onorevole
onorévole (ant. orrévole) agg. [rifacimento del lat. honorabĭlis (v. onorabile), secondo gli agg. in -evole]. – 1. Degno d’onore, onorato, che gode alta reputazione (per meriti, dignità, grado, [...] essere accettata dalle due parti senza che nessuna delle due senta leso il proprio onore. O che tende a onorare, a rendere onore: menzione o. (v. menzione); ricevette o. accoglienze; ebbe o. sepoltura; comandò loro che l’essequie s’apparecchiassero ...
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raccogliere
raccògliere (ant. e poet. raccòrre) v. tr. [der. di cogliere, col pref. ra-] (coniug. come cogliere). – 1. Sollevare, prendere o riprendere da terra cosa o persona: il cappel lordo e il vano [...] è il frutto che ho raccolto dalle mie esperienze; r. lodi, onori, successo. Con soggetto astratto, ha talora il senso di ottenere: davanti alla tomba. ◆ Part. pass. raccòlto, anche come agg., con accezioni partic. (v. raccolto1); per l’uso come s. m ...
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illustrare
v. tr. [dal lat. illustrare, der. di illustris: v. illustre]. – 1. ant. o letter. Illuminare, rendere chiaro, splendente: un non so che di luminoso appare, Che con raggi d’argento e lampi [...] illustri il tuo sentiero (Tommaseo). 2. letter. Rendere illustre, onorato, glorioso: gli uomini di genio illustrano il paese in cui disegni, con fotografie, con tavole fuori testo. ◆ Part. pass. illustrato, anche come agg., nel sign. 4 (v. la voce). ...
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sorgere
sórgere (ant. o poet. sùrgere) v. intr. [lat. sŭrgěre, sincope di subrĭgĕre, comp. di sub «sotto» e regĕre «reggere»; il sign. 1 c si specifica nel linguaggio marin. catalano, diffondendosi anche [...] scoperchiata Un’ombra (Dante); Con insano clamor sorser gli Achivi (V. Monti); Sorge [il pastore] in sul primo albore, Move la sugli estinti Non sorge fiore, ove non sia d’umane Lodi onorato e d’amoroso pianto (Foscolo); Ma nebuloso e tremulo dal ...
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stimare
(ant. o letter. estimare) v. tr. [lat. aestimare]. – 1. a. Fare la stima, determinare il valore economico e monetario di un bene: s. o far s. un terreno, una casa, un dipinto; questo diamante [...] aerea, s. la rotta, eseguire le operazioni di stima (v.) della rotta. 2. a. Avere una buona opinione di Nel rifl.: stimatevi fortunati; non mi stimo degno di tanto onore; mi stimerei onorato di ricoprire una carica così prestigiosa; si stima un grand ...
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targa
s. f. [dal franco targa]. – 1. Lastra sottile e di limitate dimensioni di metallo, plastica o altri materiali, sulla quale sono incisi o scritti nomi, sigle, indicazioni e dati varî: mettere sulla [...] o nel compimento di un’impresa, o come premio di lungo e onorato servizio e di fedeltà al lavoro (o all’ente, alla ditta 16° e 17°. ◆ Dim. targhétta (anche con sign. partic., v. la voce) e targhettina; dim. masch. targhino, piccola placca posteriore, ...
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meritamente
meritaménte avv. [der. dell’agg. lat. merĭtus «meritevole» (v. merito1)], letter. – Secondo il merito, giustamente, a ragione: un uomo, un luogo m. famoso; essere m. onorato; Meritamente, [...] però ch’io potei Abbandonarti, or grido alle frementi Onde ... (Foscolo). Non differisce dal più com. meritatamente (v. meritato), rispetto al quale ha però senso più positivo, indicando giusta proporzione al merito più che al demerito o alla colpa. ...
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nicchio
nìcchio s. m. [lat. mītŭlus o mȳtŭlus o mȳtĭlus (v. mitilo), con passaggio non bene spiegato di m- a n- (per cui v. nespola)]. – 1. a. La conchiglia dei molluschi (in genere, con riferimento [...] n. in forma di campanile acuto con una figura sotto di marmo (Sansovino); se non trovo qui un n. stabile ed onorato, ho deciso andare a vivere in Grecia (Mamiani). Locuz. ant. farsi un n., rannicchiarsi, accoccolarsi: Orlando ... pel duol si fece un ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] macchiare il proprio n.; trasmettere, tramandare un n. onorato; trascinare un n. nel fango; in senso proprio, di credito che porta il nome della persona cui è intestato e appartiene (v. anche nominativo). c. In nome di, in rappresentanza o per delega ...
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vituperare
v. tr. [dal lat. vituperare, verbo composto il cui primo elemento è connesso con vitium «vizio, difetto»] (io vitùpero, ecc.). – Coprire di vituperî, infamare; biasimare, rimproverare gravemente: [...] vituperato da tutti; con sign. attenuato, tenuto a vile, disprezzato, ritenuto spregevole: il lavoro [presso i Cinesi] è onorato e promosso, non vituperato, come nei servi della gleba dei feudi europei (C. Cattaneo). Non com., disonorare: con la ...
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Figlio (n. 1778 - m. 1841) di Onorato IV. Ottenuta l'amministrazione del paese sotto la protezione del regno di Sardegna (1817) col trattato di Stupinigi, divenne principe nel 1819; si preoccupò essenzialmente di riparare con rigidi mezzi fiscali...
Figlio (Monaco 1785 - Parigi 1856) del principe Onorato IV. Successo al fratello Onorato V nel 1841, si segnalò per la fondazione di asili e il riordinamento dell'organizzazione scolastica. Non poté arrestare il fermento riformatore, che veniva...