giambico
giàmbico agg. [dal lat. tardo iambĭcus, gr. ἰαμβικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Costituito di giambi: ritmo g., serie g.; metro g. o dipodia g., unità di misura dei versi g., costituita di due giambi [...] satira personale, largamente coltivato tra i Greci (inventore del genere è considerato Archiloco di Paro) e poi tra i Romani (Nevio, Ennio, Lucilio, Catullo, Orazio); analogam., spirito g., lo spirito aggressivo e satirico proprio di tale poesia. ...
Leggi Tutto
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., [...] 390): nescit vox missa reverti «la parola detta non sa tornare indietro». Si ripete spesso con riferimento a chi tardi e invano si pente di parole sfuggitegli in un momento di irriflessione ...
Leggi Tutto
carpe diem
〈... dìem〉 locuz. lat. (propr. «cogli il giorno [presente]»). – Parole con cui Orazio (Odi I, 11, 8) esorta a saper godere dei beni che la vita ci offre giorno per giorno; la massima riassume [...] l’ideale oraziano, di origine stoico-epicurea, di una vita goduta nel bene che essa ci dà, anche se è poco, e viene spesso ripetuta, inesattamente, come invito al vivere gioioso e senza pensieri. ...
Leggi Tutto
hoc erat in votis
〈òk ...〉 (lat. «questo era nei voti», ossia «questo appunto desideravo»). – Parole, divenute proverbiali (anche nelle forme quod erat in votis e sicut erat in votis), con cui Orazio [...] inizia la satira 6° del II libro, dove ringrazia Mecenate del dono di una villa in Sabina ...
Leggi Tutto
est modus in rebus
– Nota sentenza di Orazio, cui fa seguito (Satire I, 1, vv. 106-107) sunt certi denique fines, Quos ultra citraque nequit consistere rectum «v’è una misura nelle cose; vi sono determinati [...] confini, al di là e al di qua dei quali non può esservi il giusto». È spesso ripetuta per esprimere la necessità di una saggia moderazione e per richiamare al senso della misura ...
Leggi Tutto
sub iudice
〈sub i̯ùdiče〉 locuz. lat. (propr. «sotto il giudice»), usata in ital. come avv. – Espressione usata spesso con riferimento a problemi, questioni, opinioni che non sono stati ancora risolti, [...] ancora sub iudice. Più raram. est adhuc sub iudice, oppure adhuc sub iudice lis est, tutte espressioni che risalgono al verso di Orazio (Ars poetica, 78): Grammatici certant et adhuc sub iudice lis est «i dotti disputano, e la lite è ancora sotto il ...
Leggi Tutto
procul negotiis
〈pròkul neġòzziis〉 locuz. lat. (propr. «lontano dagli affari»). – Espressione di Orazio, nel 1° verso del II epodo (Beatus ille qui procul negotiis ...), citata talvolta per alludere [...] a un periodo di tempo, o a una vita intera, trascorsi in riposante tranquillità, lontano dalle preoccupazioni quotidiane del lavoro ...
Leggi Tutto
polvere
pólvere s. f. (ant., raro, m.) [lat. pŭlvis -vĕris]. – 1. Massa di terra arida, in minutissime particelle incoerenti, che si stende sul suolo e, sollevata facilmente dal vento, si deposita ovunque [...] , al n. 3); quindi: ricordati che sei p.; siamo soltanto p.; Veramente siam noi p. et ombra (Petrarca, Canz. 294, 12; cfr. Orazio, Odi IV, 7, 14: pulvis et umbra sumus), frasi allusive non solo alle ceneri in cui si ridurrà l’uomo dopo la morte, ma ...
Leggi Tutto
tradurre
v. tr. [dal lat. traducĕre «trasportare, trasferire» (comp. di trans «oltre» e ducĕre «portare»), rifatto sull’analogia di condurre e sim.; il sign. 2 a, più che un latinismo, è un calco burocr. [...] . Quando non vi sia indicazione diversa si intende che la traduzione è nella propria lingua: t. dal francese; t. Omero, Orazio, Shakespeare. b. Per analogia, in informatica, trasformare dati o istruzioni da una forma o da un certo alfabeto in un ...
Leggi Tutto
pentemimero
pentemìmero (o pentemìmere) agg. e s. m. [dal gr. πενϑημιμερής, comp. di πεντα- «penta-», ἡμι- «mezzo» e μέρος «parte»]. – 1. agg. Nella metrica classica, cesura p. (anche assol., pentemimera, [...] ), altro nome dell’hemìepes maschile (–́⌣⌣–́⌣⌣–́–̮–̮–̮–̮–̮–̮), così chiamato perché corrispondente alla prima metà di un esametro dattilico con cesura semiquinaria. In Orazio è usato in alternanza con l’esametro dattilico nel sistema archilocheo 2°. ...
Leggi Tutto
ORAZIO (Q. Horatius Flaccus)
G. Sena Chiesa
Poeta latino (65-8 a. C.); la sua immagine appare su uno dei contorniati (v.), con ritratti di illustri scrittori latini, che furono probabilmente coniati in Italia intorno alla metà del IV sec....
Schillaci, Orazio. - Uomo politico e medico italiano (n. Roma 1966). Professore di Medicina nucleare, è stato vicepreside e poi preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università di Roma Tor Vergata. Ha ricoperto ruoli nella Commissione...