buffo2
buffo2 s. m. [voce onomatopeica, affine a buffare]. – Soffio di vento, folata: un b. di vento lo colpì in faccia; pareva dovesse crollare ad ogni b. di vento (I. Nievo); estens.: la gelida nebbia [...] del novembre vi entrava a buffi dai finestroni aperti (Panzini). Anche getto di fumo e sim.: con la pipa corta nell’angolo delle labbra, mandava buffi al soffitto (Di Giacomo). ◆ Dim. buffétto ...
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paupulare
v. intr. [dal lat. tardo paupulare, di origine onomatopeica] (io pàupulo, ecc.; aus. avere), letter. – Dei pavoni, emettere il loro caratteristico verso: i pavoni si mirano le penne e paupulano [...] (Carducci) ...
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guaire
v. intr. [der. di guaio, nel sign. di «lamento», o voce onomatopeica; è meno prob. una derivazione dal lat. vagire «vagire» (così come da vagīna l’ital. guaina)] (io guaisco, tu guaisci, ecc.; [...] aus. avere). – Emettere guaiti: si sentiva g. il cane. Fig., riferito a persona, lamentarsi, gemere: che cos’hai da guaire ...
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stridere
strìdere v. intr. [dal lat. stridĕre, voce onomatopeica, coesistente accanto a stridēre] (aus. avere, ma i tempi composti, come anche il part. pass. striduto, sono molto rari). – 1. a. Emettere [...] voci, urla, suoni acuti e penetranti, per lo più sgradevoli; letter., riferito a persone: vidde venire una femina in verso la fossa, correndo e stridendo, tutta scapigliata (Passavanti); più com. riferito ...
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croccare
v. intr. [voce onomatopeica; cfr. il fr. croquer «sgranocchiare, scricchiolare»] (io cròcco, tu cròcchi, ecc.; aus. avere), ant. – Scricchiolare, cigolare: biscotti che croccano sotto i denti; [...] Un picciol uscio intanto stride e crocca (Ariosto) ...
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cocco2
còcco2 s. m. (f. -a) [voce onomatopeica; cfr. coccolo] (pl. m. -chi), fam. – Appellativo vezzeggiativo di bambino o, scherz., di persona molto cara: c. di mamma; c. mio; anche iron.: povera c.! [...] Con l’articolo, e seguito da un compl. di specificazione, si dice di bambino molto coccolato, beniamino dei genitori o d’altri parenti e conoscenti: è il c. dei nonni; è il c. di tutti. ◆ Dim. cocchino ...
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tuppete
tùppete. – Voce onomatopeica, imitativa di colpi non forti, di cadute e balzi: il bambino ha perso l’equilibrio e, tùppete, è caduto a sedere in terra. Anche seguito da tàppete, con riferimento [...] (per lo più scherz.) a un rumore o movimento a due tempi: il cuore mi faceva tùppete tàppete ...
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cocco3
còcco3 s. m. [voce onomatopeica infantile] (pl., raro, -chi), fam. – Uovo: E le galline cantavano: Un c.! Ecco ecco un c. un c. per te (Pascoli). ...
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crocchiare1
crocchiare1 v. intr. [voce onomatopeica] (io cròcchio, ecc.; aus. avere). – 1. Scricchiolare (cfr. cricchiare): sentirsi c. le giunture; il ghiaccio Sembra che crocchi e crepiti (Pascoli). [...] In partic., rendere un suono falso, come quello di un vaso incrinato quando viene battuto o di un ferro di cavallo non bene fermato allo zoccolo: Renzo ... percosse [il fiasco] leggermente con le nocca, ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...