pallio
pàllio s. m. [dal lat. pallium, affine a palla2; nel sign. 4, forma italianizzata del lat. scient. pallium]. – 1. Indumento degli antichi Romani, consistente in un telo di forma rettangolare, [...] d’obbligo), e usato spec. dai filosofi e da chi esercitava professioni in qualche modo connesse con la cultura greca (oratori, medici, poeti). 2. Per estens., letter., manto, mantello in genere: se cuore potesse mai battere sotto il p. dei pedagoghi ...
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dicitore
dicitóre s. m. (f. -trice) [der. di dire, dicere]. – 1. Chi declama versi o prosa in pubblico (sia in senso assol., sia in quanto abbia le qualità richieste per una buona declamazione, sicché [...] al canto una colorita recitazione; oggi, ironicamente, di persona che si compiace di vistosi effetti oratorî. 2. ant. a. Colui che parla, che dice; oratore: fecero loro d. messer Palmieri Abati (G. Villani); quelli che vedevan la faccia del d ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] , la dimostrazione; ho seguito con molto interesse la sua relazione; il pubblico ha seguito distrattamente gli ultimi interventi degli oratori; non so se hai seguito il mio ragionamento; assol.: mi segui?; mi seguite?; è inutile che io continui a ...
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pashminato
p. pass. e agg. (iron.) Avvolto in una pashmina, che indossa una pashmina. ◆ Ecco il volano che permetterà a [Antonio] Ricci di dire quello che dall’inizio ha sulla punta della lingua. «D’altronde [...] la quintessenza delle veline». Una precisazione non proprio estemporanea visto che subito sul monitor dietro le spalle degli oratori parte un filmato fuori onda dove la Gruber (che Ricci definisce giornalista «pashminata») si tampona con la cipria ...
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pornopolitica
s. f. L’intreccio tra il malcostume politico e quello sessuale. ◆ L’America è affascinata dall’ex stagista della Casa Bianca come lo fu da O. J. Simpson nel ’96 e dalla principessa Diana [...] Prendiamo l’ultimo mostro generato dall’intreccio italiano fra televisione e potere, cioè il luogo fatidico con cui gli oratori di Piazza Navona intrattengono un rapporto di amore-odio. A partire di lì, la cosiddetta pornopolitica ha definitivamente ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si [...] son forse a l’ultimo anno (Petrarca). b. Che ha per oggetto la religione o è destinato alla religione: eloquenza, oratoria s.; arte s., quella relativa alla costruzione e alla decorazione di chiese; musica s., quella destinata alle funzioni del culto ...
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porgere
pòrgere v. tr. [lat. pŏrgĕre, forma sincopata di pŏrrĭgĕre, comp. di por- «in avanti» (affine a pro- e per-) e rĕgĕre «dirigere in linea retta»] (io pòrgo, tu pòrgi, ecc.; pass. rem. pòrsi, porgésti, [...] . spec. in passato, recitare, esporre, modulando convenientemente la voce e curando la pronuncia, le pause, il gesto; detto di attori, oratori o in genere di chi parla in pubblico: porge assai bene; porge con garbo; non sa p.; anche sostantivato all ...
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comizio
comìzio s. m. [dal lat. comitium, comp. di com- (= cum) e -itium dal tema di ire «andare»; cfr. coire «andare insieme, unirsi»]. – 1. In Roma antica: a. Luogo (alle pendici del Campidoglio, all’angolo [...] b. Nell’uso com., riunione pubblica, generalm. all’aperto, a carattere politico o sindacale, nel corso della quale uno o più oratori espongono il punto di vista di un partito o di una corrente politica su problemi o fatti di attualità; in particolare ...
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intrada
‹intràdħa› s. f., spagn. (propr. «entrata»). – Termine usato nei sec. 16° e 17° per indicare un brano musicale di carattere maestoso o con andamento di marcia, che serviva da introduzione a opere, [...] balletti, oratorî o era destinato a precedere cortei, feste, balli mascherati, ecc. Nel sec. 18° il termine fu ancora usato talvolta per indicare una breve composizione in tempo di marcia lenta. ...
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atticismo
s. m. [dal lat. atticismus, gr. ἀττικισμός, nel sign. retorico]. – 1. Vocabolo, forma o espressione particolare del dialetto attico, in quanto si ritrova in opere di antichi scrittori greci. [...] , che (in contrapp. all’asianesimo) tendeva a dare all’eloquenza il carattere di sobrietà e di eleganza ch’era propria degli oratori attici, spec. di Lisia. Per estens., eleganza e proprietà di linguaggio, in genere: a. di stile; l’a. di alcuni ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre più paventati ‘guasti’ prodotti dalla...
SPAGNA, Arcangelo
Fabio Fano
Poeta, autore d'oratorî per musica, nato intorno al 1636, morto dopo il 1720. Fu canonico maestro di cori in Roma.
Pubblicò due libri di Oratorî (il primo, contenente 12 oratorî, a Roma nel 1706; il secondo contenente...