene. 2. In botanica, ognuna delle tre parti del cormo (caule, radice e foglia), distinta dalle altre per la morfologia interna ed esterna e per l’origine. 3. a. Ciascuna delle persone che compongono una ...
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bisogno
biṡógno s. m. [lat. mediev. bisonium, di origine germanica, prob. dal franco *bisunnia «cura»]. – 1. Con valore generico, indica mancanza di qualche cosa: b. urgente, vivo, prepotente, sfrenato, [...] essere usato anche assol., con senso affine a «necessità»: quando si presenti il b., non trovi nessuno che t’aiuta; i b. dell’uomo sono infiniti; lavorare per b.; limitare i proprî b.; gridare senza b.; spendere più del b., oltre il b., più di quanto ...
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UOMO, Origine dell'
Gioacchino SERA
Charles BOYER
Storia della questione. - Limitandoci al periodo più propriamente naturalistico e prescindendo dalle guardinghe e un po' vaghe anticipazioni di G.-L.L. Buffon, si può dire che J.-B. Lamarck...
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...