carriera alias (Carriera Alias) loc. s.le f. Procedura amministrativa che, sulla base di un accordo di riservatezza tra scuola o ateneo, studente e famiglia (nel caso in cui lo studente sia un minore), [...] un caso al tribunale dei minorenni: due dei 4 figli di un uomo che dopo tre unioni con donne ha scelto di vivere con un compagno d'origine». Problemi ma anche punte avanzate, come quella ricordata dal professore ordinario di Psicologia clinica della ...
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Adamo
(lat. Adam o Adamus o anche Ada -ae, gr. ᾿Αδάμ, ebr. Ādām, di origine incerta). – Nome, secondo il racconto biblico del Genesi, del primo uomo creato da Dio e progenitore del genere umano. Nel [...] da A. in qua, dai tempi più lontani; il vecchio A., la parte meno pura dell’uomo, o l’uomo gravato dalla colpa, non purificato (contrapposto al nuovo o secondo A., l’uomo purificato dalla colpa): La prima vita e le mie colpe prime Mira con occhio di ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); [...] Santo; più esplicitamente, il F. di Dio. Discussa è invece l’interpretazione dell’espressione il F. dell’uomo, di origine semitica, che per sé stessa equivale a «essere umano, uomo», ma ricorre più volte con significato messianico in testi biblici e ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con [...] per gli studî classici e per le humanae litterae alla concezione dell’uomo e della sua «dignità» quale autore della propria storia, punto di riferimento costante e centrale della riflessione filosofica; si può quindi parlare di u. del Settecento, di ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] per l’origine e il sign. storico dell’espressione, v. repubblica). b. ant. Lettere, istruzione, cultura, dottrina in genere, e particolarm. quella che si acquista con gli studî umanistici: persona garbata e di molte l. (P. F. Giambullari); uomo senza ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] secondo la nuova etica dell’amore e della speranza, ritrovando l’origine del peccato nella coscienza e di pace, e l’infelicità, il dolore e la morte per l’uomo; la nozione di peccato originale assume importanza decisiva nelle lettere di s. Paolo ...
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creazione
creazióne s. f. [dal lat. creatio -onis, der. di creare «creare»]. – 1. a. L’atto di creare, di far nascere dal nulla; in partic., nella filosofia e religione cristiana, l’atto con cui Dio [...] né da alcuna materia preesistente: la c. del mondo; la c. dell’uomo, degli animali, degli astri; le sette giornate della creazione. b. L’insieme delle cose create, l’universo in quanto ha origine dall’opera creativa di Dio: le meraviglie, l’ordine ...
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arte
s. f. [lat. ars artis]. – 1. a. In senso lato, capacità di agire e di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, e quindi anche l’insieme delle [...] lat. artes liberales, in quanto si confanno alla dignità dell’uomo libero), quelle che si esplicano soprattutto con l’intelletto, di arte come corporazione; parte poteva quindi significare in origine «partito»). b. Complesso di regole necessarie a ...
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ombra1
ómbra1 s. f. [lat. ŭmbra]. – 1. a. Zona oscura, o di minore luminosità, della superficie di un corpo, detta in partic. o. portata se è prodotta dall’interposizione, tra il corpo e la sorgente [...] muovono corpo e braccia. In partic., la figura che proietta il corpo dell’uomo; di qui, le frasi: lo seguiva dappertutto come un’o. (o di Banco dappertutto!; trae origine dal nome di Banco (ingl. Banquo), personaggio della tragedia Macbeth di W. ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo [...] di cui è spesso sinon., ma con valore anche più generico: l’o. dell’uomo; l’o. creatrice di Dio; non basterebbe l’o. di cento operai; c. Attività di carattere spirituale, azione morale: Dall’alma origin sono Han le lodevol’opre (Parini); fare o. di ...
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UOMO, Origine dell'
Gioacchino SERA
Charles BOYER
Storia della questione. - Limitandoci al periodo più propriamente naturalistico e prescindendo dalle guardinghe e un po' vaghe anticipazioni di G.-L.L. Buffon, si può dire che J.-B. Lamarck...
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...