contrattualismo
s. m. [der. di contratto2, contrattuale]. – Concezione filosofico-giuridica e filosofico-politica (risalente alla sofistica greca e diffusa, con nuovi significati, nei sec. 17° e 18° [...] ad operadi Th. Hobbes, J. Locke e J.-J. Rousseau), secondo la quale la legge e lo stato nascono da un contratto tra i singoli individui, i quali, in base a un accordo tacito o espresso, convengono di abbandonare il primitivo «statodi natura» e di ...
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neoumanesimo
neoumanéṡimo s. m. [comp. di neo- e umanesimo]. – Nome dato genericam. a indirizzi e programmi culturali che si ispirano agli studî e agli ideali del mondo classico. Più in partic. è stato [...] lo stesso termine si è indicato l’indirizzo filosofico e storiografico, sorto in Germania nel primo dopoguerra soprattutto per operadi W. Jaeger e J. Stenzel, che hanno fortemente promosso gli studî classici e sottolineato il valore perenne, per l ...
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tono1
tòno1 (ant. tuòno) s. m. [dal lat. tonus, gr. τόνος, propr. «tensione», affine a τείνω «tendere»]. – 1. a. In linguistica, accento musicale e, con valore più generico, accento in generale (anche [...] pezzo è stato iniziato; in senso fig. (anche scendere di t.), scadere nella qualità, nel valore intrinseco, perdere parte del vigore iniziale, detto sia di una persona, sia di un’opera letteraria (per es. di un lavoro teatrale) o anche di un’operadi ...
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incompiuto
agg. [comp. di in-2 e compiuto]. – Non compiuto, che non è stato portato a termine: opera i.; costruzione i.; il lavoro è rimasto incompiuto. Sinfonia i. (e più comunem. l’Incompiuta), titolo [...] con cui è nota l’8a sinfonia in si minore (1822) di F. Schubert, di cui si eseguono solo i primi due tempi, in quanto lo Scherzo è stato solo abbozzato e manca il finale. ◆ Avv. incompiutaménte, in modo insufficiente, imperfetto: esporre ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] che ha fatto il suo t.; è stato un motore (o un tipo di autovettura, un aereo) ottimo, ma ormai ha fatto il suo t. e non lo costruiscono più. e. Durata di un’operazione, di un’attività o di un processo; intervallo di tempo stabilito o previsto per il ...
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plagio
plàgio s. m. [dal lat. tardo, giur., plagium, der. del gr. πλάγιον «sotterfugio», neutro sostantivato dell’agg. πλάγιος «obliquo»; in latino il termine aveva il sign. 1, e da esso deriva il sign. [...] plagio è stata dichiarata costituzionalmente illegittima nella sua totalità dalla Corte Costituzionale nel 1981). 3. Nell’uso com., il fatto di chi pubblica o dà per propria l’opera letteraria o scientifica o artistica di altri; anche con riferimento ...
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sanfedismo
s. m. [tratto da sanfedista]. – 1. a. Movimento popolare (al quale non erano estranei anche elementi della classe colta e aristocratica), a carattere fortemente clericale e reazionario, sorto [...] nel Napoletano come reazione alla repubblica partenopea del 1799 per opera delle «bande di santa fede» (v. santafede). b. Movimento sorto nello Stato Pontificio dopo la Restaurazione del 1815 costituito da sette reazionarie in opposizione alle sette ...
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crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, [...] in cui non c’è mano d’opera sufficiente; c. demografica o c. della natalità, preoccupante diminuzione delle nascite in rapporto ai decessi. c. In senso politico, impossibilità di funzionamento di un organo dello stato, di un ente pubblico o altro ...
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reverie
rêverie 〈revrì〉 s. f., fr. [der. di rêve «sogno»]. – Fantasticheria, come condizione di chi si abbandona al fantasticare e come opera che riflette questo stato: Alberto si era inabissato in una [...] r. così profonda da non sentire una sola parola delle confidenze del suo amico (Capuana). È usato in italiano soprattutto nel linguaggio della critica letteraria, artistica e musicale ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] virtù creasse mai (Dante), l’anima di Adamo. c. ant. Miracolo, prodigio: fare virtù. d. Di uso com. le locuz. in v. di, per v. di, in forza di, per merito di, per operadi, grazie a: in v. della legge ..., a norma di tale legge; fu vinto per v. d ...
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La teorica della ragion di Stato
Gianfranco Borrelli
Ragion di Stato: studi recenti e novità interpretative
Profondi cambiamenti interpretativi sono intervenuti negli ultimi decenni nel campo degli studi dedicati al complesso delle semantiche...
Cantante italiano (n. Granze 1936). Dopo gli studi con E. Fava Ceriati, al conservatorio C. Pollini di Padova, ha debuttato a Spoleto nel 1961 in Trovatore. Dotato di grande presenza scenica, ha interpretato quasi tutti i ruoli di baritono,...