ciuccio1
ciùccio1 s. m. [voce onomatopeica], region. – Asino, ciuco. ◆ Più diffusa è la forma vezz. ciucciarèllo o ciucciarièllo, di origine napoletana. ...
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pss!
〈ps〉 (o ps!, pst!). – Voce onomatopeica con cui si rende quel particolare rumore labiale seguito da sibilo che si fa per richiamare l’attenzione di qualcuno o anche (spec. nella prima forma) per [...] imporre silenzio ...
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ciuco
s. m. (f. -a, non com.) [voce onomatopeica] (pl. m. -chi), fam. – 1. Asino, somaro: attaccare il c.; fatiche da c.; lavorare come un ciuco. La parola è oggi rara fuori di Toscana, sostituita quasi [...] ovunque, nella lingua parlata, da asino e, anche più efficacemente (soprattutto negli usi fig.), da somaro. 2. fig. Persona ignorante o di scarso ingegno: è un c. che non capisce nulla; spec. di ragazzo ...
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ciuf
ciùf (o ciùff, ciùffete), fam. – Voce onomatopeica che riproduce il caratteristico sbuffare di una locomotiva a vapore; anche come s. m.: si sentiva in lontananza il ciuf ciuf di un treno. ...
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garrire
v. intr. [lat. garrire, voce onomatopeica] (io garrisco, tu garrisci, ecc., ant. io garro, tu garri, ecc.; aus. avere). – 1. Emettere garriti: Su l’albero le scimmie e i pappagalli Garrìan (Carducci); [...] Com’è allegro de’ passeri il garrire! (Carducci); Le rondini garrivano assordanti (Gozzano). Riferito a persona, rimproverare (meno com. brontolare, cianciare vanamente) con voce stridula: non rifinano ...
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bric-a-brac
bric-à-brac ‹brik a brak› s. m., fr. [voce onomatopeica]. – Roba vecchia, cianfrusaglie, oggetti riuniti a caso e spesso destinati a esser rivenduti. Anche per definire l’aspetto di stanze, [...] di case arredate con mobili e oggetti eterogenei, con gusto estetizzante o decadente: il bric-à-brac di certi interni dannunziani ...
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ciurlare
v. intr. [forse voce onomatopeica] (aus. avere). – Vacillare, tentennare, dimenarsi; solo nella frase fam. fig. c. nel manico, sottrarsi con abili raggiri o continui rinvii a un impegno, non [...] essere fermo nelle proprie idee e nei propositi (nel senso proprio, che non è in uso: essere tentennante nel manico, non avere il manico saldo, riferito ad arnesi) ...
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trillare
v. intr. [prob. voce onomatopeica; altri invertono il rapporto di derivazione trillo-trillare, ritenendo il verbo un der. del sost.] (aus. avere). – Fare dei trilli, emettere dei trilli: le [...] allodole trillavano festosamente sui campi di frumento (Capuana); un usignolo trillava nel giardino; i violini trillavano mentre il resto dell’orchestra accompagnava in sordina; si deve t. su questa nota ...
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ciurlotto
ciurlòtto s. m. [voce onomatopeica, variante e accr. di chiurlo; analogam. sono formati ciurletto, ciurlettino, ciurlino]. – Nome region. di varî uccelli: c. marino (o turco o nero), il mignattaio; [...] c. piccolo, il chiurlo piccolo; c. spadone, il chiurlo maggiore ...
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civetta
civétta s. f. [voce onomatopeica]. – 1. Uccello della famiglia strigidi (Athene noctua), comune e stazionario in Italia, che vive non lontano dalle abitazioni, sui tetti, nei tronchi cavi, nelle [...] buche dei muri, ecc.; di medie dimensioni e di color grigio-bruno, ha testa grande con occhi sviluppatissimi, frontali, circondati da penne disposte in cerchi concentrici più o meno evidenti; ha abitudini ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...