pissi pissi
(anche pissipissi e pissi-pissi). – Voce onomatopeica che riproduce il sussurrio o bisbiglio di persone (di solito più d’una) che parlano a fior di labbra, sommessamente e in tono indistinto; [...] fare pissi pissi, parlare affrettatamente e in segreto: aveva visto passare ... un uomo e una donna imbacuccati bene e che facevano pissi pissi fermandosi a ogni passo (Capuana). Frequente come s. m.: ...
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flash
‹fläš› s. ingl. [voce di origine onomatopeica] (pl. flashes ‹flä′ši∫›), usato in ital. al masch. – 1. Nella tecnica fotografica, lampo, ottenuto con speciale dispositivo elettrico o elettronico [...] (detto anch’esso flash, o lampeggiatore), per scattare fotografie con scarsa illuminazione. 2. Breve notizia urgente diramata dalle agenzie d’informazione giornalistiche con precedenza sulle altre; più ...
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zigolo
żìgolo (meno com. żìvolo) s. m. [voce onomatopeica]. – Nome comune di varî uccelli passeriformi della famiglia emberizidi, tutti granivori, caratterizzati da becco corto e largo alla base; in [...] Europa sono diffusi lo z. giallo (lat. scient. Emberiza citrinella), lo z. muciatto (E. cia), lo z. nero (E. cirlus), lo z. minore (E. pusilla), lo z. testanera (E. melanocephala), lo z. delle nevi (Plectrophenax ...
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ululare
v. intr. [dal lat. ululare, di origine onomatopeica] (io ùlulo, ecc.; aus. avere). – Emettere urli prolungati e lamentosi; detto spec. del lupo e del cane: i lupi ululano nella foresta; si sentiva [...] u. un cane nella notte; Senti raspar ... La derelitta cagna ... famelica ululando (Foscolo); per estens., riferito a persone, lamentarsi con suoni forti e prolungati, piangendo a singhiozzi: quante la ...
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zillare
v. intr. [voce onomatopeica] (aus. avere), raro. – Mandare uno zillo o degli zilli: Né ron-zar api alle purpuree more, Né zillar cavallette (Pascoli). ...
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gorgogliare
v. intr. [der. del lat. gurgulio -onis «trachea», voce onomatopeica] (io gorgóglio, ecc.; aus. avere). – 1. Rumoreggiare, come fa un liquido che esce a tratti da una stretta apertura, o l’acqua [...] che bolle, o un corso d’acqua le cui onde, passando fra i sassi o urtando contro un ostacolo, si agitano formando piccoli gorghi, e sim.: l’acqua usciva dalla cannella gorgogliando; Il fiume gorgogliar ...
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mammola
màmmola s. f. [voce onomatopeica infantile, propr. «bambina» o «bambola»; v. mammolo]. – 1. Nome di una specie di viola (Viola odorata) dal profumo delicato, detta anche viola mammola (v. viola1): [...] cercare, cogliere mammole; un mazzolino di mammole. In espressioni fig. è simbolo di modestia, e in similitudini, personificazioni e sim. indica, spec. ironicamente, una persona timida, modesta, o che ...
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zum
żum. – Voce onomatopeica che indica il suono di grancassa, o dei piatti o di altri strumenti fragorosi, usata per lo più ripetuta: lo zum zum della banda del paese; o unita ad altre voci onomatopeiche: [...] zum-pa-pa, tara-zum ...
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pouf
〈puf〉 s. m., fr. [voce onomatopeica]. – 1. Tipo di sgabello basso, comparso negli arredi della fine del sec. 19°, caratterizzato dal sedile imbottito e trapunto; correntemente, il termine si riferisce [...] a quello di forma cilindrica, completamente imbottito. Sono usati anche gli adattamenti ital. puf e puff. 2. Nella moda femminile ottocentesca: a. Acconciatura dei capelli molto alta. b. Lo stesso che ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...