schiaffare
v. tr. [voce centro-merid. di origine onomatopeica, affine a schiaffo; nel sign. 2, der. di schiaffo]. – 1. region., fam. Gettare violentemente; mettere o buttare con malgarbo, alla rinfusa, [...] con furia e trascuratezza: con un pugno lo ha schiaffato per terra; ha schiaffato in fretta la sua roba in una valigia e se n’è andato; s. in prigione, s. dentro qualcuno, sbatterlo in carcere, arrestarlo; ...
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drindrin
drindrìn (o 'drin drin'). – Voce onomatopeica con cui si imita il suono di un campanello, spec. di quello delle biciclette; anche come s. m.: sentimmo da lontano l’allegro drindrin con cui annunciava [...] il suo arrivo ...
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cingallina
s. f. [voce onomatopeica; cfr. cincia, cingallegra]. – Nome comune di uccelli del genere Parus (v. cincia); c. palustre, la cincia bigia. ...
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schiaffo
s. m. [prob. voce onomatopeica]. – 1. Colpo dato sulla guancia con la mano aperta: dare, tirare, ricevere, prendersi uno s.; prendere a schiaffi; misurare uno s., fare l’atto di darlo; avere [...] una faccia da schiaffi, indisponente, irritante. 2. estens. a. S. del soldato (o semplicem. schiaffo), antico gioco in uso tra ragazzi o anche tra commilitoni (oggi quasi scomparso), in cui uno del gruppo, ...
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cinguettare
v. intr. e tr. [voce onomatopeica] (io cinguétto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Emettere trilli o gorgheggi, detto di piccoli uccelli dal canto sommesso e ripetuto: i passeri [...] cinguettavano sui rami. b. fig. Riferito a persona, bisbigliare, chiacchierare a bassa voce, spec. di cose frivole e futili; anche parlottare con voce acuta, riferito soprattutto a bambini: si udivano ...
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gnagnera
gnàgnera s. f. [voce onomatopeica]. – Prurito, pizzicore; fig., voglia, capriccio: cavarsi la gn. di fare una cosa. È parola pop., diffusa in varî dialetti (anche con altri significati affini). ...
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mhmm
(o mm o mmh) ‹mm› interiez. [voce onomatopeica]. – Forma espressiva che indica perplessità, impazienza o anche anticipazione di un piacere. ...
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schiattare
(pop. tosc. stiattare) v. intr. [voce onomatopeica, forse da un lat. *exclappitare, cfr. il fr. éclater «scoppiare»] (aus. essere). – Scoppiare, crepare (negli usi fig. di questo verbo): non [...] posso mangiare di più, se no schiatto; s. dalla rabbia, s. d’invidia; crepa, schiatta, impara a disprezzare le donne (Goldoni) ...
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schiattire
v. intr. [voce onomatopeica; cfr. squittire] (io schiattisco, tu schiattisci, ecc.; aus. avere), raro. – Mandare brevi e acuti gridi, spec. di cani: Come levrier che la fugace fera Correre [...] intorno et aggirarsi mira, ... schiattisce indarno (Ariosto) ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...