sciusciuliare
v. intr. [voce onomatopeica: propriam. «fare sciù sciù»] (io sciusciùlio, ecc.; aus. avere), letter. raro. – Frusciare, rumoreggiare, detto di acqua che sciaborda; anche sostantivato: tra [...] lo stridere delle cicale e lo sciusciuliare del mare (Pascoli) ...
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trimpellare
v. intr. [voce di origine onomatopeica] (io trimpèllo, ecc.; aus. avere). – 1. tosc., non com. Reggersi male sulle gambe, vacillare, barcollare: camminava trimpellando (per debolezza o per [...] ubriachezza); anche di oggetti: questo tavolino trimpella, bisognerà farlo riparare. In senso fig., essere indeciso, esitare, non sapersi risolvere. 2. Forma non com. per strimpellare ...
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scivolare
v. intr. [prob. voce onomatopeica] (io scìvolo, ecc.; aus. essere e più raram. avere). – 1. a. Spostarsi rapidamente su una superficie uniforme e levigata, con riferimento a corpi che per particolari [...] caratteristiche offrono un attrito minimo: la slitta scivolava veloce sulla pista ghiacciata; i ragazzi si lasciavano sc. lungo il corrimano delle scale; per estens., spostarsi con movimento uniforme e ...
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crac
〈krak〉 interiez. e s. m. [voce di origine onomatopeica; prob. dall’ingl. (to) crack «fendersi, spaccarsi»; nel sign. 2 per influsso del ted. Krach, con il quale venne indicato il crollo delle banche [...] viennesi avvenuto il 9 maggio 1873]. – 1. Voce che riproduce e indica il rumore di qualcosa che si rompe, cede improvvisamente e sim., anche come s. m.: appena seduta, crac, si è spezzata la panca; le ...
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stolzare
v. intr. [voce aretina e senese, di origine incerta, forse onomatopeica] (io stólzo, ecc.; aus. avere), tosc. – Sussultare violentemente, fare un balzo improvviso: come se un brivido gli passasse [...] per le carni, stolzò e subito si mise a piangere (Pirandello); nell’uso pop. tosc., detto anche di animale, o di oggetto materiale che si stacchi dal terreno o da altra superficie con un improvviso balzo ...
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racket
〈rä′kit〉 s. ingl. [forse voce onomatopeica] (pl. rackets 〈rä′kits〉), usato in ital. al masch. (e pronunciato comunem. 〈ràket〉). – Organizzazione illegale che impone, con la violenza, le minacce [...] e il ricatto, la propria protezione su determinati settori di attività, esigendo compensi notevoli e anche assumendo il controllo delle attività stesse: il racket della prostituzione, delle case da gioco, ...
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crash
〈kräš〉 s. ingl. [der. di (to) crash «crollare, fracassarsi», voce di origine onomatopeica], usato in ital. al masch. e come interiez. – 1. a. interiez. Voce o, nel linguaggio dei fumetti, forma [...] grafica, che riproduce e indica il rumore di qualcosa che cede di schianto, si rompe e sim. b. s. m., fam. Il rumore di un urto o uno schianto: all’improvviso ho sentito un c. tremendo. 2. s. m., fig. ...
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clap2
clap2 〈kläp〉 s. ingl. [dal v. (to) clap «battere le mani», di origine onomatopeica], usato in ital. come interiez. – Nel linguaggio dei fumetti, parola che riproduce (generalm. ripetuta: clap clap) [...] il rumore prodotto da un applauso ...
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claque
〈klak〉 s. f., fr. [voce onomatopeica]. – Plauditori, gruppo di persone compensate per applaudire (o, eccezionalmente, per fischiare) una rappresentazione teatrale. Il termine è usato anche con [...] sign. estens. e figurato ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...