squittire
v. intr. [voce onomatopeica] (io squittisco, tu squittisci, ecc.; aus. avere). – Mandare acuti e sottili gridi, detto di alcuni uccelli (come i pappagalli, le civette, i falchi, le rondini), [...] di topi, e per estens. dei cani da caccia nel levare la selvaggina: presso alla sua vaga tortorella Il pappagallo squittisce e favella (Poliziano); c’erano soltanto le taccole che passavano a stormi, gracchiando, ...
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onomatopea
onomatopèa (meno com. onomatopèia) s. f. [dal lat. tardo onomatopoeia, gr. ὀνοματοποιία, der. di ὀνοματοποιέω, comp. di ὄνομα -ατος «nome» e ποιέω «fare»]. – In linguistica, modo di arricchimento [...] così bisbigliare, chioccolare e chioccolìo, tentennare, ecc.); per questi, non si parla più di onomatopea ma di origine onomatopeica, e il fenomeno rientra nel più vasto ambito dell’etimologia. Un particolare tipo di onomatopea è il fonosimbolismo (v ...
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onomatopeizzare
onomatopeiżżare v. tr. [der. di onomatopeico], non com. – Alterare (una parola) per onomatopea, ridurre a voce onomatopeica. ...
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bombo2
bómbo2 s. m. [voce onomatopeica infantile; cfr. bombare1], region. – Il bere (detto dai bambini o da chi parla a un bambino): lo vuoi il b.?; mamma, dammi il bombo. V. anche bumbo. ...
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knock
〈nòk〉 interiez. ingl. [voce di origine onomatopeica; propr. «colpo, urto»]. – Nel linguaggio dei fumetti, forma grafica che riproduce il rumore prodotto dall’atto del bussare a una porta. ...
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sregolato
agg. [der. di regola, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. non com. Che si svolge o si manifesta senza regola, senza ordine: giochi caotici e s.; quegli s. accozzamenti delle pietre che così rozzamente [...] cose sgregolate (cap. II, ediz. 1725, p. 63); più che una coniazione personale di Vico, è da ritenersi una variante fonetica di origine onomatopeica, che ancor oggi è possibile sentire usata, come formazione spontanea, nel contado toscano. ...
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cigolare
v. intr. [voce onomatopeica] (io cìgolo, ecc.; aus. avere). – 1. Stridere, mandare a brevi tratti suono stridente, detto di congegni non lubrificati o arrugginiti, come ruote, cerniere, o anche [...] di vetture di legno mal connesse o sovraccariche di peso, e d’altre cose che, nel movimento, rendano suono simile: senti come cigola quella porta; la carrozza avanzava cigolando; un ventaccio freddo ... ...
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zip
żip s. f. o m. [voce onomatopeica]. – 1. Cerniera lampo; è più esattamente un nome depositato di formazione inglese (propr. «sibilo»), affermatosi, per la brevità, anche come denominazione generica, [...] nel linguaggio della moda e nell’uso corrente: giacca, maglione, borsa con chiusura a zip; una zip poco resistente. 2. Nel linguaggio dei fumetti, solo come s. m. (ma per lo più con valore di interiezione), ...
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sgusciare1
sgusciare1 v. intr. [prob. voce di origine onomatopeica] (io sgùscio, ecc.; aus. essere). – Scivolare via, sfuggendo alla presa: nel toglierlo dall’amo, il pesce gli è sgusciato via; il piatto [...] mi è sgusciato di mano e si è rotto; anche, talora, passare o entrare in gran fretta e abilmente, quasi guizzando: fui svelto a correre alla porta e a sgusciar dentro (C. Levi). Per estens., sfuggire, ...
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Nome, di origine onomatopeica, usato nell’America Settentrionale, specialmente nelle regioni dei monti Appalachiani e in tutto il Canada, per indicare fortissime tempeste di neve che infuriano d’inverno, anche a cielo sereno.
Termine gergale, di origine onomatopeica, indicante lo stile jazzistico sorto a New York nei primi anni 1940 a opera di C. Parker, D. Gillespie, K. Clarke, T. Monk e B. Powell. Rinnovò radicalmente gli elementi formali dell’improvvisazione jazzistica,...