babau
babàu s. m. [voce onomatopeica, dal bau bau del cane], invar. – Mostro immaginario che si nomina per far paura ai bambini: se non stai buono viene il babau. Per estens., persona che si fa temere, [...] che ha fama di terribile ...
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babbeo
babbèo agg. e s. m. (f. -a) [da una radice onomatopeica bab-; cfr. anche babbuasso e babbuino]. – Sciocco, semplicione, credulone: sei un gran babbeo! ...
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babbo
s. m. [lat. *babbus, voce onomatopeica del linguaggio infantile]. – Padre, papà: ho conosciuto il tuo b.; corse ad abbracciare il b.; ascoltami, babbo. È voce fam. e affettuosa, spec. comune in [...] Toscana: Né da lingua che chiami mamma o b. (Dante). Diversamente da padre, l’articolo si può omettere solo quando manchi il possessivo: b. non vuole. Locuzioni: cose che non hanno né b. né mamma, stranissime, ...
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buffare
v. intr. e tr. [voce onomatopeica; cfr. bufare]. – 1. intr., ant. (aus. avere) a. Spirare con forza, detto del vento. b. Sbuffare, soffiare gonfiando le gote. c. fig. Dire sciocchezze, parlare [...] a vuoto. 2. tr., ant. Mandar fuori a buffate: buffando veleno dalla gola aperta, fuoco dagli occhi, e fumo dal naso (Vasari). 3. tr. Nel gioco della dama, soffiare all’avversario il pezzo con cui avrebbe ...
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guaglione
guaglióne s. m. (f. -a) [etimo incerto, forse di origine onomatopeica, o forse dal lat. ganeo -onis «crapulone, frequentatore di postriboli»], napol. – Ragazzo; monello. ◆ Dim. guaglioncèllo. ...
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irre orre
irre òrre. – Locuzione onomatopeica, usata come s. m. invar. per indicare le parole e le tergiversazioni di chi è indeciso, o di chi non vuole formulare chiaramente il suo pensiero: rispondimi [...] senza tanti irre orre ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e [...] le forme con -uo- sono oggi preferite anche fuori d’accento, con eccezione del part. pres., letter., tonante: tuonava, tuonò, ecc. piuttosto che tonava, tonò, ecc., anche nell’uso pop.; aus. avere, e nelle ...
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buffetto2
buffétto2 s. m. [voce onomatopeica, affine a buffare]. – Colpetto leggero dato con la mano o scoccando un dito: un b. sul naso, sulle gote; lo faceva senza fastidio, o con un sorriso pieno [...] se c’era il padre a guardarlo e a dargli un b. sulla guancia (Francesco Piccolo) ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...