cincia
cìncia s. f. [voce onomatopeica] (pl. -ce). – 1. Nome delle molte specie di uccelli passeracei del genere Parus della famiglia paridi, diffuse in tutto il mondo; hanno colori per lo più vivaci, [...] nidificano nelle buche degli alberi o in vecchi nidi di altri uccelli. Tra le specie che vivono in Italia: cinciallegra o c. grossa (Parus major); cinciarella (P. caeruleus); c. nera o c. mora o c. bruna ...
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din don
din dòn. – Voce onomatopeica imitativa del suono delle campane; anche s. m.: il din don delle campane. Talora si aggiunge dan, per imitare il suono di più campane, o un suono più vario e prolungato: [...] Allora suonò la campana ... Din don dan (Pascoli). Anche usata per riprodurre il suono di un particolare tipo di campanello elettrico per abitazioni ...
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bordone2
bordóne2 s. m. [prob. voce onomatopeica; cfr. il fr. bourdon, che accanto al sign. musicale ha anche quello di «calabrone»]. – La canna di cornamusa o la corda di ghironda che emettono un solo [...] suono, grave e prolungato, il quale fa da sostegno alla melodia eseguita dalle altre canne o corde; il suono stesso, spec. nella locuz. tenere o far bordone, fare l’accompagnamento a una melodia: li augelletti ...
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glo glo
‹ġlò ġġlò›. – Voce onomatopeica con cui si riproduce il rumore che fa un liquido uscendo a intermittenza dal collo stretto di un vaso o sim., e quello che si produce in gola quando si beve a [...] garganella; imita inoltre il verso dei tacchini, delle galline faraone e sim. Anche come s. m., soprattutto con l’ultimo sign.: il monotono glo glo del tacchino ...
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gloglottare
v. intr. [voce onomatopeica, cfr. glo glo] (io gloglòtto, ecc.; aus. avere), non com. – Fare glo glo, detto dell’acqua che gorgoglia, dei tacchini, ecc. ...
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loffa
lòffa (anche lòffia) s. f. [voce onomatopeica], region. – 1. Peto non rumoroso, vescia. 2. Loffa di lupo: nome region. del fungo detto comunem. vescia. ...
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loffio
lòffio agg. [voce onomatopeica, affine a loffa, loffia], region. – In Toscana, floscio, cascante (detto soprattutto del viso di una persona); in altre regioni, fiacco, insulso, scadente, o stupido, [...] balordo e simili ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...