lirica
1. MAPPA In musica, la LIRICA è il genere del melodramma e dell’opera, in cui l’azione teatrale è abbinata alla musica e al canto (amare la l.; essere un appassionato di l.; la stagione di l.). [...] più profondi e intimi del poeta, 4. e anche un testo poetico che appartiene a questo genere (le liriche di Saffo, di Orazio; le liriche di Petrarca, di Leopardi, di Montale); 5. si chiama infine lirica anche la produzione letteraria di questo genere ...
Leggi Tutto
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla [...] oncologico: "Basta / discriminazioni per gli ex / pazienti". (Repubblica.it, 15 maggio 2023, Esteri) • Se il ministro della Salute [Orazio Schillaci] scende in campo a sostegno della legge, assicurando che Asl e Ospedali faranno la loro parte, il ...
Leggi Tutto
mediocrita
mediocrità s. f. [dal lat. mediocrĭtas -atis]. – 1. ant. Condizione media; stato di ciò che è o si tiene ugualmente distante dai due limiti estremi: la virtù è nella m. (T. Tasso). Questo [...] è di solito intesa nel senso positivo originario (cioè quello dell’espressione latina aurea mediocritas [v.], con la quale Orazio fa consistere la felicità nel tenersi saggiamente lontano da ogni estremo), ma è più spesso riferita, con allusione al ...
Leggi Tutto
favete linguis
〈... lìnġuis〉 (lat. «favorite [il sacrificio] con la lingua»). – Emistichio di Orazio (Odi III, 1, 2) che ripete la formula con la quale il sacerdote romano invitava il pubblico ad astenersi [...] dal pronunciare parole che nell’atmosfera religiosa potessero assumere il valore di cattivo augurio o rompere la sacralità del silenzio; è usato oggi come invito a tacere ...
Leggi Tutto
nugae
‹nùǧe› s. f. pl., lat. – Propr., inezie, bagattelle, cose da poco, detto talvolta (anche nel dim. nugellae) di composizioni letterarie alle quali l’autore non dà o dice di non voler dare peso; [...] in questo senso, la parola è stata usata da Catullo, da Orazio e anche dal Petrarca. ◆ Rara la forma italianizzata nuge o nughe: Onore e castità son ciance e nughe (Tansillo); la plebe si pasce di nuge (Rovani). ...
Leggi Tutto
ipponatteo
ipponattèo agg. e s. m. [dal lat. hipponactēus (versus), gr. ἱππωνάκτειος agg., ἱππωνάκτειον (μέτρον)]. – Verso della metrica greca, di schema ⌣̲⌣̲–́⌣⌣–́⌣–́⌣̲; prende il nome dal poeta greco [...] (seconda metà del sec. 6° a. C.), che però non fu il primo a usarlo (talvolta è chiamato i. anche il coliambo o scazonte); sistema i., la strofa, usata da Orazio, composta di dimetro trocaico catalettico e trimetro giambico catalettico alternati. ...
Leggi Tutto
mutato nomine
‹... nòmine› locuz. lat. (propr. «mutato il nome»). – Espressione usata per significare che le stesse considerazioni possono applicarsi a cose, persone o situazioni diverse; deriva dalla [...] frase di Orazio (Sat. I, 1, vv. 69-70): mutato nomine de te fabula narratur «mutato il nome, la favola parla di te». ...
Leggi Tutto
in medias res
〈immèdias rès〉 locuz. lat. (propr. «nel mezzo dell’argomento»). – Espressione di Orazio (Ars poet., 148) riferentesi all’arte narrativa di Omero, che inizia il racconto a metà degli avvenimenti, [...] a differenza di altri poeti epici, che cominciano gemino ab ovo (v. ab ovo). Nell’uso com., entrare in medias res, entrare subito nel vivo di un argomento, senza tanti preamboli ...
Leggi Tutto
alcaico
alcàico agg. e s. m. [dal lat. alcaicus, gr. ἀλκαϊκός] (pl. m. -ci). – Del poeta greco Alceo (7°-6° sec. a. C.), rappresentante, insieme con la poetessa Saffo a lui contemporanea, della «lirica [...] a. (schema ⌣̅–́⌣–́⌣̅–́⌣⌣–́⌣⌣̲), 1 enneasillabo (⌣̅–́⌣–́⌣̅–́⌣–́⌣̅), 1 decasillabo a. (–́⌣⌣–́⌣⌣–́⌣–́⌣̅); ripresa e foggiata in modo più rigoroso da Orazio, è stata riprodotta anche nella poesia italiana, fra gli altri dal Chiabrera e spec. dal Carducci ...
Leggi Tutto
nunc est bibendum
(lat. «ora si deve bere»). – Parole iniziali di una nota ode di Orazio (I, 37), con le quali il poeta esprimeva l’esultanza sua e del popolo romano per la morte di Cleopatra e la fine [...] del pericolo che essa rappresentava per Roma. Si ripetono spesso, in tono tra gioioso e scherzoso, come invito a festeggiare un lieto avvenimento, o a brindare con un buon bicchiere, anche soltanto per ...
Leggi Tutto
ORAZIO (Q. Horatius Flaccus)
G. Sena Chiesa
Poeta latino (65-8 a. C.); la sua immagine appare su uno dei contorniati (v.), con ritratti di illustri scrittori latini, che furono probabilmente coniati in Italia intorno alla metà del IV sec....
Schillaci, Orazio. - Uomo politico e medico italiano (n. Roma 1966). Professore di Medicina nucleare, è stato vicepreside e poi preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università di Roma Tor Vergata. Ha ricoperto ruoli nella Commissione...