giudiziario
giudiziàrio (ant. giudiciàrio, iudiciàrio) agg. [lat. iudiciarius]. – Che concerne i giudici, i giudizî o più genericam. l’amministrazione della giustizia: la carriera g.; l’attività g.; [...] atti g.; oratoria o eloquenza g., più com. forense. In partic.: potere g., il potere che ha il compito di attuare e conservare l’ordine giuridico, attraverso l’interpretazione e l’applicazione della legge; ordinamento g., l’insieme delle norme che ...
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rabula
ràbula s. m. [dal lat. rabŭla, voce di etimologia incerta, dagli antichi connessa con rabies «rabbia» o con ravus «rauco»]. – Termine spreg. con cui, nel dibattito sull’oratoria latina dell’età [...] classica e argentea (Cicerone e Quintiliano), erano polemicamente qualificati quegli avvocati che nelle loro declamazioni mostravano scarsa misura e compostezza nel gesto e nella voce. Si usa ancora a ...
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pronunciazione
pronunciazióne (o pronunziazióne) s. f. [dal lat. pronuntiatio -onis, che aveva, oltre al sign. retorico, quello di «enunciazione»]. – 1. raro o ant. Pronuncia, modo di pronunciare. 2. [...] Nella retorica classica, una delle cinque parti della tecnica oratoria, che riguardava il modo di atteggiare il corpo e la voce nella declamazione. 3. non com. Dichiarazione, formulazione: p. di un giudizio, d’una sentenza. ...
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pergamo1
pèrgamo1 s. m. [forse lat. pergŭla «loggetta» (nel lat. mediev. «architrave da cui pendevano le lampade»), incrociato col lat. mediev. pergamum «altura» (tratto per antonomasia dal nome classico, [...] ., ant. o letter., pulpito in genere, o tribuna elevata per pubblici discorsi. Locuzioni: salire in p., predicare e, iron., fare sermoni inopportuni e fuori di luogo; l’eloquenza del p., l’oratoria sacra, contrapposta a quella del foro o di piazza. ...
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intonazione
intonazióne s. f. [der. di intonare1]. – 1. a. L’atto, l’operazione d’intonare uno strumento registrandolo, o registrando e accordando tra loro le varie parti (corde, canne, ecc.), nel giusto [...] parlare con i. acuta, grave, profonda; i. monotona; o l’inflessione particolare con cui il discorso si colorisce: i. oratoria, ispirata, drammatica, solenne; i. ironica; leggere, recitare variando le i. secondo le necessità del testo; fig. (con sign ...
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trascinante
agg. [part. pres. di trascinare]. – 1. Che trascina, che si tira dietro qualcosa. 2. fig. Che avvince, seduce ed esalta, con forza quasi irresistibile: un t. crescendo rossiniano; l’entusiasmo [...] t. dei tifosi ha galvanizzato i giocatori della squadra di casa; un film, uno spettacolo, un ritmo t.; un oratore, o un’oratoria, t.; una personalità t.; era simpatica, anche t., eppure trasudava superficialità e scempiaggine (Francesca Sanvitale). ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica [...] , concisa; p. sciatta, dimessa, contorta; una pagina di prosa; p. moderna; p. letteraria; p. narrativa; p. epistolare; p. oratoria (ma anche p. scientifica, burocratica, e sim.). P. d’arte, nel linguaggio della critica letteraria, la prosa tipica dei ...
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zampata
s. f. [der. di zampa]. – 1. a. Colpo dato con la zampa: il mulo lo colpì con una z.; atterrare, ferire, uccidere con una z.; la tigre gli diede una tremenda z. nel petto. Per estens., riferito [...] ): si è difeso strenuamente, ma non ha potuto reggere alla z. finale del suo avversario; il suo discorso è stato di un’oratoria travolgente, in cui si sentiva ancora il ruggito e la z. del vecchio leone. Ant. e raro, villania, sgarbo: se non lo ...
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cinesica
cinèṡica s. f. [dall’ingl. kinesics, der. del gr. κίνησις «movimento»]. – Studio della comunicazione non verbale (o paralinguistica), e soprattutto di quella che si attua attraverso i movimenti, [...] culturali o artificiali, quali i gesti di cortesia o di disprezzo, la gestualità nelle varie tradizioni teatrali, la gestualità oratoria, il mimo, il linguaggio gestuale muto dei monaci di clausura, dei sordomuti, degli zingari, ecc., le modalità del ...
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affetto2
affètto2 s. m. [dal lat. affectus -us, der. di afficĕre «impressionare»]. – 1. Sentimento particolarmente intenso, che trae energia dagli istinti, e s’acuisce sotto l’impulso di cause atte [...] gioia e di dolor confuso affetto (T. Tasso); suscitare, muovere gli a., eccitarli in altri; mozione degli a., parte dell’oratoria che mira a suscitarli negli ascoltatori. Nell’uso poet., anche sentimento in genere: Mille a. in un guardo appaion misti ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei caratteri con cui si presenta in un’epoca...
ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita repubblica, erano destinati all'eloquenza:...