ostruzionismo
s. m. [der. di ostruzione, sul modello dell’ingl. obstructionism]. – In genere, qualsiasi azione con cui si tende volutamente e sistematicamente a ostacolare una determinata attività; con [...] regolamentari e degli usi parlamentari: praticamente si concreta nel proporre sospensive e pregiudiziali, in interventi di oratori che tengono lunghissimi discorsi a solo scopo dilatorio, nella presentazione di una gran quantità di emendamenti, ecc ...
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podio
pòdio s. m. [dal lat. podium, gr. πόδιον, der. di πούς ποδός «piede»]. – 1. In architettura, basamento, piedistallo su cui si elevano gli edifici, in partic. i templi, per dar loro una posizione [...] ., connesso anche con il sign. che segue, assumere aria d’importanza e d’autorità). b. Il palco da cui parlano gli oratori nei comizî o in altre pubbliche adunanze, o anche quello in cui prendono posto le autorità durante una cerimonia. c. Specie di ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i [...] Di essere puri al di fuori di tutto (Alda Merini). Frasi prov.: poeti si nasce, non si diventa (anche: poeti si nasce, oratori si diventa, spesso nella forma lat. poetae nascuntur, oratores fiunt); a tutti i p. manca un verso, tutti gli uomini, anche ...
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eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato [...] , forense, politica; l’e. greca, l’e. romana, ecc., le forme in cui l’arte oratoria si espresse nella letteratura greca, romana, ecc., e anche il complesso degli oratori. 2. L’arte stessa, in quanto posseduta e messa in atto nel parlare o nello ...
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torsolata
s. f. [der. di torsolo], non com. – Colpo dato con un torso (o torsolo) di cavolo; lancio di torsoli di cavolo, soprattutto contro oratori o attori come segno vivace di insofferenza e disapprovazione: [...] se avesse fatto quel discorso qui da noi, lo avrebbero preso a torsolate ...
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asianismo
aṡianismo (o aṡianéṡimo) s. m. [der. di asiano]. – In Grecia e in Roma, indirizzo dello stile oratorio ellenistico, caratterizzato (in contrapp. alla semplicità e all’eleganza dell’atticismo) [...] da frasi spezzettate, ricerca del nuovo e del raro, ampollosità della forma, ecc., così detto perché asiatici erano i principali oratori di questo tipo di eloquenza (Menecle e il fratello Ierocle di Alabanda, Eschilo di Cnido, Eschine di Mileto). ...
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mogifonia
mogifonìa s. f. [comp. del gr. μόγις «a stento» e -fonia]. – Nel linguaggio medico, disfonia spasmodica consistente in un indebolimento timbrico della voce, causata da stanchezza dell’organo [...] vocale, che colpisce individui che, per motivi professionali (oratori, cantanti, insegnanti, guide turistiche), sono soggetti a sforzi vocali. ...
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assegnare
v. tr. [dal lat. assignare, comp. di ad- e signare «segnare»] (io asségno, ecc.; v. segnare). – 1. a. Attribuire, fissare come proprio: a. i confini; gli fu assegnata la stanza migliore; a. [...] dopo aver pensato un momento, «venga domani», disse: e assegnò l’ora (Manzoni); a. gli argomenti da trattare ai singoli oratori; in partic., a. le lezioni agli studenti, a. i compiti per il giorno seguente. Talora anche concedere: vi assegno quattro ...
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sboccare
v. intr. e tr. [der. di bocca, col pref. s- (nel sign. 5 e, per singole accezioni, nel sign. 2 e 3)] (io sbócco, tu sbócchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Passare da un luogo o da un percorso [...] ingiurie e maledizioni. 2. tr. a. Far sfociare un corso d’acqua; far riversare acque: Cornelio riferisce essere venuti oratori Florentini ... a pregare che l’acque delle Chiane non fossero sopra il loro paese sboccate (Machiavelli). b. Far uscire ...
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intelligibilita
intelligibilità s. f. [der. di intelligibile]. – 1. In filosofia, il carattere di tutto ciò che è intelligibile, cioè comprensibile mediante la facoltà dell’intelletto, con quegli aspetti [...] dell’udito: scrittura, audizione di facile o difficile i.; i rumori esterni limitavano l’i. delle voci degli oratori. Con sign. più tecnico, nelle telecomunicazioni, i. di una comunicazione telefonica, la sua comprensibilità da parte dell’ascoltatore ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre più paventati ‘guasti’ prodotti dalla...
SPAGNA, Arcangelo
Fabio Fano
Poeta, autore d'oratorî per musica, nato intorno al 1636, morto dopo il 1720. Fu canonico maestro di cori in Roma.
Pubblicò due libri di Oratorî (il primo, contenente 12 oratorî, a Roma nel 1706; il secondo contenente...