rimbambire
v. intr. [der. del disusato bambo «sciocco» (voce onomatopeica, affine a bambino e bamboccio), col pref. rin-] (io rimbambisco, tu rimbambisci, ecc.; aus. essere). – 1. Smarrire la vigoria [...] intellettuale, il buon senso e l’equilibrio, proprî dell’età matura: cogli anni è rimbambito, o, con la particella pron., si è rimbambito; il vecchio rimbambisce e il giovane impazzisce (prov. tosc.). ...
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zirlare
żirlare (o zirlare) v. intr. [voce onomatopeica: cfr. lat. tardo zinzilulare] (aus. avere). – Mandare uno zirlo o degli zirli, detto dei tordi, ma anche dei cacciatori che ne imitano il verso [...] per richiamo, e, per estens., di altri animali, come grilli, topi, ecc. Con uso trans., letter., riempire di zirli: Oh, stelle splendenti di quella notte zirlata dai grilli! (Rosso di San Secondo) ...
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zirlo
żirlo (o zirlo) s. m. [voce onomatopeica, come il corrispondente verbo zirlare]. – 1. Il verso del tordo (diverso sia dal canto, modulato, sia dallo schiamazzo e dal garrito di cattura), che nella [...] femmina è di una nota sola mentre nel maschio è di due note (per cui si dice che il maschio «doppia»). Per estens., il verso di altri uccelli, o anche di piccoli animali come grilli, topi, ecc.: Tu, sgricciolo, ...
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pio3
pio3 s. m., invar. – Voce onomatopeica che, per lo più raddoppiata, imita il verso, e cioè il pigolio, dei pulcini e degli uccellini di nido, ed è usata anche come richiamo per i pulcini: i pulcini [...] seguivano la chioccia facendo pio pio; un continuo e sommesso pio pio ...
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zitto
agg. e s. m. [voce onomatopeica]. – 1. agg. Che tace, non fa rumore, non parla. a. In espressioni esclamative, invitando al silenzio: z.!, lasciami sentire quello che dice; zitti!, sta per cominciare [...] il concerto; e con tono di intimazione o di minaccia: z. tu, che sei il primo ad avere torto!; zitto là, se non vuoi prenderle; z.!, o ti caccio via; o ordinando di non mettere bocca: zitti voi!, non occupatevi ...
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rimbombare
(raro ribombare) v. intr. e tr. [voce onomatopeica; v. bomba2] (io rimbómbo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere o essere) Di suoni cupi e fragorosi, echeggiare profondamente per un certo tempo: [...] il tuono rimbombava nella valle; si udivano di lontano r. le cannonate. Può avere come soggetto la cosa che manda il suono: i cannoni rimbombavano; Udir li augei svernar, rimbombar l’onde (Poliziano); ...
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cimbottolo
cimbòttolo s. m. [prob. voce onomatopeica], tosc. ant. – Capitombolo, colpo battuto in terra da chi cade: fare, dare un c.; come chi cadendo fa un tombolo, overo un c. (Varchi). ...
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boom
‹bùum› s. ingl. [voce onomatopeica che riproduce il rumore di un’esplosione] (pl. booms ‹bùum∫›), usato in ital. al masch. – 1. a. Forte e rapido movimento espansivo o ascensionale, nella fortuna [...] di un uomo politico, nello sviluppo di una città o territorio, e sim.; in partic., b. demografico (nel linguaggio giornalistico, talvolta baby boom), rapido incremento dello sviluppo demografico in uno ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...