lui
lüì s. m. [voce onomatopeica, dal caratteristico verso luì luì di questi uccelli]. – Nome di varî passeracei del genere Phylloscopus, famiglia silvidi, di piccole dimensioni, livrea modesta, bruno-olivastra, [...] becco corto e sottile; sono insettivori, e nidificano sul terreno o tra i bassi cespugli. Se ne conoscono numerose specie, largamente rappresentate nella regione mediterranea: il luì piccolo (Phylloscopus ...
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flip-flop
flip-flòp s. m. – Espressione onomatopeica correntemente usata nella tecnica elettronica per indicare il multivibratore a due stati di equilibrio (multivibratore bistabile). Con altro sign., [...] in biologia cellulare, la diffusione trasversale di una molecola fosfolipidica da uno dei due strati lipidici di una membrana biologica all’altro; tale evento sarebbe spontaneamente improbabile, ma le ...
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vanvera
vànvera [dall’ant. (a) fanfera, voce onomatopeica (affine a fanfano1)]. – Nella locuz. avv. a vanvera, senza riflettere e senza stare attenti a quanto si dice o si fa, a casaccio, come viene [...] viene; oggi quasi esclusivam. nelle frasi parlare a v., fare le cose a v.; nel linguaggio letter. o ant., con uso più ampio: gli scoscendimenti sono bizzarri a tal segno che li crederesti tagliati a v. ...
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gracidare
v. intr. [lat. grac(c)itare, di origine onomatopeica; cfr. il lat. tardo gracillare «fare il verso della gallina», da cui le forme dial. gracilare, gracillare] (io gràcido, ecc.; aus. avere). [...] – Riferito ai ranocchi e alle raganelle, fare il loro caratteristico verso: E come a gracidar si sta la rana Col muso fuor de l’acqua (Dante); meno com. per indicare il chiocciare delle galline, lo schiamazzare ...
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mucia
mùcia s. f. [voce di origine onomatopeica, come micio1] (pl. -cie, raro -ce). – Forma non più com. per micia, gatta domestica. ◆ Dim. mucina. ...
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pizzicare
v. tr. e intr. [voce onomatopeica, affine a pinzare] (io pìzzico, tu pìzzichi, ecc.). – 1. tr. a. Prendere una parte molle del corpo tra due dita (il pollice e l’indice), stringendola e a volte [...] torcendola, per procurare dolore, o anche per scherzo, per divertimento: p. un braccio a qualcuno (o p. qualcuno a un braccio). b. estens. Beccare, mordicchiare: la gallina pizzicava l’uva. Anche, pinzare, ...
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thud
〈tħḁd〉 interiez. ingl. [der. di (to) thud «fare un rumore sordo», di origine onomatopeica]. – Nel linguaggio dei fumetti, forma grafica che riproduce il rumore di un tonfo o di un colpo sordo. ...
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thump
〈tħḁmp〉 interiez. ingl. [der. di (to) thump «colpire, percuotere», di origine onomatopeica]. – Nel linguaggio dei fumetti, forma grafica che riproduce il rumore di un colpo, un pugno, un tonfo [...] e sim ...
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tric trac
(o tric-trac; ant. trich-trach) s. m. – 1. Propriam., voce onomatopeica con cui si indica un rumore, uno scricchiolio che avviene in due o più tempi (v. anche tricche tracche); come s. m., [...] il rumore stesso: mi dà fastidio questo continuo tric trac della sedia a dondolo. 2. Altro nome del gioco della tavola reale: con questi io m’ingaglioffo per tutto dì giuocando a cricca, a trich-trach ...
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zanzara
żanżara s. f. [lat. tardo zinzala, voce onomatopeica]. – 1. Nome comune di piccoli insetti ditteri nematoceri, costituenti la famiglia culicidi, rappresentati da un migliaio di specie diffuse [...] in tutto il mondo, soprattutto nelle zone tropicali e subtropicali, sempre vicino all’acqua (paludi, stagni, acquitrini, pozze di scogliera, fossi, ecc.), le cui femmine attraverso punture fastidiose possono ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...