cimice
cìmice s. f. [lat. cīmex -mĭcis]. – 1. Nome dato a varie specie d’insetti emitteri eterotteri (della famiglia cimicidi e anche di altre famiglie) e in particolare a due specie del genere Cimex, [...] di gravi malattie per l’uomo. Altre specie: la c. dei campi o selvatica, la c. acuminata della famiglia pentatomidi, che punge i che si portava all’occhiello e che in origine aveva forma ovoidale, come quella delle cimici. ◆ Dim. cimicina, cimicétta; ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] a lingue storicamente determinate): il problema dell’origine del l.; l. articolato (detto uomo, di comunicare cioè informazioni, ispirare sentimenti, esercitare suggestioni varie: il l. delle cose, dei fatti; il l. del vento, degli alberi, della ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come [...] delle norme che costituiscono l’ordinamento giuridico effettivamente vigente in uno stato; religione p., quella che ha un’origine chiacchiere e in fantasticherie né si lascia da queste allettare: è un uomo p. (e analogam., ha una mente p., ha idee p., ...
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moro1
mòro1 s. m. e agg. [lat. Maurus «abitante della Mauritania»]. – 1. a. s. m. In origine, denominazione degli abitanti della Mauritania, estesa poi ad altre popolazioni africane, come per es. gli [...] ) d’una tragedia di W. Shakespeare e di altre opere letterarie o musicali che ne derivano. Più genericam., disus., uomo di colore: i m. dell’Africa. Con riferimento a opere scultoree: i quattro Mori, le statue di schiavi neri incatenati (opera di P ...
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camicia
camìcia s. f. [lat. tardo camīsia e camīsa, di origine incerta] (pl. -cie, meno bene -ce). – 1. a. Indumento di cotone, di tela, di seta, di flanella o d’altro tessuto, che si porta sulla carne [...] varia lunghezza e fornito di maniche lunghe o corte: c. da uomo, da donna; c. sportiva (con collo aperto, da portarsi senza , essere poverissimo; essere come la c. di Meo, o farla più lunga della c. di Meo, non finirla più; la c. di Nesso, tormento o ...
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utile
ùtile agg. e s. m. [dal lat. utĭlis, der. di uti «usare»]. – 1. agg. a. Che può usarsi al bisogno, che può servire: oggetti u.; un apparecchio, uno strumento, un elettrodomestico u., molto u.; [...] assicurazioni di merci, indica la maggiorazione operata sul costo di originedelle merci, per determinare il valore assicurabile delle stesse in considerazione del prevedibile e consuetudinario profitto che l’assicurato ritrarrebbe dalla loro vendita ...
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facchino
s. m. [dal lat. mediev. alfachinus, fachinus, der. dell’arabo faqīh, in origine «giureconsulto, teologo, dottore, sacerdote musulmano», spesso con la funzione di «sovrintendente, controllore, [...] mercante di stoffe, rivenditore ambulante», da cui il sign. di «uomo di fatica, portatore di pesi»]. – 1. (f. -a) come sinon. di portabagagli: fare il f.; i f. della stazione; il f. dell’albergo; chiamare, cercare un f.; far portare le valigie da ...
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corrente1
corrènte1 agg. [part. pres. di correre]. – 1. a. Che corre, quindi rapido, veloce: nere cagne bramose e correnti Come veltri ch’uscisser di catena (Dante). In araldica, attributo degli animali [...] che una merce ha attualmente; saggio c. dell’interesse; anno, mese c., attuale, che . Riferito a persona, uomo c., che si contenta Con uso di s. m., nella locuz. al corrente (di origine francese), in frasi formate con i verbi essere, mettere, tenere ...
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superbo
supèrbo agg. [dal lat. superbus, der. di super «sopra»]. – 1. a. Che ha in sé e dimostra superbia (è il più com. e pop. degli agg. sinonimi o di sign. affine, come altero e altezzoso, orgoglioso, [...] ampio, che comprende o sostituisce anche i valori partic. di quelli): un uomo s., una donna s.; è oltremodo s.; quanto sei s.!; che gente tutti; risponde sempre superbamente; si vantava superbamente della sua nobile origine; erano i Cerchi e i capi di ...
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orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e [...] midollari, alla regolazione dell’equilibrio statico e dinamico; nell’uomo e negli altri mammiferi è costituito da un complesso di prosciutto), di chi non sente o non vuole sentire. Di origine biblica le frasi: hanno orecchi e non odono, allusiva a chi ...
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UOMO, Origine dell'
Gioacchino SERA
Charles BOYER
Storia della questione. - Limitandoci al periodo più propriamente naturalistico e prescindendo dalle guardinghe e un po' vaghe anticipazioni di G.-L.L. Buffon, si può dire che J.-B. Lamarck...
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...